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deliberazione del 18 marzo 1863 don Bortolo Sandri che qui<br />

rimane fino alla sua morte avvenuta nel 1892. Il Sandri<br />

chiede più volte al Comune la sistemazione della canonica e<br />

della attigua stalla, ottenendo tuttavia parere negativo come<br />

risulta da una delibera del Consiglio Comunale in data 30<br />

dicembre 1865. Ecco al riguardo la sua richiesta del 4<br />

maggio 1865:<br />

"Onorevole Congregazione municipale.<br />

E’ già noto a codesto spettab<strong>il</strong>e Municipio che <strong>il</strong> curato<br />

protempore della Chiesa delle Maddalene, in Vicenza<br />

esterno, con cimiterio proprio e registri civ<strong>il</strong>i non ha alcuna<br />

rendita beneficiaria dovendo col solo annuale sussidio di<br />

fiorini 60 di valuta austriaca, staja diciotto di frumento a<br />

staja 18 di grano turco, che <strong>il</strong> curato stesso percepisce dal<br />

Comune prestandosi solo alla cura spirituale di una<br />

popolazione di 1006 anime, ed è evidente quindi che <strong>il</strong> tenue<br />

assegno è insufficiente al decoroso mantenimento di un<br />

sacerdote quotidianamente occupato nel disimpegno del suo<br />

ministero.<br />

E’ pur noto alla onorevole Congregazione Municipale che<br />

la numerosa popolazione delle Maddalene trovasi in<br />

separate famiglie a molta distanza fra l’una a l’altra di esse,<br />

una parte delle quali nelle colline circostanti la Chiesa<br />

Curaziale, e la maggior parte nelle lontane contrade di<br />

Biron, Moracchino, Lobia, per cui anche di notte tempo<br />

l’ossequioso esponente don Bortolo Sandri che da oltre due<br />

anni e mezzo disimpegna le affidategli incombenze di curato<br />

deve trovarsi anche sovraccarico di cure faticose e disagi ai<br />

quali per la tenuità del sussidio assegnatogli, non ha alcun<br />

mezzo proprio di alleviamento né di trasporto alla visita<br />

delle famiglie domic<strong>il</strong>iate e soggette alla Curazia.<br />

Ottenne <strong>il</strong> ricorrente verbale adesione anche dalla locale<br />

Curia Vescov<strong>il</strong>e e dal molto reverendo Parroco di S. Croce,<br />

alla cui giurisdizione appartiene la Curazia di Maddalene.<br />

Si produce riverente <strong>il</strong> sottoscritto alla spettab<strong>il</strong>e<br />

Congregazione Municipale, fervorosamente invocando siagli<br />

concesso un straordinario sussidio di fiorini 100 valuta<br />

austriaca a compenso delle sostenute fatiche ed<br />

alleviamento delle future nella cui fiducia tributa<br />

anticipatamente li più sentiti ringraziamenti.<br />

Dalla Curazia di Maddalene, li 4 maggio 1865.<br />

Il Curato di Maddalene don Bortolo Sandri.<br />

Due dati assai interessanti emergono dalla lettura di<br />

questa missiva: <strong>il</strong> primo riguarda <strong>il</strong> numero degli abitanti<br />

della Curazia, salito a 1006 anime contro le 800 di inizio<br />

secolo; l’altro dato concerne la paga del Curato, rimasta<br />

immutata, come dai patti sottoscritti nel 1805 tra i<br />

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