You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
fuori <strong>il</strong> centro abitato di Vicenza, come a Maddalene. Questo<br />
particolare connubio favorì indubbiamente la rapida crescita<br />
di questi boschi e ne è riprova la denominazione che aveva<br />
in quei tempi la nostra località: S Maria Madalena de “gazo”,<br />
termine che significava appunto, bosco. 2<br />
Il processo di recupero delle terre abbandonate durò<br />
alcuni secoli che vengono storicamente definiti Medioevo o<br />
Età di mezzo, periodo nel quale l’organizzazione della<br />
società assunse caratteri diversi sia da quelli che aveva<br />
avuto in passato, sia da quelli che ebbe in seguito. I<br />
cambiamenti avvenuti nel mondo romano furono dunque le<br />
motivazioni principali che causarono l’inizio di un’epoca<br />
oscura come l’Alto Medio Evo 3 .<br />
Appare incontrovertib<strong>il</strong>e che gli edifici, la cultura<br />
materiale, gli st<strong>il</strong>i di vita nelle campagne e nelle città siano<br />
stati assai più poveri e più semplici rispetto agli standard<br />
dell’età precedente. Questa è la sensazione che ne ricavano<br />
gli archeologi che hanno studiato i resti risalenti a<br />
quell’epoca traendone le conclusioni sopra descritte. 4<br />
La necessità di recuperare terre da coltivare per trarre <strong>il</strong><br />
necessario sostentamento per la popolazione della città<br />
cominciò ben presto a farsi impellente, costringendo gli<br />
stessi abitanti a spostarsi fuori le mura, nel territorio, alla<br />
ricerca di terre da disboscare e da lavorare.<br />
Grande benemerenza per l’esempio offerto in tal senso<br />
va ai frati Benedettini, fondati da San Benedetto fin dal 534,<br />
presenti anche a Vicenza, i quali scuotendo l’ignavia ed <strong>il</strong><br />
timore in cui era caduta la popolazione, riuscirono con <strong>il</strong> loro<br />
quotidiano operare e pregare ad additare alle paurose genti<br />
la via della prosperità materiale e della redenzione spirituale<br />
attuando <strong>il</strong> graduale recupero di queste terre dissodandole,<br />
risanandole e rendendole infine produttive. Va attribuito<br />
quindi a loro <strong>il</strong> merito di aver ridestato nella gente l’amore<br />
per la terra e di aver indicato <strong>il</strong> rimedio ai danni causati dalle<br />
invasioni barbariche. Esaminando la situazione del<br />
Vicentino, la testimonianza dell’opera benefica svolta dai<br />
questi um<strong>il</strong>i frati sono i numerosi monasteri, conventi, eremi<br />
sparsi un po’ dovunque, dove fungevano da centri propulsori<br />
di energie, una sorgente di nuova vita ed una cattedra di<br />
cultura dalla quale, mentre impartivano i comandamenti<br />
_________________________<br />
2<br />
G. Mantese, Memorie storiche della chiesa vicentina, Vicenza, vol. II,<br />
paragrafo 78<br />
3<br />
G. Piccinni, Il Medioevo, Paravia Bruno Mondadori Editori, M<strong>il</strong>ano, 2004<br />
4<br />
G.P. Brogiolo, A. Chavarria Arnau, Aristocrazie e campagne<br />
nell’Occidente da Costantino a Carlo Magno, All’Insegna del Giglio,<br />
Firenze, 2005<br />
15