Laboratorio di Fisica - Sei
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UNITÀ 14 • La <strong>di</strong>latazione termica lineare 89<br />
g) Metti l’in<strong>di</strong>ce nella posizione iniziale della scala graduata, accertandoti che la sua punta non strisci su<br />
<strong>di</strong> essa (sarebbe il caso che il movimento dell’in<strong>di</strong>ce, per le approssimazioni che dobbiamo introdurre,<br />
durante l’escursione termica avesse un movimento complessivo simmetrico rispetto alla verticale)<br />
e rileva la seguente misura:<br />
• posizione iniziale dell’in<strong>di</strong>ce (se <strong>di</strong>verso da zero):<br />
d 0 = (... ± ...) ...<br />
h) Accen<strong>di</strong> il fornello e aspetta che l’acqua vada in ebollizione. Quando il vapore inizia a passare dentro<br />
il tubo metallico, questo si riscalda e si <strong>di</strong>lata, come puoi constatare dal movimento dell’in<strong>di</strong>ce. Ipotizzando<br />
che il vapore fluisca senza condensarsi dentro il tubo metallico, potremmo pensare che<br />
all’equilibrio quest’ultimo avrà la stessa temperatura del vapore d’acqua:<br />
• temperatura finale del tubo <strong>di</strong> rame:<br />
t 1 = (... ± ...) ...<br />
Come errore <strong>di</strong> sensibilità, non trattandosi <strong>di</strong> una misura realmente effettuata, puoi prendere quello<br />
del termometro adoperato per la misurazione della temperatura ambiente.<br />
i) Quando l’in<strong>di</strong>ce si ferma, rileva la sua posizione sulla scala graduata:<br />
• posizione finale dell’in<strong>di</strong>ce:<br />
d 1 = (... ± ...) ...<br />
l) Spento il fornello e cambiato il tubo metallico con le necessarie cautele, ripeti il proce<strong>di</strong>mento per<br />
ognuno dei tubi restanti a <strong>di</strong>sposizione.<br />
(Se non cambi in<strong>di</strong>ce, la misurazione <strong>di</strong> i ed s non devi ripeterla, mentre è il caso <strong>di</strong> verificare nuovamente<br />
il valore della temperatura ambiente.)<br />
In questo modo la fase propriamente sperimentale è conclusa e puoi passare all’elaborazione <strong>di</strong> quanto<br />
hai raccolto, organizzando i dati secondo la tabella che trovi al punto successivo.<br />
6 Raccolta dei dati<br />
Nella tabella, per non renderla troppo complessa, mettiamo solo le misure <strong>di</strong> quelle grandezze che cambiano<br />
al cambiare del materiale.<br />
I valori plausibilmente costanti possono essere riportati in buon or<strong>di</strong>ne prima della tabella. Riferendoci<br />
a dati puramente <strong>di</strong>mostrativi (che tu non devi utilizzare), relativi all’esperienza con il primo materiale,<br />
scriverai qualcosa <strong>di</strong> analogo a questo:<br />
• per il calcolo <strong>di</strong> ΔL:<br />
i = (210 ± 1) mm s = (4,50 ± 0,05) mm d 0 = (10,0 ± 0,5) mm<br />
• per il calcolo <strong>di</strong> λ:<br />
L 0 = (500 ± 1) mm<br />
t 0 = (18 ± 1) °C t = (100 ± 1) °C Δt = (82 ± 2) °C<br />
La tabella vera e propria sarà come quella seguente:<br />
Tabella 1<br />
materiale<br />
1 2 3 4 5 6 7 8<br />
d 1 Dx(d 1) d = d 1 - d 0 Dx(d) DL Dx(DL) l Dx(l)<br />
(mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (mm) (°C -1 ) (°C -1 )<br />
rame 42,0 0,5 32 1 0,69 0,04 17 ⋅ 10 -6<br />
ferro ... ... ... ... ... ... ... ...<br />
vetro ... ... ... ... ... ... ... ...<br />
2 ⋅ 10 -6<br />
S. Fabbri, M. Masini – Phoenomena, <strong>Laboratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> – © 2011, SEI Società E<strong>di</strong>trice Internazionale, Torino