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Questi dati confermano le ipotesi poc’anzi accennate,<br />
soprattutto se confrontati con la dichiarazione resa dai<br />
Contarini nel 1587. Troviamo infatti, che alcuni fittavoli<br />
dichiarati dai Contarini sono dopo un secolo circa passati<br />
sotto i Gozi.<br />
Anche la casa dominicale risulta essere 1’abitazione di<br />
Prospero Gozi e non più degli eredi Contarini, che avendo<br />
altre case padronali sia a Padova, come nel Polesine o al<br />
Dolo, potevano tranqu<strong>il</strong>lamente rinunciare a quella di<br />
Maddalene.<br />
Veduta della casa padronale Contarini, Gozi, Marchesini, ora<br />
Dal Martello, sulle pendici settentrionali del Monte Crocetta.<br />
Inoltre, dalle mappe dell’epoca balza all’occhio la<br />
denominazione data alla roggia Contarina, che viene infatti<br />
chiamata "roza Contarina Gozi” a dimostrazione di una<br />
comproprietà dei beni descritti. Questo Prospero Gozi<br />
conserva le sue proprietà di Maddalene fino al 1716. Il 2<br />
maggio di questo anno, infatti, egli le cede tutte, ivi<br />
compresa la casa dominicale, ad Alberto Morosini, anche<br />
questo, nob<strong>il</strong>e veneziano. Tuttavia non deve essere stato<br />
per lui un buon affare se dopo appena tre anni, <strong>il</strong> 10<br />
febbraio 1719, le cede al marchese Antonio Sale.<br />
Dichiara, infatti, costui, ai signori Provveditori alla<br />
scrittura degli estimi “di aver fatto acquisto dal nob<strong>il</strong>e<br />
Alberto Morosini di campi duecento e la casa dominicale<br />
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