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CAPITOLO VI<br />
LA SOPPRESSIONE DEL CONVENTO<br />
DI S. MARIA MADDALENA<br />
1. SITUAZIONE POLITICA DELLA SERENISSIMA NEL<br />
‘700<br />
Per introdurre questo argomento, è necessario prima<br />
spostare 1’attenzione sulla situazione politica della<br />
Repubblica Veneta all’epoca dei fatti, e cioè nella seconda<br />
metà del 1700.<br />
Venezia, da quasi due secoli impegnata ad espandere la<br />
sua influenza commerciale a territoriale verso Oriente, si<br />
stava dissanguando finanziariamente in estenuanti e<br />
costosissime guerre per mantenere <strong>il</strong> primato commerciale e<br />
soprattutto per difendere i suoi territori nell’Egeo, alcuni dei<br />
quali furono persi, riconquistati e nuovamente persi in<br />
seguito agli attacchi dei Turchi. Per poter mantenere delle<br />
forze m<strong>il</strong>itari con sui difendersi ed una flotta<br />
convenientemente forte, Venezia si affidò a dei mercenari,<br />
non avendo mai avuto un esercito proprio. I costi per<br />
mantenere tali forze divennero sempre più elevati e se fino<br />
alla fine del 1400 la potenza economica veneziana poteva<br />
far fronte a queste spese grazie ai suoi fiorenti commerci<br />
con l’Oriente, dopo la scoperta dell’America e nell’ottobre del<br />
1492 questi subirono una progressiva deviazione verso<br />
quelle lontane terre d’oltreoceano, causando una invitab<strong>il</strong>e<br />
flessione di entrate.<br />
L’ultima guerra contro i turchi fu combattuta in mare,<br />
nella battaglia navale di Capo Matapan nel 1718 nel<br />
tentativo di tenere a bada la flotta turca, che pur riuscendo<br />
ad infliggere alla flotta veneziana gravi perdite, furono<br />
tuttavia sconfitti definitivamente e Venezia potè tirare un<br />
grosso sospiro di sollievo.<br />
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