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mozza, anche un um<strong>il</strong>e capitello diruto in mezzo alla<br />
campagna è, sotto questo riguardo, “insigne”. Forse è la<br />
nostra stessa ricchezza di tali segni, accumulata per un<br />
m<strong>il</strong>lennio e più su un territorio complessivamente<br />
circoscritto, quello che ci mette nell’impossib<strong>il</strong>ità di attribuire<br />
a ciascuno di essi <strong>il</strong> valore, la cura, l’attenzione che tutti<br />
indistintamente meriterebbero. C’è peraltro più di un<br />
"segno", tra noi, che ci lascia intravedere l’inizio di un nuovo<br />
orientamento culturale.<br />
2 Quest’opera, primo frutto del “Comitato per <strong>il</strong> recupero del<br />
complesso monumentale di Maddalene di Vicenza”<br />
recentemente costituitosi (19 febbraio 1992), è di grande<br />
valore perché raccoglie insieme le motivazioni ideali del<br />
Comitato stesso e le finalità assunte nello statuto.<br />
Dalle pagine seguenti, con meticolosa documentazione<br />
stese da Gianlorenzo Ferrarotto, traspare <strong>il</strong> valore storico<br />
eccezionale del complesso monumentale di Maddalene,<br />
parte significativa della vita religiosa del Vicentino, che ha<br />
visto protagonisti per 350 anni i frati Girolimini, voluti da<br />
papa Eugenio IV (Gabriele Condulmer), presso la precedente<br />
Chiesa di S. Maria Maddalena, ai piedi del Monte Crocetta,<br />
per frenare <strong>il</strong> d<strong>il</strong>agante malcostume e ravvivare la fede dei<br />
poveri abitanti di quel territorio. Da questa prima cura<br />
pastorale, dopo la soppressione del convento (1772) da<br />
parte della Repubblica di Venezia, prese l’avvio per merito di<br />
Antonio Beregan (1793) l’attuale comunità ecclesiale, con<br />
un proprio curato.<br />
E’ opera meritevole già l’aver offerto alla comunità<br />
parrocchiale di Maddalene la conoscenza delle proprie radici<br />
storiche, in momenti di forte frammentazione sociale, come<br />
l’attuale. Auguriamo che presto <strong>il</strong> Comitato riesca a rendere<br />
visib<strong>il</strong>i queste radici con <strong>il</strong> progettato recupero del<br />
complesso monumentale, opera di grande valore civico e<br />
religioso.<br />
3. Ci pare che <strong>il</strong> lavoro s’inserisca con specifici connotati<br />
scientifici e culturali nel quadro di reviviscenza storico<br />
documentaria riguardante e <strong>il</strong> versante civ<strong>il</strong>e e quello più<br />
propriamente religioso. Per quel che possiamo dire, la<br />
rinascita degli studi, la frequenza delle indagini seriamente<br />
condotte, la sempre più copiosa messe di risultati dati alla<br />
luce, stanno a testimoniare le proporzioni, impensab<strong>il</strong>i sino a<br />
qualche decennio fa, di un fenomeno che nell’imminente<br />
secolo XXI non potrà se non d<strong>il</strong>atarsi ed approfondirsi. Ne<br />
cogliamo i contrassegni anche nell’adozione,<br />
progressivamente più sicura e rassicurante, di non solo<br />
onesti ma proprio ineccepib<strong>il</strong>i metodi e di ricerca e di<br />
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