Storia e Idealità Laico Socialiste Riformiste - Uil
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posizioni nemiche. Il compito, volontariamente ed entusiasticamente assuntosi, già altre volte portato felicemente a<br />
termine, la condusse verso la cattura e verso la morte.<br />
Gloriosa eroina d'Italia, sicura garanzia della rinascita nazionale.<br />
Firenze, Via Bolognese, 21 agosto 1944. Medaglia d'Oro al Valore Militare conferita alla memoria nel 1944.<br />
Marchiani Marchiani Irma, Irma, partigiana partigiana combattente combattente – Firenze<br />
Firenze<br />
Lettura di Marisa SOLINAS<br />
Valorosa partigiana, animata da un grande ardimento, dopo essersi distinta per coraggio e sprezzo<br />
del pericolo nella battaglia di Montefiorino, veniva catturata dal nemico nel generoso tentativo di<br />
far ricoverare in luogo di cura un compagno gravemente ferito. Condannata alla deportazione e<br />
riuscita audacemente ad evadere, riprendeva il suo posto di lotta e partecipava ai combattimenti di<br />
Benedeiro, battendosi con indomito coraggio e prodigandosi nell'amorosa assistenza ai feriti.<br />
Caduta nuovamente nelle mani del nemico, affrontava impavida la morte offrendo fieramente il<br />
petto al piombo che troncava la sua balda esistenza.<br />
Pavullo nel Frignano, 26 novembre 1944. Medaglia d'Oro al Valore Militare conferita alla memoria nel 1944.<br />
Lettura di Leandro AMATO<br />
Marighetto Marighetto Ancilla, Ancilla, Ancilla, partigiana partigiana partigiana combattente combattente – Casteltesino (Trento)<br />
Generosa figlia del Trentino, abbandonò la propria casa e la famiglia per rispondere all'appello<br />
della Patria cui già il padre aveva sacrificato la vita. Unitamente al fratello maggiore divise i<br />
gravi rischi e i grandi sacrifici della lotta partigiana nella stagione più rigida e in zona impervia e<br />
pericolosa.<br />
Durante un rastrellamento, con uno sci spezzato da raffiche nemiche, si rifugiò sopra un albero. Individuata, scaricò<br />
la pistola sul nemico fino ad esaurimento delle munizioni. Catturata e sottoposta a sevizie e torture, non si piegò.<br />
Offertale salva la vita purché denunciasse i propri compagni, rifiutava sdegnosamente, sputando in faccia ai carnefici<br />
e gridando: “Ammazzatemi, ma non tradirò mai i miei fratelli”. Il piombo nemico stroncò la sua eroica esistenza.<br />
Col del Tocco, Passo Broccone, Comune di Casteltesino (Trento), 19 febbraio 1945. Medaglia d'Oro al Valor Militare<br />
conferita alla memoria nel 1945.<br />
Antonio LANDOLFI, storico, Vice Presidente dell'ANPI<br />
Debbo dire che concordo con chi poc'anzi ha sottolineato il contributo straordinario della<br />
partecipazione femminile alla Resistenza, intesa come opposizione al totalitarismo fascista e nazista.<br />
Del resto, è stata una donna, una filosofa che ha segnato di sé il pensiero politico del XX Secolo, Anna<br />
Arends, a sostenere con grande lucidità come fascismo e nazionalsocialismo fossero un aspetto<br />
dominante e centrale di una categoria di pensiero e di azione perversa, più vasta, quale quella del<br />
totalitarismo, e che quindi la lotta di opposizione al fascismo e al nazismo e la Resistenza abbia con<br />
questo assunto un valore universale che trascende un episodio ventennale, un episodio della storia<br />
terribile del '900, e che si proietta ancora oggi nel presente, e forse nel futuro.<br />
E da questo punto di vista concordo con chi poc'anzi ci ha indotto a pensare che il termine<br />
“contributo” sia un termine debole per significare questa partecipazione, e che bisogna individuare in<br />
questa partecipazione un atto di coscienza di singole donne, di gruppi di donne, di classi di donne, che<br />
è cominciato probabilmente già prima dell'inizio del fascismo. Non dimentichiamoci che l'Italia prefascista<br />
era un'Italia che aveva istituzioni che oggi sembrano anche ridicole, monosessuali: il<br />
Parlamento composto da soli maschi, il Senato composto da soli maschi, magistratura composta da<br />
soli maschi e votavano solo i maschi.<br />
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