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Il suicidio della Destra - Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse

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dovremo rimanere. Da protagonisti, però, in grado, cioè, <strong>di</strong> far pesare il nostro parere e la nostra<br />

sensibilità europea e me<strong>di</strong>terranea. Per aiutare i Somali e per aiutare noi stessi. Per dare un esempio<br />

<strong>di</strong> moderna solidarietà a tutti i popoli del Corno d’Africa. Per spingerli ad essere veramente liberi;<br />

liberi dalla fame, dal sottosviluppo e dalla carità pelosa. E per liberarci, finalmente, dal complesso<br />

<strong>della</strong> sconfitta e dalla cupi<strong>di</strong>gia <strong>di</strong> servilismo che hanno contrad<strong>di</strong>stinto cinquant’anni <strong>di</strong> politica<br />

estera italiana. (17 luglio 1993)<br />

NOI ITALIANI, SERVI DA SECOLI…<br />

La servitù non è una con<strong>di</strong>zione solo materiale; è anche, e soprattutto, una con<strong>di</strong>zione dello spirito.<br />

Noi italiani, servi lo siamo da secoli. Simpatici, folcloristici, sbruffoni e inaffidabili. Sempre e con<br />

tutti, specie quando vincono. Ci affrettiamo subito a proclamare che abbiamo vinto con loro, specie<br />

le guerre che abbiamo perso.<br />

Preten<strong>di</strong>amo anche <strong>di</strong> insegnare come ci si comporta. E, quando seguiamo gli americani nelle loro<br />

avventure imperialistiche, per carità, proclamiamo che siamo in missione <strong>di</strong> pace e ci stupiamo se<br />

c’è un prezzo da pagare. In morti, come normalmente accade nelle guerre. Anche in quelle che oggi<br />

si fanno e non si <strong>di</strong>chiarano.<br />

Per le guerre americane, poi, abbiamo una particolare propensione. Invece, se si trattasse dei<br />

francesi, non parliamo dei tedeschi e persino degli inglesi, innalzeremmo invalicabili <strong>di</strong>stinguo.<br />

L’Europa ce l’abbiamo sempre sulle labbra. Sempre solo a parole, a meno che non si tratti <strong>di</strong><br />

quella <strong>della</strong> finanza, dei burocrati, dei <strong>di</strong>agrammi, dello spread.<br />

L’Europa, dal punto <strong>di</strong> vista militare, ci va bene solo quando è rappresentata dagli americani o<br />

dalla NATO, che è la stessa cosa. In Iraq, in Afghanistan o anche per spezzare le reni alla Serbia.<br />

Ci siamo adagiati nella comoda pigrizia <strong>delle</strong> missioni internazionali <strong>di</strong> “pace”, nella proclamata<br />

e confortevole verità politicamente corretta <strong>della</strong> <strong>di</strong>fesa <strong>della</strong> nostra sacra sicurezza contro i feroci<br />

talebani che volevano la nostra <strong>di</strong>struzione.<br />

Persino ora che i talebani stanno vincendo o, perlomeno, non possono più perdere, anche adesso<br />

che gli americani me<strong>di</strong>tano <strong>di</strong> andarsene quanto prima, continuiamo a proclamare che manterremo<br />

i nostri impegni.<br />

Naturalmente <strong>di</strong> pace, <strong>di</strong> insegnamento <strong>della</strong> nostra bella democrazia, <strong>di</strong> esportazione <strong>della</strong> nostra<br />

civiltà superiore. Quella <strong>della</strong> “Coca Cola”, <strong>delle</strong> puttane e del traffico <strong>di</strong> oppio.<br />

E’ solo la nostra civiltà quella che conta; è solo il nostro progresso quello che vale; è solo la<br />

nostra cultura quella significativa.<br />

Non ci <strong>di</strong>ce nulla il fatto che lì non sia mai riuscito nessuno a vincere? Né gli inglesi, né i russi,<br />

figuriamoci gli americani.<br />

E allora continuiamo ad essere carne da macello, a costituire alibi per gli interessi altrui, a<br />

giocare i piccoli giochi <strong>della</strong> sub-<strong>di</strong>plomazia occidentale.<br />

La mano sulla bara quando ci scappa qualche morto. I soliti rituali. Gli applausi fuori dalle chiese.<br />

<strong>Il</strong> minuto <strong>di</strong> silenzio negli sta<strong>di</strong>, anche se qualcuno fischia o batte le mani.<br />

Poi tutti a mangiare una pizza.<br />

Sono <strong>di</strong>ventato forse anarchico, anti nazionale, antipatriottico?<br />

Probabilmente sì: il fatto è che mi accontenterei solo <strong>di</strong> un po’ <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità.<br />

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