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Storia e Idealità Laico Socialiste Riformiste - Uil

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Custodire la memoria di questo vissuto rappresenta un dovere civile verso ciascuno di noi, ma anche<br />

un'esortazione a proseguire con forza nel lungo cammino che ancora abbiamo davanti per consentire<br />

alle donne di esprimere pienamente tutte le loro potenzialità nella società, superando diffidenze e<br />

discriminazioni che ancora vi sono radicate, e di contribuire alla costruzione di una nuova fase della<br />

nostra democrazia, più matura ed avanzata. Nel ringraziarvi per l'attenzione rivoltami invio a te, caro<br />

Segretario, e a tutti gli intervenuti, i miei più sinceri auguri per il migliore esito dell'iniziativa odierna.<br />

Firmato: Fausto Bertinotti”.<br />

Ascoltiamo ora dalla voce di Marisa Solinas e da quella di Leandro Amato alcune motivazioni di<br />

Medaglie d'Oro conferite alle donne partigiane combattenti.<br />

Lettura di Marisa SOLINAS<br />

Bandiera Bandiera Irma, Irma, partigiana partigiana combattente combattente – Bologna.<br />

Bologna.<br />

Prima tra le donne bolognesi a impugnare le armi per la lotta e nel nome della libertà, e sempre con<br />

leonino coraggio, catturata in combattimento dalle SS tedesche, sottoposta a feroci torture non<br />

disse una parola che potesse compromettere i compagni. Dopo essere stata accecata, fu<br />

barbaramente trucidata e il corpo lasciato sulla pubblica via.<br />

Eroina purissima, degna delle virtù delle italiche donne, fu faro luminoso di tutti i patrioti<br />

bolognesi nella guerra di liberazione.<br />

Meloncello, 14 agosto 1944. Medaglia d'Oro al Valore Militare conferita alla memoria nel 1944.<br />

Lettura di Leandro AMATO<br />

Borellini Borellini Gina, Gina, partigiana partigiana combattente combattente combattente – San San San Possidonio Possidonio (Modena). (Modena).<br />

(Modena).<br />

Giovane sposa, fin dai primi giorni dedicava tutta se stessa alla causa della liberazione<br />

d'Italia rifugiando militari sbandati e ricercati, e aiutandoli nel sottrarsi al servizio con i<br />

tedeschi. Staffetta instancabile e audacissima, trasportava armi, diffondeva opuscoli di<br />

propaganda, comunicava ordini, sempre incurante del grave pericolo cui si esponeva.<br />

Arrestata con il marito, resisteva alle più atroci torture senza dire una parola sui suoi<br />

compagni di lotta. Tre volte condotta davanti al plotone di esecuzione, insieme al suo<br />

consorte, continuava a tacere. Immotivatamente rilasciata, rifiutava di nascondersi in montagna, per essere più vicina<br />

al marito tuttora detenuto. Fucilato questo, arrestatole un fratello, raggiunse una formazione partigiana, con la quale<br />

affrontava rischi e disagi inenarrabili e non esitava ad impugnare le armi dando frequenti e numerose prove di virile<br />

coraggio.<br />

Sorpresa la sua formazione dalle brigate nere, gravemente ferita ad una gamba nella disperata ed eroica resistenza,<br />

non permetteva ai suoi compagni di soccorrerla. Sola, riusciva a frenare la copiosa emorragia, e traeva coraggio dal<br />

pensiero dei propri figli. Si sottraeva alle ricerche nemiche. Nell'ospedale di Carpi, individuata dalla polizia fascista,<br />

subisce, sebbene già in condizioni gravissime, estenuanti interrogatori, ma tace incrollabile nella decisione eroica.<br />

Amputatale la gamba, l'insurrezione la sottrae alla vendetta del nemico fuggente. Fulgido esempio di sacrificio e di<br />

eroismo.<br />

Modena, 8 settembre 1943 - aprile 1945. Medaglia d'Oro al Valor Militare conferita alla memoria nel 1945.<br />

Bianchi Bianchi Livia, Livia, partigiana partigiana combattente combattente – Melara Melara Melara (Rovigo).<br />

(Rovigo).<br />

Lettura di Marisa SOLINAS<br />

Nel settembre del 1943 accorreva con animo ardente nelle file dei partigiani, trasfondendo nei<br />

compagni di lotta il fuoco della sua fede purissima per la difesa del sacro suolo della Patria<br />

oppressa. Volontariamente si offriva per guidare nell'ardita ricognizione, attraverso l'impervia<br />

montagna, una pattuglia che, scontratasi con un grosso reparto nemico, impegnava dura lotta<br />

cui essa, virilmente impugnando le armi, partecipava con leonino valore fino all'esaurimento delle<br />

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