Storia e Idealità Laico Socialiste Riformiste - Uil
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Introduzione di GIANNI SALVARANI<br />
Vice Presidente Istituto Studi Sindacali UIL<br />
Possiamo dare inizio ai lavori del nostro convegno. A nome della UIL, dell'Istituto di Studi Sindacali e<br />
del Coordinamento Pari Opportunità della Confederazione porgo a tutti voi il più caloroso saluto di<br />
benvenuto e il ringraziamento per aver accolto il nostro invito a partecipare a questo convegno.<br />
Prima di fare gli onori di casa, presentandovi i protagonisti di questo incontro, ci tengo a far rilevare<br />
che il motivo per il quale abbiamo ritenuto di dedicare il convegno alle donne nella Resistenza è<br />
quello di voler onorare, partendo proprio dall'impegno e dall'esempio fornito dalle decine di migliaia<br />
di donne che hanno preso parte alla Resistenza, tutte le donne che hanno vissuto quel periodo<br />
soffrendo, resistendo e pagando con pesanti sacrifici l'essere donne, madri, spose, figlie, sorelle,<br />
fidanzate di antifascisti e combattenti per la libertà del nostro Paese.<br />
Il percorso fatto dalle donne prima del 1943 non è stato meno agevole ed impegnativo di quello<br />
successivo, avendo dovuto affrontare i duri anni del dopoguerra, quelli sconvolgenti del sorgere del<br />
fascismo, che prima della sua affermazione ha devastato, con la vita delle persone, le istituzioni, le<br />
rappresentanze sociali e politiche fino all'instaurazione della dittatura. Fonti attendibili forniscono un<br />
quadro, sicuramente errato per difetto, della furia distruttrice fascista, tanto che in meno di tre anni<br />
sono state bruciate, saccheggiate e cancellate 59 Camere del lavoro, 85 sedi di cooperative, 43 leghe<br />
contadine, 36 circoli operai, 34 sezioni socialiste, 12 associazioni e 17 circoli culturali antifascisti, 10<br />
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