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Laboratorio di Fisica - Sei

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Parte I: l’elettrocalamita<br />

Sfruttiamo le caratteristiche del campo magnetico del solenoide e delle<br />

sostanze ferromagnetiche per sperimentarne una semplice applicazione.<br />

a) Pren<strong>di</strong> un bullone abbastanza lungo e verifica che non sia magnetizzato<br />

avvicinandolo a degli oggetti metallici, come per esempio dei fermagli:<br />

questi ultimi non vengono attirati.<br />

b) Sul bullone avvolgi un filo <strong>di</strong> rame ricoperto con materiale isolante e<br />

fissalo in prossimità sia della punta sia della testa con del nastro isolante<br />

(fig. 2).<br />

c) Collega le due estremità del filo elettrico al polo positivo e a quello<br />

negativo <strong>di</strong> una pila da 9 volt.<br />

d) Avvicina adesso il bullone, tenendolo per l’avvolgimento isolato, ai fermagli<br />

e sollevali.<br />

e) Mentre i fermagli sono attaccati al bullone, stacca il filo da uno qualunque<br />

dei due poli. Che cosa accade?<br />

f ) Disponi il bullone, con il filo non collegato alla pila, su un piano orizzontale<br />

vicino a una piccola bussola, possibilmente in modo tale che<br />

l’ago magnetico della bussola e il bullone siano all’incirca perpen<strong>di</strong>colari<br />

(fig. 3).<br />

g) Collega il filo alla pila. Che cosa fa l’ago?<br />

h) Dopo aver staccato il collegamento dalla pila, estrai il bullone dall’avvolgimento<br />

fatto con il filo conduttore, facendo sì che quest’ultimo mantenga<br />

la sua forma elicoidale (solenoide).<br />

i) Ripeti l’azione precedente con la bussola, mettendo il solenoide perpen<strong>di</strong>colare<br />

all’ago magnetico e collegando nuovamente il filo alla pila.<br />

Succede qualcosa? Che cosa cambia rispetto a prima?<br />

Completa le frasi<br />

• Quando nel filo che avvolge il bullone passa la corrente elettrica, il bullone<br />

(attira/non attira/respinge) ......................................................... i fermagli<br />

metallici a causa del ......................................................................................................................<br />

• Quando non passa corrente elettrica, il bullone non è più ...................................<br />

..................................................................................................................................................................<br />

• Il fatto che il bullone si comporti come un ................................................................<br />

è <strong>di</strong>mostrato dal fatto che l’ago della bussola ..........................................................<br />

• Il bullone è quin<strong>di</strong> classificabile come materiale (ferromagnetico/para-<br />

magnetico/<strong>di</strong>amagnetico) ......................................................................................................<br />

• Se all’interno del solenoide non c’è la parte metallica del bullone, l’ago<br />

della bussola (si muove/non si muove) ........................................., da cui si deduce<br />

che (c’è/non c’è) ................................... un ..........................................................................…<br />

Parte II: il motore elettrico<br />

UNITÀ 25 • L’elettrocalamita e il motore elettrico 137<br />

Figura 2<br />

Figura 3<br />

Per questa esperienza devi <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un’apparecchiatura, <strong>di</strong> non complessa realizzazione, analoga a<br />

quella riportata nella figura 4.<br />

a) Collega i morsetti posti sulla base del <strong>di</strong>spositivo a un generatore tramite due cavetti, accertandoti<br />

prima che quest’ultimo sia spento.<br />

b) Accen<strong>di</strong> il generatore e ruota in senso orario la manopola, in modo tale da aumentare gradualmente<br />

la tensione messa a <strong>di</strong>sposizione e, quin<strong>di</strong>, la corrente che circola nelle spire del rotore.<br />

c) Non appena il rotore e la ruota a esso accoppiata si mettono a girare, non aumentare più la tensione<br />

e osserva per qualche secondo ciò che accade.<br />

S. Fabbri, M. Masini – Phoenomena, <strong>Laboratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> – © 2011, SEI Società E<strong>di</strong>trice Internazionale, Torino

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