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ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...

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debito, il qual ci era contrario, et egli lo leuo di mezzo con! ficcandolo nella croce,<br />

e dispogliando i principati e potesta, trasportai confidentemente e pubblicamente<br />

trionphando di quegli in se medesimo, nlun'! Adu r: qs ui giudici nel ci . bo, . o ne<br />

bere, o ver in parte <strong>del</strong> giorno <strong>del</strong>la! [festa o neOffile o vero de 1 sabbati gli qualI<br />

furono] ombra! <strong>del</strong>le cose auuenire.<br />

Vat. Neoliti 37:<br />

fgl. 2 (17) ... et come l'halillo esposto li uostri Rabbini; ne finalmente! con le<br />

autorità de' nostri dottori, ne con le loro tradi-! tioni, et glose; acciò che cessi trà<br />

noi ogni superflua! contentione, et perdita di tempo, ne meno uengo à uoi adi<br />

animo concitato, et con parole inguriose, come farsi han-l no fatto alcuni (benche<br />

con gran zelo <strong>del</strong>la uostra! salute) imprudentemente [cancellato ], ma con animo<br />

demisso! et supplicheuole pregandoui che uoi anchora! con animo parimente sereno<br />

non appassiona-I to, ne oscurato dall'odio, che hauete à sentire Cbsta uerità!!<br />

fgl. 3 (<strong>18</strong>) Adessò adunque breuemente prima le ragio-! ni, et le autorità de<br />

uostri, come hò detto, le quali! demostrano il Messia esser uenuto. Dapoi resi ponderò<br />

apertamente alle raggioni, et autori-! tà, che ui moueno à credere il contrario.<br />

All'! ultimo aspetterò, che uoi stessi date la sen-I tentia di questa controuersia, che<br />

è tra! uoi, et noi, tenendo per certo, che se non! uorrete <strong>del</strong> tuttol I<br />

fgl. 4 (19) negar' li profeti, le sacre lettere, la uostra legge, e le uosttel traditioni,<br />

et glose, conoscerete la uerità.! Et prima <strong>del</strong> Messia uostro quando hauesse à<br />

uenir',! ascoltate il uastro [cancellato] padre Jacob, che ui parla et! ascoltate li<br />

uostri Rabbini come espongano le sue! parole. Non si leuerà cetra da [aggiunta per<br />

correzione] Juda, et il dottore dalli (Gene' 49 [in margine])! suoi discendenti infino<br />

che uerrà Scilo al quale! si congregheranno li populi. Et prima che Scilo! significasse<br />

il Messia, et che questa profetia sia! <strong>del</strong> Messia, e no' de Nabucdonosor il quale<br />

per li peccati! de uostri maggioril!<br />

fgl. 5 (20) fu poi mandato da Dio à punirE, è destrutta Je-I rusalem a condurli<br />

inpriggione in Babel, si dichiara inl Brescit Rabba, il quale dice in questo luogo,<br />

Sello è iI! Messia. Al quale se congregherano i populi perche giu-! dicherà tutto il<br />

Mondo, allogando, che dicano et giudicara (Michea et Esaia 2 [in margine])! con<br />

giustitia i poueri, è nella traditione [tradutione: corr.] Caldea dita-! ta autorità<br />

appresso di uoi, che niuno la contradice, lal quale ha tradotto quella parola Scilo<br />

esser' detta per ili Messia ...<br />

Vat. lat. 6792, I, fggl. 85 r-v (già pubblicato dal Dejab, Documents, pp. 87-88 in traduzione<br />

francese).<br />

Mag.co ms Andrea sempre honorando.<br />

La presente -sarà solamente per auuiso di quello che li Giudei alli! quali uoi<br />

predicate la uerità, contra di uoi dicono. Con effetto riso-! lutamente dicono che no<br />

vogliono uenire alla usa predica, et chel poco si curano <strong>del</strong>li mali officij che uoi fate<br />

contra di loro perchl si come loro affermano, et si gloriano d'esser popolo eletto da<br />

Dio'; semenza di Abrahamo, et figlioli di Giacob, così à bon' hora la! mattina di<br />

notte predicano nella sinagoga, che questol Regno <strong>del</strong> PP è un regno temporale come<br />

quello dei! Caldei, di Faraone, deili persi, d'Assueto, et <strong>del</strong>li Romanil antichi, et che<br />

378<br />

si come Dio ebbe buona cura, et gouerno <strong>del</strong>li! Padri loro, tra quelli Regni, così<br />

ancora ha buona cura di loro! in questo Regno <strong>del</strong> Papa, mantenendoli sani, liberi,<br />

ricchil et honorati, et molto rispettati dalli principi christiani, li! quali trattano bene<br />

li Giudei, fauorendo a' quelli a' luogo e tempi,/ opportuni, parte per ispiratione et<br />

uolunta di Dio, cb comanda! a tutti li Principi et Regi <strong>del</strong> mondo, parte ancora<br />

perch! tutti li Regi e Principi hanno paura di trattar male il popolo! diletto di<br />

Dio, accioch no auuenghi a' loro, come auuenne alli! Caldei, alli Egittij, Faraone,<br />

et a' gl'altri gentili, che hannol uoluto trattar male il popolo di Dio, et che loro<br />

sperano in Dio! di ueder in uoi che perseguitate loro a' questo tempo! I 85 vi! quel<br />

che li Padri loro uiddero in Aman che perseguitaua Mardocheo,/ et il popolo santo<br />

di Dio, perche Dio loro senza altro Messia!-ha -mille modi d'aiutar loro et liberarli da<br />

qual' si uoglia! pericolo, et molestia, et di castigare li persecutori et oppressori <strong>del</strong><br />

popolo di Dio. Il tutto sia per auuiso, accioch in ogni! cosa ui gouerniate con giuditio<br />

et prudenza perche li Giudei/ ni hanno mallis.o. animo addosso, et quantunche<br />

dicano che noil siate loro seruo a' predicarli et insegnare la legge -santa di! Dio<br />

senza salario alcuno da loro, pur il uso magisteriol non gli è grato et uogliono più<br />

presto odire gli discorsi! et dottrina di qual si uoglia altro christiano, che da uoil<br />

Moro da fessa. Non altro';<br />

N.P. amoreuole et afretionato di uoi! come frallo Car.mo "nel S.e.<br />

APPENDICE II<br />

Nell'impossibilità di affrontare il problema <strong>del</strong>le polemiche suscitate dalla pubblicazione<br />

<strong>del</strong>la traduzione ebraica <strong>del</strong> catechismo bellarminiano da parte di Giovan<br />

Battista Jona, pubblico qui la premessa al lettore <strong>del</strong>lo scritto che Giulio Bartolocci,<br />

secondo revisore <strong>del</strong>l'opera (dopo il Ciantes), redasse in difesa <strong>del</strong> suo maestro e<br />

dalla quale risulta abbastanza chiaramente il carattere <strong>del</strong>la polemica. Non posso dire<br />

con sicurezza se la Nota d'alcuni errori sia stata stampata o divulgata manoscritta<br />

come farebbe pensare la frase <strong>del</strong> Bartolocci nel passo che segue.<br />

Vat. lat. 7150, fggl. 1-45 (già pronto per la stampa con l'indice dei nomi debitamente<br />

compilato; manca, però, ogni traccia di approvazione ecclesiastica). Collazionato<br />

con l'autografo <strong>del</strong> Bartolocci (Vat. Lat. 10897, fggl. 12 r-160 r).<br />

Christiano et Pio Lectori.<br />

D. Iulius Bartoloccius Monachus Congregationis S. Bernardi.<br />

Ordinis Cisterciens. Salutem.<br />

Anno Diii 1658, iussu superiorum uidi, perlegi, laudaui, et approbaui libellli!<br />

inscriptum, Dottrina Christiana, ex italico in Hebraicum idioma transIatli ab eximio<br />

uiro lingu sanctç peritissimo Jo: Baptista Jona Galilaeo! qui subinde typis S. Cong.nis<br />

de propaganda Fide Romae prodiit. Anno! uero 1661. quaedam diuulgata sunt scripta,<br />

guae sine nomine aucto-! ris ad me peruenerunt; sub nomine tamen et inscriptione<br />

Italica.1 Nota d'alcuni errori <strong>del</strong>la traduttione Hebraica nel testo <strong>del</strong>la Dottrinal<br />

Christiana, e nelle annotatìoni agionte dall'autore di quella'! Verum cum ab ipso<br />

anonymo censore multa notentur, et assignentur pro! erroribus, quç nec umbram<br />

quidern in se contineant erroris. Opere pr! tium me facturum duxi, si inscitiam huius<br />

censoris patefaciam mani-! festis rationibus, fundatis in regulis grammaticalibus<br />

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