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L’avviso di concorso per cappellano curato di Maddalene del 10 febbraio 1842 bandito dalla Congregazione Municipale della regia città di Vicenza. Comune di Vicenza, Archivio, Busta Chiesa di S. Maria Maddalena 216
deve avvenire per pubblico concorso a ad opera del Comune, aperto ai preti aventi i requisiti richiesti ed interessati alla sede curaziale. Sempre da parte della Congregazione Municipale di Vicenza, viene istituita con apposito decreto in data 14 dicembre 1823 la cappellania di Maddalene dotata di un assegno annuo pagabile in due rate di lire austriache 182,32 al curato della medesima. Il primo concorso fu espletato con la nomina a curato il 19 giugno 1824 di don Cristiano Ambrosini, persona abitante in Coltura di S. Croce e già coadiutore del Parroco di S. Croce. Molto probabilmente era questo parente di quel don Giovanni Maria Ambrosini che aveva acquistato anni prima dal Beregan numerosi campi al Moracchino. Lo si evince dagli interessi che questi aveva alle Maddalene, che gli causarono non pochi fastidi, come si legge nella relazione inviata alla Congregazione Municipale di Vicenza dal parroco di S. Croce che si era opposto alla sua nomina a Curato di Maddalene, non ritenendolo degno di ricoprire tale incarico. Rimasta vacante la curazia per non essere stato nominato l’Ambrosini, viene indetto un nuovo concorso e successivamente affidato l’incarico di curato e insegnante a don Domenico Gaspari che vi rimane fino alla fine del 1834. Lasciata anche quest’ultimo la sede curaziale delle Maddalene, viene nominato curato don Costantino Lupig con delibera in data 10 gennaio 1835. Questi rimane curato fino al 1842. In data 20 marzo 1842, dopo aver bandito il regolare concorso, viene nominato con apposita deliberazione il sacerdote don Giobatta Fiorasi che resta a Maddalene fino al 1857, in seguito alla sua nomina a parroco di S. Maria di Marola. Trasferitosi quest'ultimo, viene indetto un nuovo concorso in data 23 aprile 1857 che vede nominato curato il 10 novembre 1857 don Giovanni Maddalena, il quale rimane fino al 10 agosto 1861, essendo stato in quella data nominato parroco a S. Maria Maddalena di Terrossa. Durante la presenza a Maddalene di questo Curato, a precisamente nel 1858, vengono eseguiti dei lavori di restauro a quella parte di convento adibita a canonica ad opera del Comune. Viene quindi nominato curato il sacerdote don Giovanni Panizzoni, con delibera del 29 dicembre 1861, che tuttavia ricopre tale incarico per poco tempo a causa delle sue precarie condizioni di salute in seguito alle quali presenta rinuncia al posto di curato. Bandito, quindi un nuovo concorso in data 30 novembre 1862, viene incaricato alla Curazia di Maddalene con 217
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GIANLORENZO FERRAROTTO IL CONVENTO
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INDICE Prefazione ……………
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1.3.9. Francesco Beregan di Nicolò
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mozza, anche un umile capitello dir
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INTRODUZIONE Quando nell’agosto d
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CAPITOLO I IL TERRITORIO ALL’INIZ
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della legge divina, offrivano anche
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Accanto alla chiesa esisteva un mod
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era ancora in mano ai benedettini d
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due unirono i loro romitori in una
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conferire il possesso della chiesa
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Tuttavia Eugenio IV non volle senti
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Nel retro del bozzetto, è riportat
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4. IL CAMPANILE Il campanile si inn
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Rialzata su una pedana di due scali
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aspetti autonoma nuova tipologia di
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i particolari presenti nell’altar
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Non c’è accordo sulla attribuzio
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Di questa tela ci parla ancora Mari
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dopo quattro anni di interrogatori
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14. LA CONTROVERSIA CON I GOVERNATO
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interessi, col ricorrere all'Ecc.mo
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Giovanni, Pasqualotto Domenico, Zam
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tempo e non doverà essiger da vill
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strada che consentiva di raggiunger
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prima, nel 1568, una loro antenata,
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"Riceviamo con lettera di V.S. ill.
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due dissegni, uno grande fatto dal
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Il disegno elaborato dal perito Bia
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Tra i vari impegni assunti dai Giro
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CAPITOLO V I CAPPUCCINI A MADDALENE
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CAPITOLO VI LA SOPPRESSIONE DEL CON
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La dichiarazione del parroco di S.
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"Per dovere d’officio rassegno al
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provvedimento di soppressione venis
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Un bastone per il triangolo Nella S
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Campanile Due Campane ed un Campane
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Un tavolino di pezzo Un ritratto di
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Mesnil Tirin Ceresara Du Pasquiev G
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22 - Dal Signor Pietro Vandinelli d
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per instrumento 1652, 22 aprile sta
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luoghi di simile distanza le biade
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CAPITOLO VII LE ASTE PUBBLICHE PER
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L.D.S.A. Adi 9 aprile 1773. Vicenza
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tramezera longhi p. 19, 2 ed alti p
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NELLA STANZA SEGUENTE DETTA DELLA B
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Vetriate in tre altre fenestre D. 3
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uno di porta D. 58 Due fornelli di
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Fondi delle fabriche con la corte f
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"Addi 20 agosto 1775. Vicenza Colla
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3. L’ACQUISTO DELLE TERRE DEL CON
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Il disegno eseguito dal perito Bart
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Disegno eseguito dal perito Titoni
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CAPITOLO VIII ALCUNE NOTIZIE SUI FE
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Come si vede, occorre dare anche pe
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ducati quattrocentocinquanta all’
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importanza, in quanto sarà la caus
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"Ser. mo Principe, il decreto 4 giu
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servendo con onore e con esattissim
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suddetto, di cui fa seguir con arbi
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s’avvantaggiasse la Cassa Opere P
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Morto il Ferri, per un momento semb
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Il 24 maggio 1793 ottiene dagli ere
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4. GLI ACCORDI TRA ANTONIO BEREGAN
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affrancazione di detti ducati 1650
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Il disegno del perito Bartolamio Ce
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CAPITOLO X LA CONDIZIONE SOCIALE DE
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il taglio dell’erba e della legna
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tra i migliori, includendo in detto
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spudoratamente la popolazione della
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eperti, come ad esempio la pila da
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Dunque già all’epoca della dediz
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L’ingresso di casa Dal Sasso, ora
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gli amministratori del comune. Fu p
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all’ammutinamento dei soldati che
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1.3.11. PIETRO CARLO BEREGAN Pietro
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- altra casetta sopra il monte dell
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2. LA FAMIGLIA CONTARINI Accanto al
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