28.05.2013 Views

Storia e Idealità Laico Socialiste Riformiste - Uil

Storia e Idealità Laico Socialiste Riformiste - Uil

Storia e Idealità Laico Socialiste Riformiste - Uil

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fu immenso compito della <strong>Uil</strong> di Viglianesi, dei suoi compagni, degli uomini che la diressero<br />

dopo di lui, tenere ancorata alla democrazia una parte fondamentale del mondo sindacale e dei<br />

lavoratori. Con la seconda Repubblica c’è stata un’estremizzazione della lotta politica e si è<br />

riaperto un fossato pericoloso.<br />

La biblioteca della <strong>Uil</strong> sarà uno strumento importante a disposizione delle nuove generazioni<br />

di sindacalisti e politici e di quanti vorranno applicarsi allo studio e alla ricerca degli anni in<br />

cui è stata fatta l’Italia democratica.”<br />

In rappresentanza di Antonio Ghirelli, impossibilitato a partecipare per motivi di salute, ha<br />

parlato il prof. Pier Luigi Sorti, che ne ha portato il saluto ed una lettera dove tra l’altro<br />

afferma: “se fossi potuto intervenire alla vostra festa, vi avrei detto in poche semplici parole,<br />

tutta la mia fraterna solidarietà per il vostro lavoro e il compiacimento per questa vostra festa<br />

che, in qualche modo mi richiama alla mente le prime biblioteche popolari con cui i nostri<br />

padri socialisti aprirono ai contadini e agli operai la via della consapevolezza, della<br />

partecipazione, della lotta per la giustizia sociale. Troppo spesso, dagli anni novanta del<br />

secolo scorso in poi, l’impegno eroico e generoso dei socialisti nel sindacato, nelle<br />

cooperative, nelle leghe contadine, nel partito e nel parlamento, è stato dimenticato. La<br />

crociata giustizialista di Mani pulite ha risparmiato altri obiettivi per accanirsi su quello stesso<br />

partito che in verità è uscito vittorioso dal verdetto della storia perché in Italia come in tutto il<br />

resto del mondo, ha realizzato gradualmente la rivoluzione della riscossa proletaria senza<br />

seminare la morte a relegare i dissidenti nei lager o nei gulag. Da Andrea Costa a Turati, da<br />

Matteotti a Nenni, dai Rosselli assassinati da mano fascista ai sindacalisti siciliani massacrati<br />

dalla mafia, dall’approvazione dello Statuto dei lavoratori alla formidabile prova di due<br />

socialisti elevati per primi al Quirinale ed a Palazzo Chigi, Pertini e Craxi, corre ininterrotto<br />

un filo rosso che ha il colore della nostra passione e del sangue che è stato versato dai nostri<br />

compagni per la causa del socialismo. La vostra biblioteca servirà anche e soprattutto a<br />

questo: a ricordare quell’ineguagliabile apostolato, ad aiutare i lavoratori a prendere coscienza<br />

e ad impegnarsi perché – contro le insidie della globalizzazione e del precariato – torni a<br />

sventolare la bandiera della giustizia sociale e della libertà laica. Fraterni saluti.”<br />

Il prof. Aldo Ricci, sovrintendente dell'Archivio Centrale dello Stato, ha voluto portare il<br />

contributo derivante dallo studio di due documenti relativi uno alla vita di Bruno Buozzi e,<br />

l'altro, alla fondazione della <strong>Uil</strong> e al ruolo che il nuovo sindacato andava a svolgere,<br />

documenti che si trovano presso l'Archivio Centrale.<br />

"Nel verbale dell'interrogatorio di Bruno Buozzi effettuato dalla polizia fascista nel 1941, ho<br />

riscontrato - ha detto - come in Buozzi fosse ben chiara fin da allora , e come tenesse a<br />

precisarlo , che pure nella comune lotta antifascista egli aderisse all'ala riformista del<br />

movimento operaio , in alternativa alla visione massimalista dei comunisti, legati alle direttive<br />

del loro partito.<br />

Nella relazione della Questura di Roma, in occasione del congresso fondatore della <strong>Uil</strong>, il 5<br />

marzo 1950, ho potuto rilevare che si mettevano a fuoco i fondamenti essenziali a cui si<br />

ispirava il nuovo sindacato, cioè l'indipendenza dai partiti, l'autonomia delle categorie, la<br />

democraticità della struttura interna, la spinta a un'azione unitaria con gli altri sindacati al di là<br />

delle ideologie, pressione sui politici per l'approvazione di leggi a favore degli interessi dei<br />

lavoratori".<br />

Ha concluso i lavori l'intervento di Luigi Angeletti, segretario generale della <strong>Uil</strong>.<br />

"E' stato un nostro dovere - ha detto Angeletti - costituire la biblioteca della <strong>Uil</strong>, non solo per<br />

conservare il patrimonio culturale del nostro sindacato, ma anche, e soprattutto, per fare<br />

conoscere, in special modo ai giovani , ai "nuovi Italiani", come mi piace chiamarli, la storia e<br />

il perché della lotta della <strong>Uil</strong>.<br />

Oggi , valori come il riformismo, indipendenza del sindacato dai partiti, democrazia<br />

sindacale, sono dati per scontati, ma allora non era così.<br />

132

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!