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ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

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antiebraica, fosse venuto meno il ricorso sia alle speculazioni cabbalistiche, sia alle<br />

favole più ingenue e grossolane. Sotto questo profilo vanno presi in considerazione<br />

due autori che, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta,<br />

caratterizzano bene l'una e l'altra tendenza e ne segnano in certo modo la<br />

conclusione: Giuseppe Ciantes e Francesco Carboni.<br />

Giuseppe Maria Ciantes nacque a Roma da nobile famiglia d'origine spagnola<br />

nel 1602. Entrato nell'Ordine domenicano, si dette allo studio <strong>del</strong>l'ebraico<br />

acquistando una notevole perizia tanto che, nel 1657, pubblicò a Roma la<br />

traduzione ebraica dei primi tre libri <strong>del</strong>la Summa contra Gentiles di Tommaso<br />

d'Aquino. Nel 1626, Urbano VIII lo aveva nominato predicatore degli Ebrei a<br />

Roma e, nel 1640, vescovo <strong>del</strong>la Marsica. Nel 1656, il Ciantes rinunciò però al<br />

vescovado e si ritirò nel Convento di Santa Maria Sopra Minerva ove morì nel<br />

1670 138<br />

Tra il 1667 e il 1668, egli pubblicò due brevi trattati, o, meglio, due<br />

discorsi, prima in latino, poi in italiano, sulla Trinità e l'incarnazione: De<br />

Sactissima Trinitate ex antiquorum Hebraeorum evidenter comprobata (Romae<br />

1667); Della Santissima Trinità, evidentemente provata da i Testimonii de gli<br />

Antichi Ebrei (Roma 1668); De Sanctissima Christi incarnatione, contra Judaeos<br />

(Romae 1668); Della incarnatione <strong>del</strong> Verbo Divino (Roma 1668) 13 9. Circostanza<br />

1 38 Sul Ciantes: Sacrum Theatrum Dominicanorum. Concinnatum a P. Mag. F. VrNcEN­<br />

TIO MARIA FONTANA ... Romae M. DC. LXVI, p. <strong>22</strong>7a-<strong>22</strong>7b; Il Giornale de Letterati D. [i]<br />

F.[RANCESCO] N.[AZARIO], in Roma, per Nicolò Angelo Tinassi M. DC. LXVIII, pp. 6-7 (Trinità)<br />

e pp. 101-102 (Incarnazione: «Con queste intelligenze, le quali chiamano Sefira dicono,<br />

Iddio congiungersi strettamente: dal che appare, non essere appresso di loro impossibile,<br />

l'unirsi l'infinito al finito, e l'immutabile à una natura, che soggiace alle mutazioni »); p. 171<br />

(traduzione francese); G. BARToLOccr, cito II, p. 860; Bibliotheca Romana seu romanorum<br />

scriptorum centuriae aucthore PROSPERO MANDOSI nobili tomano ... , Romae M. DC.<br />

LXXXII, centuria III, n-o. 86, pp. 196-198 (con l'epitaffio <strong>del</strong>la tomba nella chiesa di Santa<br />

Sabina); Italia Sacra sive de episcopis Italiae .... auctore FERD. UGHELLIO ... VII, editio secun·<br />

da aucta et emendata ... Venetiis .MDCCXXI, pp. 521-5<strong>22</strong>, n·o• 55 (con indicazione di inediti);<br />

QUETIF-ECHARD, cit., II, pp. 634-635; FABRICIUS, cito pp. 602·603; H. VOGELSTEIN-P. RrE­<br />

GER, Geschichte, cito II, p. 287; M.H. LAURENT in Dict. d'Rist. et Géogr. Ecc!. XII (1953)<br />

p. 820; A. ZUCCHI, Roma domenicana, I, Firenze 1938, p. 119. Manca nel Diz. Biogr. Ita! '<br />

139 De Sanctissima Trinitate. Ex antiquorum Hebraeorum testimonijs euidenter comprobata.<br />

Discursus IosEPHI CIANTES ROMANI Episcopi Marsicensis. Dicatus Reverendissimo<br />

Patri Ryacintho Libello Sacri Apostolici Palati; Magistro [fregio]. Romae, Typis<br />

Varesij. MDCLXVII. Superiorum Permissu (di pp. 10 + 46; imprimatur senza data; Authoritates,<br />

pp. 69-75, con un carmen hebraicum di G.B. Jona); De Sanctissima incarnatione.<br />

Clarissimis Hebraeorum Doctrinis ab eorumdem argumentorum oppositionibus euidenter<br />

defensa. Discursus IOSEPHI CIANTES episcopi Marsicensis dicatus Reverendiss.mo Patri, ac<br />

Domino Hyacinto Libello Sacri Apostolici Palati; Magistro [fregio]. Romae, MDCLXVIII.<br />

Ex Typographia Nicolai Angeli Tinassij. Superiorum Permissu (di pp. 12 + 140 + 2; imprimatur<br />

senza data); Della Santissima Trinità euidentemente prouata da i Testimoni; de<br />

gli Antichi Ebrei. Discorso di Monsignor GIOSEFFO CIANTES Vescovo di Marsico dedicato<br />

al Reverendissimo Padre Il Padre Giacinto Libelli Maestro <strong>del</strong> Sacro Palazzo Apostolico<br />

[fregio]. In Roma, per il Varese. MDCLXVIII. Con licenza de' Superiori (di pp. 10 +<br />

64; imprimatur senza data; Autorità, 57·64); Della incarnazione <strong>del</strong> verbo divino euiden-<br />

346<br />

abbastanza sìngolare, nel 1668, venne stampata, sempre a Roma, una traduzione<br />

francese di ambedue le opere 140.<br />

Il Ciantes è evidentemente un entusiasta <strong>del</strong>le speculazioni cabbalistiche<br />

nelle quali trova l'esatto corrispondente <strong>del</strong>le speculazioni teologiche cristiane<br />

sulla Trinità e l'incarnazione. Abbastanza singolarmente, alla sua traduzione<br />

ebraica <strong>del</strong>la Summa contra Gentiles (pubblicata, come si è detto, nel 1657) 141 era<br />

premesso un Iudicium di Giovanni Caramuel Lobkowitz (1606-1682) 1 42 che (in<br />

area cattolica, s'intende) è uno dei più duri e sistematici attacchi alle speculazioni<br />

cabbalistiche proprio nella formulazione che (come vedremo) il Ciantes ha presente<br />

nelle sue due opere. Il Caramuel (che ha di mira soprattutto la dottrina<br />

deIrinconosdbilità di Dio) condanna tali speculazioni non soltanto come empie,<br />

ma anche e soprattutto come assurde. « Ergo videant Rabbini, si veritatem amant,<br />

ad quem magnas, et manifestas impietates, & absurditates eos haec iiV, Cabala,<br />

seu Theologia Sublimis, & Secreta reducat. Qui enim aut absurdius aut<br />

indignius homine rationali, quam asserere Deum non esse Deum, & tamen hoc ex<br />

Rabbinorum male pexis sententijs euidenter dedudtur » 143.<br />

Nei due discorsi <strong>del</strong> Ciantes, la polemica non è evidentemente assente, ma<br />

essa è decisamente respinta in secondo piano coma appare già dai titoli dei<br />

quattro capitoli di cui si compone il primo di essi: Come gli antichi Rabini Ebrei<br />

abbiano creduto Tre cose in Dio; Nel quale si dichiara, che secondo la sentenza<br />

degli Ebrei, fra queste Tre Luci vi è processione e che vna procede dall'altra)· Che<br />

la distinzione che hanno fra loro le Tre Luci Eccelse, sia reale; Che le Tre Luci<br />

siano una cosa stessa) con tEssenda divina. La sua conclusione (diametralmente<br />

opposta a quella di Caramuel) è che " questa Dottrina Rabinica [la dottrina <strong>del</strong>le<br />

sefiro! e <strong>del</strong>l' 'en safl mirabilmente setue per confermare la verità <strong>del</strong>la Santissi-<br />

temente difesa dalle opposizioni degli Ebrei colle dattrine Medesime de loro maggiori Teologi.<br />

Discorso di GIOSEFFO CIANTES, vescovo di Marsico. Dedicato al Reverendissimo Padre<br />

Il P. Giacinto Libelli, Maestro <strong>del</strong> Sagra Palazzo [fregio]. In Roma, per Nicol'AngeIo Tinassi,<br />

1668. Con licenza de Superiori (di pp 8 + 1<strong>18</strong> + 12; imprimatur senza data).<br />

140 Les deux mistàes de la Trinité et de l'incarnatiol1 Euidemmenf prouuès contre les<br />

Hebreux, par la Doctrine mesme de leurs plus grands Theologiens. Traduit de l'Italien de<br />

Messire IOSEPH DE CrAl\'TES. EUésque de Marsique. Par MONSIEUR DU MOTHIER. Et dediè<br />

au tres Reuerend Pere Hyacinthe Libelli, maistre du sacré palais apost. [fregio]. A Rome,<br />

chez Philippe Maria Mancini 1668. Auec permission des Superieurs (di pagg. 160; ùnprimatur<br />

senza data).<br />

1 4 1 Summa Divi THOMAE aqvinatis ordinis praedicatorum contra gentiles, quam hebraice<br />

eloquitur IOSEPHUS CIANTES ROMANUS Episcopus Marsicensis ex eodem Ordine adsumptus ...<br />

(ebraico che si omette) .. Sanctissimo Domino Nostro Alexandro Septimo. Pont. Max. Dicata<br />

... (ebraico che si omette) ... Anno l\.1DCLVIL Romae. Ex Typographia Iacobi Phaei Andreae<br />

FiHi. Superiorum Permissu.<br />

142 Sul CararnueI: D. PASTINE, ]. Caramuel: probabilismo ed enciclopedia, Firenze<br />

1975; Wl. OECHSLIN in Diz. Biogr. Ital., XIX (1976), pp. 621·626 con altra bibliogr.<br />

143 Reuerendissimi Domini IOANNIS CARAMUEL .. Iudicium in Summa Divi Thomae, pp.<br />

1-44, per la cit., p. 25 ab. Vedi: FABRICIUS, cito p. 599 e P. VULLlAUD, La Kabbale ]uive.<br />

Histoire et Doctrine, I, Paris 1923, pp. 479-486.<br />

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