31.05.2013 Views

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1737 già citata; Milano 1738; Venezia 1740; 1742; 1746; 1757; 1764; 1776 e<br />

1788 (quindi, tra il 1740 e il 1788 vi sono state non tre, ma ben dieci edizioni o<br />

ristampe veneziane); Madrid (?) 1787 e tre edizioni nel XIX sec.: Venezia <strong>18</strong>01;<br />

Firenze <strong>18</strong>47; Torino <strong>18</strong>74. Dai cataloghi <strong>del</strong> British Museum risulta che, di<br />

quest'opera esiste una traduzione greca <strong>del</strong> 1780; una tlladuzione latina pubcata<br />

dai Gesuiti a Trnava (presso Bratislava) nel 1758 ed una ungherese addirIttura<br />

<strong>del</strong> <strong>18</strong>89. Dal catalogo <strong>del</strong>la Biblioteca Nazionale di Madrid risulta una traduzione<br />

spagnola stampata a Madrid nel <strong>18</strong>00.<br />

Nella Premessa al lettare cristiano, l'autore dice che il libro apporterà al let­<br />

tare « utilitade » e « gran diletto >:> perché vi sono ral presentati « con ogni fe<strong>del</strong>tà<br />

gH strani Riti che pratica al presente la misera sin goga »<strong>22</strong>1, Dato il gran n ­<br />

mero di edizioni, è evidente che il libro è stato effett1vamente letto con « gran di­<br />

letto ». Come impianto di fondo, esso è una confutazione <strong>del</strong>la Historia de gli Riti<br />

hebraici (Parigi 1637) di Leon da Modena, libro che un uomo come Richard Simon<br />

apprezzava a: punto da farne una traduzione francese <strong>22</strong>2, Secondo il Medici, però,<br />

il famoso rabbino veneziano «tace maliziosamente buona parte <strong>del</strong>le cerimonie<br />

che pratica l'Ebraismo per sfuggire allo scorno »<strong>22</strong>3. Il libro meriterebbe di essere<br />

esaminato a fondo; qui mi limiterò a citare, la mo' d'esempio, la caratterizzazione<br />

<strong>del</strong> Talmùd, di per sé molto significativa: «Le bestemmie, eresie, faIsità e<br />

sciocchezze che si trovano nél Talmud non si possono cosÌ facilmente rappresenta<br />

re senza farne un tomo voluminoso. Se il Cristiano Lettore soddisfar 'si volesse,<br />

legga la Biblioteca di Sisto Senese, ovvero Girolamo da Santa Fede, il quale<br />

raccolse buona parte di detti errori, e sono registrati nella Bibliotheca Patrum,<br />

tomo quattordicesimo. Troverà il lettore cose così orrende e bestemmie esecrande<br />

contro Dio, contro gli Angeli e contro la Divina Scrittura, e facilmente potrà<br />

conoscere, che quella infelice Nazione è da Dio abbandonata » <strong>22</strong>4. Nonostante tale<br />

impostazione scopertamente polemica, il libro diventò una sorta di manuale e,<br />

tanto per fare un solo esempio, il Moroni lo cita spessissimo nel suo Dizionario<br />

Ecclesiastico. Tutto ciò mostra molto bene come, tra XVIII e XIX sec., l'attenzione<br />

<strong>del</strong> mondo cristiano si fosse sostJanzialmente spostata sulla ritualistica mentre i<br />

temi che avevano formato il nodo <strong>del</strong>la polemica antiebraica nei due secoli<br />

precedenti erano ormai respinti in secondo piano.<br />

17. Purtuttavia, ancora una volta, ciò non significa che la tematioa 0, piuttosto,<br />

l'impostazione tradizionale fosse stata abbandonata. AI contrario, essa venne<br />

riproposta in pieno nell'opem che Sabbatai Nachamù, Francesco Maria Ferretti,<br />

<strong>22</strong>1 Riti e costumi, cit., p. 1-2 (<strong>del</strong>l'ed. di Firenze <strong>18</strong>47).<br />

.<strong>22</strong>2 Leone da Modena, Historia de gli Riti hebraici, dove si ha breve e total reIatione di<br />

tutta la vita, costumi, riti, et osservanze de gli hebrei di questi tempi . . . , Parigi 1637; Céré­<br />

monies et coutumes qui s'observent aujourd'huy parm'y les fuifs, traduit de l'italien de<br />

LÉON DE MODÈNE par le SIEUR DE SIMONVILLE, Paris 168!.<br />

370<br />

<strong>22</strong>3 Riti e costumi, cit., p. 2 (<strong>del</strong>l'ed. di Firenze <strong>18</strong>47).<br />

<strong>22</strong>4 Riti e costumi, cit., p. 27 (<strong>del</strong>l'ed. di Firenze <strong>18</strong>47).<br />

conve:<br />

bbli<br />

ttosi .' co e abbiamo<br />

visto, neI 1735 per opera proprio di Paolo Medici,<br />

pu Co se1 anru dopo<br />

la<br />

sua conversione: La verità <strong>del</strong>la fede crzstiana svelat a<br />

alia sinagoga (Venezia 1741)<strong>22</strong>5. Come è sottolineato nella Premessa al lett<br />

Ebreo, i due ten<br />

-:<br />

i <strong>del</strong>l<br />

<br />

polemic<br />

teologica e antiritualistica sono fUgualme::<br />

presenti<br />

.<br />

e le trad1ZlOnali<br />

.<br />

affermazlOni che gli antichi rabbini aveV1ano conosci t<br />

le verità <strong>del</strong>la fede cristiana trovano, in questo libro, l'ultima e stanca illustrao<br />

ne. « Intendo bensÌ farvi vedere apertamente, in questi miei Fogli, come ne' stessi<br />

vostri Libri, benché fallaci, contraddicenti, e ripieni di errori e da' vostri stessi<br />

Rabbni, tuttoché<br />

<br />

IIa nostra Santa Fede contrarj, nemici, e persecutori, pure in<br />

q<br />

<br />

e<br />

<br />

tl, e da questi (certamente non volendo, e "loro malgrado, ma bensì per<br />

DlVl110 volere) abbondantemente si confessano le Veritadi di nostra SanDa Fede e<br />

elI<br />

<br />

nostra Divina Legge di Luce, di Grazia, di Fede, di Speranza, di Carità, che<br />

il gia promesso, te venuto Messia promolgar dovea in Sionne, e in Gerusalemme<br />

per tutte le Genti ». Ma, quand'anche i lettori non fossero rimasti convinti dalle<br />

argomentaioni teologiche, l'autore è sicuro di raggiungere il suo scopo smascherando,<br />

agh occhi degli Ebrei, le superstizioni di cui i loro usi rituali S0110<br />

)espressione: «Ma quand"anche non mi riesca di convincervi a causa di questa<br />

mnata vost!1a perfidia, ed ostinazione, come per tale vi riconosce la Santa Chiesa<br />

in arare e: voi, sono sicuro che in leggendo voi le scioccaggini, le superstizioni, e<br />

le brutahta <strong>del</strong>la vostra Fede, e <strong>del</strong>la vostra morale contrapposta a' Precetti<br />

Santissimi <strong>del</strong>la Divina Legge di Mosè, e all'Amoroso Nostro Redentore Gesù<br />

Cristo, non sarete cosÌ facili a bestemmiare la Sagra di Lui Divina Persona anzi<br />

l'Au<br />

<br />

stissima Triade; che solamente per questo puro fine, e non per aI:ro, si<br />

trasctl'<br />

:<br />

eranno neII'ultimo trattato » . Quello dei rabbini è stato un vero e proprio<br />

caso dI profeZ1a<br />

.<br />

« senZa lo spirito »; essi hanno, infatti, confessato il Cristo <strong>del</strong><br />

tutto loro malgmdo: « Lasciate, Fratelli miei, che io vi comunichi un riflesso, che<br />

nel leggere i vostri Rabbini mi si è destato nel pensiero, ed è: Ch'gli è un tratto<br />

ben prodlglOso <strong>del</strong>la Provvidenza Divina che abbiano scritto così bene de' nostri<br />

Divini Misterj i Rabbini, e che gli abbiano così sinceramente confessati loro mal<br />

grado, . quando per impulso di loro infe<strong>del</strong>tà, e perfidia, erano nell'impegno più<br />

forte d! oscurarli, di calunniarli, e di vilipenderli. Forza ella è veramente di quella<br />

Cel . este . Vert che volle essere confessata dalla bocca de' suoi medesimi più<br />

ostlnati nemICI, e confessata nel tempo stesso che ogni loro sforzo ponevano per<br />

occultarla » <strong>22</strong>6.<br />

Si tratta, però, di una tematica ormai chiaramente inattuale, di cui nessuno<br />

sapeva o voleva registrare il totale e inappellabile fallimento. Per far ciò<br />

• <strong>22</strong>5 L e. erità <strong>del</strong>la fede cristiana Svelate alla Sinagoga con le Autorità de' più accreditatt<br />

Rabbznt, e confermate co' testi <strong>del</strong>la Sagra Scrittura, opera polemt'co-dogmatz'ca dedicata<br />

alla Regina de' Cieli Maria Santissima, data in luce, l'anno secondo <strong>del</strong> pontificat di N.S .<br />

Benedet:o XIV; felicemente . regnante da FRANCESCO MARIA FERRETTI D'ANCONA, già Sabbato<br />

N,accamu Rabbzno Converttto alla Santa Fede [fregio]. In Venezia, MDCCXLI. Appresso<br />

arlo Pe . cor . Con licenza de' Superiori, e Privilegio (di pagg. 20 + 434 + 16; Approva­<br />

ZIOne <strong>del</strong> Riformatori <strong>del</strong>lo Studio di Padova <strong>del</strong> 21 luglio 1741).<br />

<strong>22</strong>6 Le verità <strong>del</strong>la fede, cit., pp. 15-16 non num.<br />

371

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!