l'apparato <strong>di</strong> potere che si é acquistato con ogni mezzo, devi ripeterti ogni giorno, da quando ti svegli al mattino fino a che ti corichi: “Via Berlusconi!”. Come un mantra o un training autogeno: via Berlusconi, via Berlusconi, via Berlusconi, via Berlusconi.....! PS. Ho deciso <strong>di</strong> non querelarti per avermi definito monarchico nel tuo libro. Come forse avrai capito sono anarchico. (15 settembre 2011) LA “GABBIA DORATA” DI FINI LO HA PORTATO A FAR LA FINE DELLA PIVETTI… Caro Gianfranco, alla fine, dopo trent’anni, a Mirabello ci sono venuto anche io. Prima no, vuoi perché non ero invitato, vuoi perché - sono vecchie storie che ben conosci - si trattava <strong>di</strong> una festa tutta almirantiana, e io, almirantiano non sono mai stato. Resta il rammarico <strong>di</strong> non aver potuto conoscere a suo tempo Lo<strong>di</strong> e Brandani. Due degnissime persone, <strong>di</strong> quelle che danno senza badare a quello che possono avere in cambio. Motivo <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione (forse unico) é <strong>di</strong> aver potuto visitare Ferrara con la necessaria calma. Città bellissima: ne valeva la pena. Mi sono piazzato per tempo sotto il sole africano <strong>di</strong> domenica scorsa in attesa dell’“evento”. Vale a <strong>di</strong>re del tuo <strong>di</strong>scorso. Doveva servire, stando alle aspettative <strong>della</strong> vigilia forse troppo enfatizzate, a dare una risposta ai molti interrogativi sorti nell'ultimo anno. Politici, ovviamente, ma anche morali. Nei giorni precedenti, assistendo ai <strong>di</strong>battiti, girando per gli stand, incontrando gente, bevendo dell'ottima birra artigianale ferrarese, sentivo aleggiare una domanda. In tutti. La <strong>di</strong>rà finalmente “quella cosa”? Darà un senso politico alla battaglia <strong>di</strong> un anno? Per la verità non mi facevo molte illusioni. Sono troppo vecchio e ne ho viste tante nella mia vita per non sapere che la “gabbia” nella quale ti trovi, é sì una “gabbia”, ma pur sempre molto “dorata”. Non é facile uscirne. Soprattutto spontaneamente. Immaginavo e immagino che siano in molti a consigliarti <strong>di</strong> non farlo. Per motivi sicuramente molto vali<strong>di</strong> anche se, forse, non sempre nobilissimi. Eppure una piccola speranza la coltivavo. Speravo che il succo del tuo <strong>di</strong>scorso fosse questo: “Sapete che c’é <strong>di</strong> nuovo? Mi <strong>di</strong>metto dalla carica, torno a faticare e a sudare per le strade e le piazze d’Italia, mi libero dai formalismi istituzionali, <strong>di</strong>co quello che c’é da <strong>di</strong>re sugli uomini (e le donne) del “regimino” <strong>di</strong> Arcore, sulle situazioni, sui fatti, sulle falsità che hanno coagulato il grumo maleodorante che blocca la politica italiana. E punto <strong>di</strong> nuovo il <strong>di</strong>to (anche se non alla Bossi), contro gli omuncoli <strong>di</strong> oggi, con la forza <strong>della</strong> verità e il coraggio <strong>di</strong> chi sente <strong>di</strong> essere nel giusto. Creerò il partito, lo strumento che tutti voi aspettate e ci metterò la faccia. lo lancerò all’attacco, alla conquista degli elettori del centrodestra (quelli onesti) e <strong>di</strong> quelli del centrosinistra - tanto chi le capisce più le <strong>di</strong>fferenze - e parlerò alle menti e ai cuori degli italiani. Cancellerò i pietosi casi umani dei vari criptoberlusconiani che c’erano intorno a me e, forse, ci sono ancora”. Ero scettico, ma lo confesso, ci speravo. In modo del tutto irrazionale. Anche perché eravamo in tanti ad essere stufi <strong>delle</strong> “api regine” e dei “fuchini” coi quali abbiamo occupato il <strong>di</strong>battito politico (!!) <strong>di</strong> queste ultime settimane. Non é andata così. In questi giorni mi sono anche sforzato <strong>di</strong> capirlo. Non ci sono riuscito. Perché, almeno, qualcosa <strong>di</strong> più potevi <strong>di</strong>re. <strong>Il</strong> terzo polo é per davvero il destino? Casini é il vero capo? La vischiosità becerodestrista é un vero terreno culturale? Caro Gianfranco, se un anno fa davano il Fli al 8% e l'Udc al 5%, come mai oggi l'Udc é al 7% e il Fli al 3% (forse)? Domenica non parlavi a una “normale” chiusura <strong>di</strong> una “normale” festa <strong>di</strong> partito. Parlavi a un popolo che, tornato a casa, doveva mettersi a lavorare per costruire un partito, meglio un movimento, che, per ora non c’é e non si capisce quando potrà esserci. Non é stato così: peccato! É mancata la passione, la carica, il pathos, l’orgoglio <strong>di</strong> sentirsi e <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiararsi <strong>di</strong>versi, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care traguar<strong>di</strong> alti e nobili. Miti ma intransigenti, aperti ma sal<strong>di</strong>, comprensivi ma legalitari, istituzionali ma anche sì, giustizialisti. L’unica forma <strong>di</strong> rivoluzione oggi possibile in Italia. La sbrigativa conclusione del tuo intervento é stata deludente. Te la <strong>di</strong>co tutta? Mi sei sembrato molto solo. Gli amici veri sono quelli che “osano” <strong>di</strong>re la verità anche se scomoda. I tuoi amici veri a Mirabello, sono stati quelli che ti hanno contestato. Credo e spero che tu non 104
voglia fare la fine <strong>della</strong> Pivetti. Sinceramente e amichevolmente il “rompiballe”, <strong>Tomaso</strong> <strong>Staiti</strong> (settembre 2010) Milano 1976 – Pino Romual<strong>di</strong> 105
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