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Laboratorio di Fisica - Sei

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d) Ripeti le operazioni del punto precedente, misurando stavolta l’intervallo <strong>di</strong> tempo <strong>di</strong> 10 oscillazioni<br />

complete.<br />

e) Alla fine avrai le due misure:<br />

t 1 = (.......... ± ..........) .......... t 2 = (.......... ± ..........) ..........<br />

La parte operativa della prova è in tal modo conclusa.<br />

6 Raccolta dei dati<br />

UNITÀ 1 • Le misure <strong>di</strong>rette 23<br />

Si tratta <strong>di</strong> trascrivere i dati raccolti, cosa che in realtà hai già fatto. Tuttavia, quando è possibile si preferisce<br />

or<strong>di</strong>narli in una tabella. In questo caso ti suggeriamo <strong>di</strong> organizzare la seguente tabella, nella<br />

quale per ora puoi compilare solo le colonne 2 e 3.<br />

Tabella 1<br />

1 2 3 4<br />

grandezza<br />

xM (valore misurato)<br />

Dx<br />

(incertezza)<br />

er (errore relativo)<br />

α (°)<br />

β (°)<br />

b (cm)<br />

h (cm)<br />

t 1 (s)<br />

t 2 (s)<br />

7 Elaborazione<br />

Terminata la fase esecutiva, sulla base degli obiettivi fissati inizialmente, dobbiamo passare ai calcoli<br />

opportuni. In particolare si tratta <strong>di</strong> determinare gli errori relativi. I calcoli sono in realtà semplici, in<br />

quanto basterà <strong>di</strong>videre le incertezze (ovvero gli errori <strong>di</strong> sensibilità) per i corrispondenti valori delle<br />

misure. Ricordati che il pe<strong>di</strong>ce M sta per «misurato» ed è riferito al valore della grandezza:<br />

angolo α: εr(α) = Δx(α)/αM = ........<br />

angolo β: εr(β) = Δx(β)/βM = ........<br />

lunghezza b: εr(b) = Δx(b)/bM = ........<br />

Per ogni errore relativo, riportane in tabella il risultato con almeno tre cifre significative (ricorri alla<br />

quarta solo nel caso in cui i valori arrotondati apparissero uguali).<br />

8 Analisi dei risultati e conclusioni<br />

Alla fine, una volta elaborati i dati, bisogna trarre le conclusioni in relazione agli obiettivi prefissati.<br />

Nella nostra prova vogliamo determinare la misura più precisa. Quin<strong>di</strong>, una volta osservati i risultati e<br />

in<strong>di</strong>viduato il valore minore dell’errore relativo, che identifica la misura più precisa, scriverai, per esempio:<br />

«I valori trovati per gli errori relativi sono atten<strong>di</strong>bili, in quanto sono tutti più piccoli <strong>di</strong> 1, così come<br />

deve essere, trattandosi del rapporto tra l’incertezza e il valore della misura.<br />

La misura più precisa è la ..., cioè:<br />

.......... = (.......... ± ..........) ..........<br />

in quanto è quella che ha l’errore relativo minore».<br />

Così, la prova e la corrispondente relazione sono terminate!<br />

lunghezza h: εr(h) = Δx(h)/hM = ........<br />

tempo t1: εr(t1) = Δx(t1)/t1M = ........<br />

tempo t2: εr(t2) = Δx(t2)/t2M = ........<br />

S. Fabbri, M. Masini – Phoenomena, <strong>Laboratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> – © 2011, SEI Società E<strong>di</strong>trice Internazionale, Torino

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