ITALIA JUDAICA. Atti del I Convegno internazionale. Bari 18-22 ...
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quindi, Dio stesso) avevano insegnato ad Israele. Per comprendere l'ulteriore<br />
fase ddla polemica .cristiana, ciò va tenuto ben presente poiché è alla luce di<br />
quanto si è ora accennato che può comprendersi lappieno la polemica contro la<br />
ritualistica ebraica di cui parleremo più innanzi.<br />
Il lvIessia venuto <strong>del</strong> teatino veneziano Giovanni Maria Vincenti (t 12<br />
febbraio 1665), fu pubblicato a Venezia nel 1659 con, in appendice (72 pagg. con<br />
numerazione autonoma), un Trattato intorno alla famosa questione se meglio sia<br />
che i Principi cristiani permettano ne' loro stati gli Hebrei o li discaccino 121<br />
consta di cento discorsi nei quali tutta la tematica tradizionale viene passata in<br />
rassegna con totale ed ,assoluta acrisia. Ad illustrare tale mancanza di ogni più<br />
elementare disceJ:lnimento valga questa difesa d'ufficio <strong>del</strong>l'autorità <strong>del</strong> famoso<br />
« Rabbino Haccados » (avremo presto occasione di tornare su questa questione)<br />
pronunzia,ta contro gli .Ebrei, ma anche contro quei cristiani che si erano<br />
preoccupati di metterlo in guardia per la sua eccessiva fiducia in questa autorità.<br />
« ... un de' vostri Rabbini, che pare vn gran teologo nostro. In che stima grande è<br />
presso di voi il Rabbino Haccados ... Qui è necessario fermarmi, con parentese<br />
importante deII'auttorità di quest'huomo grande più volte douendomi seruire.<br />
Perché da alcuni poco periti hebrei opposto mi fù, che io predessi errore, come<br />
preso fu da altri cristiani scrittori, equiuocando nella persona di Haccados: il<br />
quale dicono gli hebrei, essere stato dopo la venuta di Cristo, non 'auati, come<br />
affermiamo noi, e perciò malamente ci vagliamo de' suoi detti come di future<br />
predittioni <strong>del</strong> Messia. L'equiuoco, e l'errore, vi rispondo, non è nostro, ma<br />
vostro : perche due diciamo essere stati i Rabbini Haccados, l'vno auanti Cri<br />
sto, e l'altro dopo. Come le Croniche tutte attestano de' historici scrittori. Che 'l<br />
primo Haccados fiorì 100. anni auanti Cristo dotato di spirito di Profetia, che<br />
sorisse il libro Galerazda, che alcuno de' vostri temevario ardisce di negare, ancor<br />
che da nostri con propri occhi veduto. Nel qual libro Riuelatore detto de' secreti<br />
spiega Haccados le cose più oscure di Daniello, & altri luoghi <strong>del</strong>la diuina<br />
Scrittura; pienamente trattando <strong>del</strong>la Natiuità, Vita, Passione, e Risurrettione <strong>del</strong><br />
Messia, come se presente hauesse H tutto co' propri occhi. Haccados poi altro<br />
Rabbino vi fù poch'anni dopo il Cristo, che altri scriuono Haccadosc, che scrisse<br />
121 Il Messia Venuto, Historia, spiegata, e provata dal P.D. GIO. MARIA VINCENTI VENE<br />
TIANO, teologo de' Chierici Regolari Teatini, missionario già <strong>del</strong>l ' Apostolica Sede. Opera, non<br />
solamente necessaria a gli Hebrei, ma molto utile a' Christiani, e massime a' Predicatori.<br />
Confermandosi in essa con eruditione sacra profana, e Traditione hebrea, la verità de' misteri<br />
tutti <strong>del</strong>la Christiana Fede. Dedicata alla Santità di Nostro Signore. Papa Alessandro VII.<br />
Con l'aggiunta di un trattato <strong>del</strong>l'Autore intorno alla famosa questione. Se meglio sia, che<br />
i Principi cristiani permettano ne' loro stati, gli Hebrei, ò li discaccino. Parte prima [vignetta].<br />
In Venetia, M. DC. LIX, con licenza de' Superiori, e privilegio. Nella stamperia<br />
<strong>del</strong>l'Illustriss. sig. Girolamo Bragadin. Appresso Lorenzo Prodotto (di pagg. 70 + 474 + 72<br />
con numerazione autonoma <strong>del</strong> Trattato intorno alla questione etc.). Sul Vincenti: G. BAR<br />
TOLOCCI, cito III, pp. 745-747; IMBONATI, cito pp. 112-119; WOLF, cito II, p. 1045; FABRI<br />
CIUS, cit. p. 600; M. STEINSCHNEIDER, Letteratura, cito 30 (<strong>18</strong>82) p. 246; H. HURTER, cito<br />
IV, 2, 19103, pp. 116-117; F. SECRET, Zòhar, cit., p. 27.<br />
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Higgeret AssadotJ cioè la lettera de' misteri, che primo cominciò ad epilogare il<br />
Babilonico Talmud, o dottrinale: ouero Misna. Bora gli Hebrei moderni in<br />
gannati dalla somiglianza <strong>del</strong> nome pensano, che 'l primo Haccados sia questo<br />
secondo: donde nasce, che seruendosi essi di questa astutia, negano quanto il<br />
primo profetizzò <strong>del</strong> Cristo » 1<strong>22</strong> .<br />
La credulità <strong>del</strong> teatino veneziano non arretrava davanti a nulla, neppure<br />
davanti alla «impostura » (l'espressione è <strong>del</strong> Bartolocci) secondo la quale la<br />
verginità di Maria dopo il parto sarebbe stata attestata ufficialmente in un<br />
documento ebraico. Bartolocci, che Hlustra ampiamente questa leggenda elencan<br />
do tutte le fonti, cita espressamente il--Vincenti 'tra coloro che le hanno dato<br />
credito: «Id prolixius videre est apud citatos Auctores, & apud Suidam in<br />
historia verbo I esus Cbristus, qui primus omnium hanc imposturam literis<br />
consignauit, & simplicibus credendam suo nimis incauto exemplo reliquit, quam<br />
temporibus nostris Ioannes Maria Vincenti in suo libro italice edito, cui titulus<br />
est: Il Messia venuto, Discorso <strong>22</strong>. num. 14 nimis temere & incaute commen<br />
dauit » m Il <strong>18</strong> giugno 1680, il libro fu comunque posto ' all'indice.<br />
Un momento di attenzione merita anche H Trattato intorno alla famosa<br />
questione, un libello antisemita di inaudita violenza -che spicca in una letteratura<br />
in cui ancora la polemica contro il giudaismo viene sempre condottta in vista <strong>del</strong><br />
fine <strong>del</strong>la conversione e nella quale il momento teologico è pur sempre quello<br />
prevalente. Anche questo affiorare di una antisemitismo volgare va tenuto<br />
presente per quanto diremo più avanti. Intanto, questi due esempi possono<br />
iUustrare il tono <strong>del</strong> Trattato, la cui idee maitresse è che, essendo gli Ebrei tanto<br />
perfidi, ingannevoli 'e criminali, essi non possono non rendersi responsabili di<br />
ogni sorta di nefandezze per cui il principe mostrerà la propria clemenza<br />
allontanandoli dal suo ,stato per non essere poi costretto ad adottare nei loro<br />
riguardi le pene più severe. « Pazzo al sicuro sarebbe, chi volesse tenersi in Casa<br />
manifesti ladroni, e distruttori di Case. Hor che questa natione, sia tutta<br />
applicata all'vsure e alle rapine, basterebbe quanto ne disse Alfonso Re d'Arago<br />
na, che Arpie <strong>del</strong>la Repubblica, e appunto pubblici ladri, e <strong>del</strong>le case distruttori<br />
diceva essere gli hebrei ... ». « Non istabiliscono forse le leggi, gli vltimi supplici<br />
a gli hebrei, che carnalmente conoscono le donne Cristiane? Ma se per de<br />
litto sì enorme, la carità Cristiana non vuoI cacciargli dal Mondo, levando<br />
loro h vita, non sarà forse somma pietà mitigar il rigore coU'almeno cacciargli da<br />
nostre terre? Bene starebbe loro al ,sicuro, 'se puniti fossero con quel -castigo alla<br />
loro colpa proportionato, con cui vno di loro una volta castigato fu, che per<br />
es,sere il fatto singolare, come tralasciare non si può, così ne qui si può ripetere,<br />
che nella medesima lingua, con cui è descritto per modestia maggiore. Anno<br />
Cbristi 1530. Iudaeus Pragae in Boemia, quod cum Cbristiana rem babuisset,<br />
dolio picato per faramen virile pudendum insidere iussus, serrato & obtuso) cultro<br />
1<strong>22</strong> G.M. VINCENTI, Il messia venuto, cit., p. 89 ab.<br />
123 G. BARTOLOCCI, cito III, p. 706.<br />
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