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Il suicidio della Destra - Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse

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<strong>di</strong>sposizione <strong>della</strong> Dc e del Psi. Potrebbe essere persino una buona notizia per Martelli, il quale,<br />

un’altra volta, guar<strong>di</strong> un po’ più in là <strong>delle</strong>, magari appetitose, chiappette <strong>di</strong> una Kollbrunner<br />

qualsiasi. (22 aprile 1993)<br />

GRAZIE A INTERNET, OGGI E’ TUTTO<br />

TECNICO, VELOCE, PULITO, ANONIMO<br />

Quattro avventurosi personaggi, tra i quali anche una procace tedeschina, visitano numerose<br />

banche svizzere offrendo titoli, non si è mai capito se veri o falsi, risultati poi rubati.<br />

Un magistrato vuole vederci chiaro e il quartetto finisce nei guai. Viene tirato in ballo Clau<strong>di</strong>o<br />

Martelli. Lui non c’entra niente. <strong>Il</strong> suo solo legame è con l’avvenente tedeschina e, come si sa,<br />

l’avvenenza giustifica tutto.<br />

Autenticamente falsi erano i BOT trovati nello stu<strong>di</strong>o dell’avvocato Vilfredo Vitalone, fratello<br />

dell’ex ministro e magistrato sodale <strong>di</strong> Giulio Andreotti, anche nel processo per l’omici<strong>di</strong>o<br />

Pecorelli. Falsi anche i BOT trovati per caso nell’autovettura dell’ing. Elveno Pastorelli,<br />

responsabile <strong>della</strong> Protezione Civile (eh sì! già allora) per il terremoto in Irpinia. Quel sisma<br />

<strong>di</strong>strusse paesi interi ma servì evidentemente per qualcuno a “costruire” anche una villa con<br />

piscina a forma <strong>di</strong> cozza.<br />

Le “Generali” furono costrette a sostituire da un giorno all’altro i titoli <strong>delle</strong> loro azioni con altri<br />

nuovi <strong>di</strong> pacca. Qualcuno (Leonardo Di Donna e Florio Fiorini) stava tentando la scalata alle<br />

“Assicurazioni” <strong>di</strong> Trieste con titoli farlocchi provenienti da una dotazione in possesso <strong>di</strong> un<br />

celebre ricchissimo finanziere franco-libico-libanese.<br />

Da quel tempo le banche non consegnano più materialmente i titoli (BOT, CCT e quant’altro) ma<br />

solo attestazioni <strong>di</strong> deposito. Tutto comunque è finito nel <strong>di</strong>menticatoio e, come spesso avviene nel<br />

paese <strong>di</strong> Pulcinella, chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato. <strong>Il</strong> passato è già scordato.<br />

Oggi non servono più titoli (veri o falsi) da mettere a garanzia o a deposito.<br />

Oggi c’è Internet, ci sono le “banche d’affari”, ci sono le compulsive operazioni <strong>di</strong> compra e<br />

ven<strong>di</strong>ta con le quali, guadagnando pochissimo per ogni transazione, ma ripetendole centinaia <strong>di</strong><br />

volte nell’arco <strong>della</strong> giornata (borsistica), si guadagna bene e non si paga nemmeno un cent <strong>di</strong><br />

tassa. E’ la religione del “Dio Mercato”.<br />

Tecnico, veloce, pulito e anonimo.<br />

Pino Romual<strong>di</strong> – L’uomo che “inventò” il MSI<br />

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