31.05.2013 Views

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

getico universale con l'aggettivo di caprario (in greco cdnoÀoç). Con un'etimologia<br />

fantastica, esi spiegano tale parola come «o &:€!. noÀ&v, cioè colui<br />

che girando fa girare e spinge attorno il cosmo intero. IIoÀe:'iv significa muovere<br />

e far girare le cose: perciò, dicono, tutti chiamano poli i due centri<br />

<strong>del</strong> cielo » (Phiiosoph., V, 8).<br />

Questo principio, sempre secondo i Perati 13, è da identificarsi col Ser­<br />

pente astrale dal quale dipendono la notte, la luna, le messi, la generazione,<br />

le ricchezze, il moto e tutto quanto esiste. « Il -miracolo consiste nel fatto che<br />

può essere visto nel cielo solo da coloro che possono V'edere e, ciò che è in­<br />

credibile per gli ignoranti, alla sommità <strong>del</strong>la sua testa si mescolano volta a<br />

volta l'occidente e l'oriente ». Quest'ultima precisazione, che è ripresa da<br />

Arato l' e che sembra in parte riferirsi alla costellazione <strong>del</strong> Drago, ciò che<br />

<strong>del</strong> resto provano una serie di dati successivi, ci conferma che, nella dottrina<br />

dei Perati, abbiamo, come in Donnola, la compresenza di elementi contraddit­<br />

tOrl, quali l'identificazione <strong>del</strong> Drago con l'asse celeste e coi poli, ma anche<br />

con la costellazione omonima e con la linea dei nodi, come sembrano accen­<br />

nare, nell'ultimo passo citato, il riferimento specifico al moto <strong>del</strong>la luna e<br />

la connessione con l'occidente e l'oriente puntua:lmente riscontrabile in Don­<br />

nolo. Cbe cosa dobbiamo concludere? Che Dannalo abbia ricevuto diretta­<br />

mente influenze dalla letteratura gnostica? Questo non può essere provato e<br />

<strong>del</strong> resto non è molto importante provarIo; ma è difficile negare un rapporto<br />

almeno mediato tra il nostro autore e le teorie di ambienti gnostici tanto<br />

più che forse è possibile fare qualche supposizione anche sull'intermdiario.<br />

In uno splendido lavoro sull'interpretazione <strong>del</strong>lo Zodiaco <strong>del</strong> Mitreo <strong>del</strong>­<br />

l'isola di Ponza, R. Beck 15 segnala l'esistenz.a di una Cosmogonia caldaica in<br />

cui appaiono fuse in modo abbastanza armonico le diverse funzioni <strong>del</strong> Drago<br />

astrale. Il Beck pensa che i dati di questa cosmogonia siano in relazione col<br />

BundahiJn e, poiché la redazione finale di questa enciclopedia <strong>del</strong> medioevo<br />

p . ersiano è da por . si nel sec. VIII, sembra chiaro che l'opera in questione non<br />

sIa stata cronologIcamente troppo lontana dalla Baraytii de-Semii' ei. L'accenno<br />

di Dannalo ai Caldei, e fotse anche quello al nome <strong>del</strong> suo maestro, non ren­<br />

dono <strong>del</strong> tutto impossibile una mediazione <strong>del</strong> genere. Quanto al rapporto di<br />

Dannalo con lo gnosticismo, non vedo, da parte mia, alcuna difficoltà neffi­<br />

m . eno sul piao ottrinale. È vero che, come afferma Sermoneta, il pensiero<br />

di Donnolo e ngorosamente monÌstico e antidualistico, ma tale era, nella<br />

sostanza, anche il pensiero giudaico-gnostico. Secondo quanto sÌ va mettendo<br />

in luce ormai da alcuni anni, tale pensiero ha, quale elemento caratterizzante,<br />

una conoscenza esoterica a carattere salvifico (Scholem) che si manifesta seffi-<br />

13 Philosoph., V, 16.<br />

1 Cfr. MIGNE, Patralagia Graeca) XVI, col. 3175, n. 27.<br />

J;, R. BECK, Interpreting the Ponza Zodiac, in Journal 01 Mithraic Studies, I (1976),<br />

pp. 1-19; II (1978), pp. 87-147.<br />

290<br />

pre in forma di vlS10ne diretta di immagini celesti, in cui l'esperienza stessa<br />

<strong>del</strong> mistero è spesso descritta come una Himmelsreise. In questa letteratura<br />

il dualismo è presente in forma perfettamente accettabile ed ortodossa, non<br />

ess'endo, quando compare, nulla più di un'ovvia contrapposizione tra bene e<br />

male, tra yeer ha-tov e yeer ha-r;[- e, anche nei casi in cui a questo conflitto<br />

viene data più importanza, a somiglianza di quanto avviene p. es. nella let­<br />

teratura di Qumran, non si parla mai di due principi coeterm e di pari di­<br />

gnità, essendo questa e nessun' altra l'unica condizione che permette di parlare<br />

di dualismo con qualche fondatezza. Mi rendo conto naturalmente che sto<br />

toccando un argomento controverso e che studiosi · autorevoli hanno addirit­<br />

tura negato la possibilità che esista uno gnosticismo giudaico 16, ma in anni<br />

recenti è ben visibile una certa tendenza ad allinearsi sulle posizioni di Scho­<br />

lem 17 e di G. Quispel <strong>18</strong> su questo importante argomento. Nulla di contraddit­<br />

torio, dunque, nell'ammettere che, almeno per quanto riguarda . la teoria <strong>del</strong><br />

Drago, elementi gnostici possano aver influito su Dannalo dlretamente ?<br />

indirettamente, senza per questo turbare la coerenza <strong>del</strong> suo penSiero mon : ­<br />

stico. Ciò che comunque merita maggiore attenzione è che con Donnolo f.l­<br />

nisce, proprio in Italia, una tradizione astrologica ebraica che a eva a .;r ut <br />

nell' astrologia caldaica e bizantina il suo punto di forza e nella Baray/a de-S . e­<br />

mi/ ei la sua maggiore sintesi. Quando due secoli dopo, nel 1247, proprIo !il<br />

Italia, Yehiidiih b. 8elomoh Kohen da Toledo compone in arabo e poi traduce<br />

in ebraico l'enciclopedia MidriiJ ha-Hokmah 19, ci accorgiamo che la terminolo­<br />

gia tecnica araba è conservata tale e quale anche nella traduzione ebraica. Del<br />

resto in Spagna era avvenuto qualcosa di analogo un secolo prima, e più auto­<br />

revolmente, con un' enciclopedia matematica di Abrahiim bar .f,Iiyyah 20, che<br />

è la prima opera con cui la scienz·a araba viene a diffondersi in occidente, e<br />

ancor più accadrà con le opere astrologiche di Abriihiim ibn . 'Ezrii' compo te in<br />

Francia dopo la sua partenza dall'Italia, nel 1147, più tardI tradotte e dlffu ':, e<br />

anche in Italia da Pietro d'Abano e commentate nel '400 da Yehiidiih b. Ye­<br />

hi'el Messer Leon 21. Più significativo ancora, sempre in questa direzione, e<br />

;empre in Italia, il fatto che anche Moseh ibn Tibbon, traducendo dall'ara­<br />

bo nel 1246 a ,Napoli la EtcrO::y(j)y dç -rà ({Jltvo!-Le:vo:: di Gemino, cioè un trat­<br />

tato di astrologia greca <strong>22</strong>, rende i termini tecnici in un arabo storpiato e mischiato<br />

1 6 D. FLUSSER, Scholem's Recent Book on Merkabah Literature, in Tbe Journal 01<br />

Jewish Studies, XI (1960), p. 65.<br />

. . .<br />

17 G.G. SCHOLEM, Jewish Gnosticism, Merkabab M)Jsticism, and Talmudic Tradtiton,<br />

New York 1960, pp. 1-2.<br />

<strong>18</strong> G. QUISPEL, Gnosticism and the New Testament, in J. PR. HYATT, (ed.), The Bible<br />

in Modern Scholarship, New York 1965.<br />

19 M. STEINSCHNEIDER, Vie hebrdischen Obersetzungen des Mittelalters, Berlin <strong>18</strong>93,<br />

p. 1-4.<br />

20 Ibid., p. 502.<br />

21 ID.,<br />

<strong>22</strong> ID.,<br />

Gesammelte Schriften, I, Berlin 1925, pp. 495 ss.<br />

Die hebr. Ùbersetzungen, cit., p. 539.<br />

291

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!