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Laboratorio di Fisica - Sei

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90<br />

SCHEDA 20 • <strong>Laboratorio</strong><br />

7 Elaborazione<br />

Una volta raccolti i dati, la parte relativa alla loro elaborazione non è complessa. Nella colonna 3 riporta<br />

il risultato <strong>di</strong> d = d 1 − d 0 = 32 mm.<br />

(Se devi calcolare gli errori <strong>di</strong> propagazione relativi a d della colonna 4, ve<strong>di</strong> l’help 1.)<br />

Nella colonna 5 scrivi il valore dell’allungamento causato dalla <strong>di</strong>latazione. La figura 3, che schematizza<br />

la rotazione dell’in<strong>di</strong>ce, illustra la similitu<strong>di</strong>ne a cui facciamo ricorso per trovare ΔL e che approssima<br />

bene la situazione reale per angoli piccoli, essendo in tal caso lecito confondere l’arco <strong>di</strong> circonferenza<br />

con il tratto <strong>di</strong> segmento tangente:<br />

ΔL : d = s : i ⇒<br />

s ⋅ d<br />

ΔL =<br />

i<br />

⇒<br />

4, 50 ⋅ 32<br />

ΔL = =0,68571 ≅ 0,69 mm<br />

210<br />

(Se devi trovare gli errori <strong>di</strong> propagazione per ΔL della colonna 6, ve<strong>di</strong> l’help 2.)<br />

Figura 3<br />

Fatto questo, puoi passare a determinare il coefficiente <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione termica lineare, da mettere nella<br />

colonna 7, con la nota formula:<br />

λ =<br />

ΔL<br />

L Δt<br />

0 ⋅<br />

⇒<br />

Δt (riportato prima della tabella) lo trovi come <strong>di</strong>fferenza fra t e t 0, che sono noti. (Per la sua incertezza,<br />

il proce<strong>di</strong>mento è identico a quello usato per d e mostrato nell’help 1.)<br />

Nella riga della tabella relativa al rame, trovi i risultati ottenuti con i valori da noi introdotti a titolo<br />

esemplificativo. L’unico dettaglio a cui devi prestare attenzione nell’effettuare i calcoli <strong>di</strong> λ è che, pur<br />

non essendo necessario che le varie lunghezze siano espresse in metri, tuttavia devono essere fra loro<br />

omogenee: nel nostro caso, per como<strong>di</strong>tà abbiamo adoperato i millimetri.<br />

(Se ti viene richiesto <strong>di</strong> determinare l’incertezza <strong>di</strong> λ, da <strong>di</strong>sporre in colonna 8, puoi fare riferimento<br />

all’help 2, essendo i passaggi da svolgere del tutto analoghi a quelli per ΔL.)<br />

8 Analisi dei risultati e conclusioni<br />

Dirai che la prova ha avuto un riscontro positivo, se i valori che hai trovato dei vari λ si avvicinano a quelli<br />

che puoi rilevare nelle tabelle. Per il rame un risultato simile a quello ottenuto qui, cioè 17 ⋅ 10 −6 °C −1 ,<br />

sarebbe più che sod<strong>di</strong>sfacente, tenuto conto che il valore riportato nelle tabelle dei coefficienti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione<br />

lineare è 16,66 ⋅ 10 −6 °C −1 , il quale spesso viene arrotondato proprio a 17 ⋅ 10 −6 °C −1 !<br />

Nell’eventualità che, invece, abbia fatto ricorso anche alla propagazione degli errori, allora dovrai vedere<br />

se il valore tabulato (16,66 ⋅ 10 −6 °C) rientra nell’intervallo <strong>di</strong> indeterminazione da te trovato (fig. 4).<br />

Figura 4<br />

λ tabella<br />

λ sperim.<br />

λ = = 0, 69<br />

– 6 −6 −<br />

16, 82927⋅10 ≅17⋅ 10 °C<br />

500 ⋅82<br />

1<br />

s<br />

i<br />

ΔL<br />

15 16 16,66 17 18 19<br />

15 16 17 18<br />

d<br />

19<br />

·10 −6 °C −1<br />

·10 −6 °C −1<br />

S. Fabbri, M. Masini – Phoenomena, <strong>Laboratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> – © 2011, SEI Società E<strong>di</strong>trice Internazionale, Torino

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