31.05.2013 Views

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

stesso. Comunque sia, il graduale declino <strong>del</strong>la oabbala CrIstiana e la sempre<br />

crescente diffidenza verso questo tipo di speculazione, fu indubbiamente uno dei<br />

fattori più importanti nel mutare <strong>del</strong>l' atteggiamento nei confronti degli Ebrei tra<br />

la fine <strong>del</strong> XVII e l'inizio <strong>del</strong> XVIII secolo: l'Ebreo non è più colui che conosce<br />

la verità e perfidamente la nasconde, ma l'ottuso ripetitore di cerimonie assurde<br />

e grottesche, dedito all'usura, se non ad atti infinitamente più infami. In<br />

ogni caso, è <strong>del</strong> tutto incapace di operare qualsiasi atto che possa, in un modo o<br />

nell'ahro, considerarsi come positivo.<br />

14. Questo mutato atteggiamento si riflette in maniera molto evidente in una<br />

<strong>del</strong>le più significative opere dovute alla penna di un Ebreo convertito e redatte<br />

nell'ambito <strong>del</strong>la Congregazione de Propaganda Fide per la conversione degli<br />

Ebrei e l'educazione religiosa dei neofiti, Derek 'emuniih, Via <strong>del</strong>la Fede<br />

mostrata agli Ebrei, di Giulio Morosini, pubblicata a Roma pei tipi <strong>del</strong>la<br />

tipografia <strong>del</strong>la Congregazione de Propaganda Fide nel 1683 1 63<br />

L'autore, Samuel NaQmias ben David ben Yi9Qaq prima <strong>del</strong>la conversione,<br />

era nato nel 1612 a Salonicco da una ricca famiglia di mercanti originaria di<br />

Toledo. Da Salonicco, la sua famiglia si era trasferita a Venezia, ove Samuel fu<br />

allievo di Leon da Modena. Le circostanze <strong>del</strong>la sua conversione, che egli narra<br />

con un certo garbo e vivacità nella Premessa agli Ebrei <strong>del</strong>la sua opera, non<br />

trascurando di sottolineare i vantaggi tratti dall' aver abbracciato la nuova fede,<br />

non sono <strong>del</strong> tutto chiare. Egli fu comunque battezzato il <strong>22</strong> novembre 1649 e,<br />

trasferitosi la Roma, divenne scrittore di codici ebraici presso la Biblioteca<br />

Vaticana, succedendo poi a Giovambattista Jona come lettore di ebraico nel<br />

Collegio de Propaganda Fide. Morì a Venezia nel 1687 lo..<br />

Nella Via <strong>del</strong>la Fede, un'opera <strong>del</strong>l'ampiezza di ben 1460 pagine, il materiale<br />

e il tipo di argomentazioni è quello tradizionale, ma l'attenzione appare ormai<br />

decisamente polarizzata su quella che viene chiamata la «contaminazione <strong>del</strong>la<br />

163 nm:lN 1i"T Via <strong>del</strong>la Fede mostrata a' gli Ebrei da GIULIO MOROSINI VENETIANO<br />

Scrittor <strong>del</strong>la Biblioteca Vaticana nella Lingua Ebraica, e Lettor <strong>del</strong>la me.desima nel Collegio<br />

de Propaganda Fide. Divisa in tre parti. Nella Prima si pruoua, che non deuono osseruare<br />

la Legge Mosaica, mà quella di Christo) i di cui misterij si stabiliscono. Nella Seconda<br />

si mostrano tutte le cerimonie, e riti loro dal nascer sin al morire, per tutto il Calendario,<br />

e per quel tutto che pretendono d'osseruare, e si fà veder che son piene di superstitione,<br />

e di trasgressione. Nella Terza si palesa, che nè meno osseruano i precetti <strong>del</strong> Decalogo.<br />

Opera non me11 curiosa, che vtile, principalmente per chi conuersa, ò tratta con gli Ebrei,<br />

ò predica lom [fregio]. In Roma nell'Anno .MDGLXXXIII. Nella Stamperia <strong>del</strong>la Sacra<br />

Congo de Prop. Fide. Con licenza de' Superiori (di pp. 34 + 1460 + 240; Approvazione<br />

<strong>del</strong> <strong>18</strong> e <strong>del</strong> 24 luglio 1683; imprimatur senza data).<br />

164 Sul Morosini: G. BARTOLOCCI, cit., III, pp. 755-756; IV, p. 404, n. <strong>18</strong>00; IMBo­<br />

NATI, cit., p. 126; P.S. MEDICI, Catalogo, cit., pp. 33-35; G. BASNAGE, Histoire, cito V, p. 2034;<br />

WOLF, cit., II p. 1010; III pp. 1126,1128, n. MMCXL; ]. FURsT, cii., II, p. 391; III, p. 8;<br />

M. STEINSCHNEIDER, Letteratura, cit. 30 (<strong>18</strong>82) pp. 372-373; ID., Letteratur, cito 43 (<strong>18</strong>99)<br />

pp. 514-515; C. ROTH, Forced baptism, cito (supra, nota 26), p. 1<strong>22</strong>; F. SECRET, Z6har, cito<br />

pp. 33, 99, 120.<br />

354<br />

legge »; in altre parole, ciò che interessa al MGrosini - 'O, piuttosto, a coloro che<br />

gli avevano suggerito, se non « comandato », di comporre quest'opera - non era<br />

più tanto di dimostrare agli Ebrei che gli antichi rabbini avevano riconosciuto che<br />

Gesù era il messia promesso, quanto, piuttosto, di dimostrare loro come la<br />

ritualistica da essi osservata fosse assurda e, in ultima analisi, empia. Ciò è già<br />

chiaramente enunciato nella cennata Premessa agli Ebrei, ove si legge che « il fine<br />

poi principalissimo di questa fatica è stato di scoprire in essa le superstitioni<br />

Talmudiche, dalle quali si è grandemente contaminata la legge che voi professate<br />

e di spianar tutte le difficoltà, e specialmente le maggiori, che vi trattengono, a<br />

passare dalle tenebre <strong>del</strong>le Sinagoghe cosÌ. deformate .ai lumi sempre inestinguibili<br />

<strong>del</strong>la Chiesa di Cristo, e tutto con ragioni cauate o dalla Sacra Scrittura o<br />

dall'interpretazione de' uostri antichi Rabbini che furono (così deue credersi, per<br />

l'ammirabil concordia, che vi è in loro) diuinamente illuminati per rendere affatto<br />

inescusabile la contumacia de' Successori » 165 •<br />

La tematica tradizionale non viene quindi <strong>del</strong> tutto meno, ma di ciò non è<br />

certo difficile dare una ragionevole spiegazione: mentre la Bibliotheca Magna<br />

Rabbinica è un'opera di pura erudizione, la Via <strong>del</strong>la Fede è un libro pensato e<br />

scritto in vista <strong>del</strong>l'opera di persuasione svolta nei confronti degli Ebrei; proba­<br />

bilmente, anzi, l'opera deve essere stata pensata sia per la propaganda tra gli<br />

Ebrei, sia per l'istruzione dei catecumeni. Di conseguenza, un tipo di argomenta­<br />

zione come quello che mostrava agli Ebrei le verità <strong>del</strong>la fede cristiana evidenti<br />

nei loro stessi scritti, non poteva essere abbandonato tanto facilmente. Esso<br />

doveva, in effetti, trovare anche lUna certa qual rispondenza pres'so coloro cui era<br />

diretto, tanto è vero che l'unica risposta polemica ebraica alla Via <strong>del</strong>la Fede,<br />

di cui si abbia notizia è rivolta proprio contro le argomentazioni sulla<br />

Trinità: si tvatta <strong>del</strong> cap. VII <strong>del</strong>lo scritto di Yehosua Segre 'asàm talùy,<br />

« L'offerta sacrificale per espiare la colpa <strong>del</strong>l'appeso al crocifisso », contenuto nel<br />

ms. derossiano 1271 1 66• Nel libro, le argomentazioni sulla Trinità non sono che la<br />

stanca ripetizione di affermazioni ormai <strong>del</strong> tutto scontate {ripetizione per tre<br />

volte <strong>del</strong> nome di Dio; apparizione dei tre uomini ad Abramo etc.) con<br />

esclusione, però, di qualsiasi ricorso ad argomenti tratti dalle speculazioni cabba­<br />

listiche.<br />

L'interesse <strong>del</strong> libro è, infatti, come ho detto, altrove. Leggendolo non può<br />

certo sfuggire un certo parallelismo tra la Via <strong>del</strong>la Fede e la Synagoga Judaica di<br />

Johannes Buxtorf padre 167 : l'uno e l'altro sono, infatti, una descrizione priva di<br />

qualsiasi simpatia <strong>del</strong>le leggi rituali che regolano la vita degli ebrei sefarditi e<br />

italiani nel caso <strong>del</strong> Morosini, di quelli askenaziti, nel caso <strong>del</strong> Buxtorf e, poiché<br />

l'autore ha una conoscenza veramente capillare <strong>del</strong> rituale, il libro rappresenta,<br />

165 G. MORO SINI, Via <strong>del</strong>la fede, pp. 20 non num.<br />

166 G.B. DE ROSSI, Bibliotheca, cit., pp. 106-107.<br />

167 IOI-:IONNIS BUXTORFI PATRIS, Synagoga fudaica. De Judaeorum Fide, Ritibus Cerimoniis<br />

... quinta hac Editione autem revisa ... a JOH. ]ACOBO BUXTORFIO ... Basileae., Anno<br />

M DCC XII, (1" ed. tedesca, Base! 1603).<br />

355<br />

, i

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!