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Laboratorio di Fisica - Sei

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5 Descrizione della prova<br />

UNITÀ 28 • Le lenti convergenti 151<br />

Dopo aver <strong>di</strong>sposto il materiale secondo le in<strong>di</strong>cazioni della figura 1, una volta scelta rispetto alla lente<br />

la posizione dell’oggetto, che nel nostro caso è determinata dal <strong>di</strong>aframma riprodotto nel <strong>di</strong>segno (la<br />

freccia), spostiamo lo schermo avanti e in<strong>di</strong>etro fino a quando in<strong>di</strong>viduiamo una posizione in cui<br />

l’immagine dell’oggetto che si forma su <strong>di</strong> esso risulta nitida o, come si <strong>di</strong>ce normalmente, a fuoco.<br />

A quel punto, ricorriamo alla nota formula delle lenti sottili:<br />

1 1 1<br />

+ =<br />

p q f<br />

al fine <strong>di</strong> determinare la <strong>di</strong>stanza focale f a partire dalla misurazione della <strong>di</strong>stanza p dell’oggetto (freccia)<br />

e della <strong>di</strong>stanza q dell’immagine (schermo) dalla lente.<br />

Ve<strong>di</strong>amo che cosa è necessario fare.<br />

a) Disponi su uno stesso asse con l’aiuto del banco ottico la sorgente <strong>di</strong> luce, il <strong>di</strong>aframma, la lente e,<br />

infine, lo schermo (fig. 1).<br />

b) Misura tramite l’asta millimetrata collocata sulla guida (o con il ricorso a un’asta millimetrata esterna)<br />

la posizione, della lente (xL), che rimarrà presumibilmente fissa durante l’esperimento:<br />

x L = (… ± …) cm<br />

c) Leggi la posizione del <strong>di</strong>aframma (x p), riportando il suo valore nella colonna 1 della tabella 1:<br />

x p = (… ± …) cm<br />

d) Accen<strong>di</strong> il proiettore.<br />

e) Sposta lo schermo lungo la guida fino a quando su <strong>di</strong> esso non ve<strong>di</strong> formarsi l’immagine nitida, a<br />

fuoco, dell’oggetto riprodotto nel <strong>di</strong>aframma.<br />

f ) Rileva la posizione dello schermo (xq) per mezzo dell’asta millimetrata, trascrivendone il valore nella<br />

colonna 4 della tabella:<br />

x q = (… ± …) cm<br />

g) Mo<strong>di</strong>fica la posizione del <strong>di</strong>aframma e trascrivi il nuovo valore (xp), inserendolo nella colonna 1.<br />

h) Esegui nuovamente le istruzioni e) ed f).<br />

i) Ripeti le misurazioni il numero <strong>di</strong> volte necessario.<br />

L’esecuzione pratica della prova è terminata.<br />

6 Raccolta dei dati<br />

In tabella non abbiamo messo la posizione della lente (in quanto probabilmente non cambia), che per<br />

esempio potrebbe essere:<br />

x L = (65,0 ± 0,1) cm<br />

e nemmeno le incertezze Δx(x p) e Δx(x q), pari comunque all’errore <strong>di</strong> sensibilità dell’asta millimetrata<br />

(0,1 cm).<br />

Tabella 1<br />

1 2 3 4 5 6 7 8<br />

x p p = x L - x P Dx(p) x q q = x q - x L Dx(q) f Dx(f )<br />

(cm) (cm) (cm) (cm) (cm) (cm) (cm) (cm)<br />

15,0 50,0 0,2 97,8 32,8 0,2 19,8 0,3<br />

... ... ... ... ... ... ... ...<br />

... ... ... ... ... ... ... ...<br />

... ... ... ... ... ... ... ...<br />

S. Fabbri, M. Masini – Phoenomena, <strong>Laboratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> – © 2011, SEI Società E<strong>di</strong>trice Internazionale, Torino

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