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"Ser. mo Principe,<br />
<strong>il</strong> decreto 4 giugno 1774 accogliendo l’esibizione di<br />
ducati 1.650 v. c. per l’acquisto del soppresso Convento di<br />
S. Maria Maddalena fuori della Porta di S. Croce di Vicenza,<br />
era abitato dai PP. Gerolimini ha permesso all’Aggiunto di<br />
r<strong>il</strong>asciarne l’Instromento con le suggerite cautele.<br />
Consistevano queste, oltre gli obblighi naturali espressi dalla<br />
Poliza d’incanto nelle condizioni di effettuar l’esborso della<br />
suma esibita con 450 ducati al tempo dell’accettazione del<br />
Progetto, ducati 600 nel termine di mesi sei e li restanti<br />
ducati 600 in fine delli susseguenti mesi sei, cautando <strong>il</strong><br />
tutto con idonea pieggeria. Dichiarò <strong>il</strong> Rev.do don Francesco<br />
Ferri con positivo Costituto 6 dello stesso giugno 1774 di<br />
aver fatto l’acquisto suddetto per conto proprio e si obbligò<br />
alle condizioni espresse nel suo progetto e volute dal sommo<br />
decreto.<br />
Non è comparso <strong>il</strong> compratore colla dovuta partita di<br />
Zecca del N.H. Provv. Ori ed Argenti, di libero esborso alla<br />
Cassa Opere Pie dei primi 450 ducati, non solo dentro li<br />
quindici giorni dopo <strong>il</strong> decreto, e dopo la sua accettazione,<br />
ma nemmeno dopo molti nelli posteriori. Al difetto del primo<br />
esborso, successe <strong>il</strong> secondo e finalmente si aggiunse <strong>il</strong><br />
terzo, cosicchè spirato l’anno senza che egli abbia prestata<br />
la pieggeria, e senza che abbia prodotta in questi intervalli<br />
altra partita, che di una porzione di quanto deve, la quale<br />
non poteva essere admessa dalla mia ubbidienza vincolata<br />
alle cautele sopradete. In questa situazione io mi sono<br />
costretto di rassegnar l’emergenza dell’Ecc. mo Senato, e di<br />
ricordare insieme che altro espediente non resta per la<br />
buona disciplina della materia e per l’altrui esempio, che<br />
quello di tagliare <strong>il</strong> decreto stesso per l’effetto che siano<br />
rinnovati gli incanti a danni spese ed interessi di esso<br />
Rev.do Ferri, come viene prescritto dalla stampata polizza<br />
d’incanto. Grazie.<br />
Data dall’Aggiunto Sopra Monasteri li 26 settembre 1775<br />
Marcantonio Primani Agg. to Sopra Monasteri.”<br />
Il giorno dopo, 27 settembre, è <strong>il</strong> Ferri a consegnare<br />
personalmente una sua lettera all’Aggiunto, nel suo ufficio,<br />
lamentandosi per <strong>il</strong> fatto che dopo oltre un anno non gli<br />
viene r<strong>il</strong>asciato <strong>il</strong> decreto di possesso del convento. Di più,<br />
afferma che gli viene negato con "misteriosa insistenza"<br />
assumendo quindi un atteggiamento vittimistico per<br />
ottenere maggiore attenzione. Sollecita nuovamente anche<br />
la consegna dello strumento di investitura, ossia 1’atto<br />
notar<strong>il</strong>e vero a proprio. Dice testualmente la lettera del<br />
sacerdote:<br />
"27 settembre 1775<br />
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