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Governatori della Coltura di S. Croce e don Domenico De<br />

Marchi.<br />

A ragione, quindi, don Bortolo Sandri chiede un decoroso<br />

adeguamento del sussidio comunale per la sua attività di<br />

curato a insegnante.<br />

Morto <strong>il</strong> Sandri, <strong>il</strong> 27 settembre 1892 <strong>il</strong> Consiglio<br />

Comunale provvede a nominare curato <strong>il</strong> rev. don Giuseppe<br />

Zattera. Fu questi a chiedere per primo 1’ampliamento della<br />

Chiesa di Maddalene, divenuta obiettivamente troppo piccola<br />

per la accresciuta popolazione della Curazia. Fu infatti<br />

1’Ufficio tecnico comunale in data 15 luglio 1895 a<br />

predisporre un apposito progetto, tuttora conservato in<br />

raccolta all’archivio comunale di Vicenza. Questo progetto<br />

ottenne 1’approvazione del Consiglio Comunale <strong>il</strong> 3 gennaio<br />

1896, ed inoltre un contributo di lire 1.000 a fronte di una<br />

spesa preventivata di lire 4.100. Fu proprio questa notevole<br />

differenza tra contributo pubblico e spesa da sostenere a<br />

causare 1’abbandono da parte di don Giuseppe Zattera della<br />

idea di ampliamento della Chiesa. Evidentemente egli si era<br />

reso ben conto della impossib<strong>il</strong>ità di chiedere alla<br />

popolazione, già in difficoltà a procurarsi <strong>il</strong> necessario<br />

sostentamento quotidiano, di accollarsi un onere finanziario<br />

così elevato, per di più su una struttura che era di proprietà<br />

comunale.<br />

Don Giuseppe Zattera rimase alle Maddalene fino al 22<br />

febbraio 1897, essendo stato trasferito ad altro incarico. Al<br />

suo posto fu nominato nuovo curato Don Antonio<br />

Pianezzola, la cui permanenza fu veramente breve, tant'è<br />

che <strong>il</strong> 19 luglio 1898 fu sostituito da don Andrea Pozzan.<br />

Anche per questo nuovo curato la permanenza a Maddalene<br />

fu assai breve, poichè morì dopo soli quattro anni, <strong>il</strong> 10<br />

novembre 1902.<br />

Dopo qualche mese, arrivò <strong>il</strong> nuovo curato don Luigi<br />

Maltrotto, nominato con delibera del 10 maggio 1903,<br />

ancora oggi ricordato dai più anziani. In seguito alle sue<br />

pressanti richieste, 1’Amministrazione Comunale provvide a<br />

rifare la cella campanaria del campan<strong>il</strong>e così come è ancor<br />

oggi visib<strong>il</strong>e e venne collaudata <strong>il</strong> 22 agosto 1906.<br />

Interessante appare una lettera datata 15 gennaio 1906<br />

redatta da questo curato e indirizzata al "Consiglio<br />

Amministrativo del Comune di Vicenza."<br />

Vi si legge:<br />

"La Curazia di Maddalene conta 1600 anime circa. Da un<br />

punto all’altro del paese vi è la considerevole distanza di<br />

oltre cinque ch<strong>il</strong>ometri. Sul piccolo campan<strong>il</strong>e vi sono due<br />

campanelle (a differenza di tutti i paesi circonvicini che ne<br />

hanno tre e di maggior diametro.)<br />

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