Laboratorio di Fisica - Sei
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6 Raccolta dei dati<br />
UNITÀ 26 • Il trasformatore statico 141<br />
La tabella è <strong>di</strong> facile interpretazione. Le colonne in cui devi riportare i risultati dei tuoi calcoli sono la 3,<br />
dove c’è il rapporto <strong>di</strong> trasformazione N 1/N 2 che è fisso fintanto che le bobine restano le stesse, e la 8, con<br />
il rapporto tra le tensioni efficaci. Al solito, devi utilizzare la colonna 9 soltanto se ti viene richiesta<br />
l’applicazione delle leggi <strong>di</strong> propagazione degli errori.<br />
Tabella 1<br />
1 2 3 4 5 6 7 8 9<br />
N1 N2 N1/N2 DV1 (V)<br />
Dx(DV1) (V)<br />
DV2 (V)<br />
Dx(DV2) (V)<br />
DV1/DV2 D x(DV1/DV 2)<br />
1100 400 2,75 10,0 0,2 3,8 0,2 2,6 0,2<br />
1100 400 2,75 20,0 0,2 7,0 0,2 2,9 0,2<br />
... ... ... ... ... ... ... ... ...<br />
... ... ... ... ... ... ... ... ...<br />
7 Elaborazione<br />
N1<br />
1100<br />
Prima <strong>di</strong> tutto determina il rapporto <strong>di</strong> trasformazione: = = 2, 75.<br />
Dopo<strong>di</strong>ché passa al corri-<br />
N2<br />
400<br />
spondente rapporto tra le tensioni del primario e del secondario:<br />
ΔV1<br />
10, 0<br />
= = 2, 63158 ≅ 2,6<br />
ΔV<br />
38 ,<br />
2<br />
Nota che trattandosi <strong>di</strong> un rapporto tra grandezze omogenee, cioè dello stesso tipo, il risultato è a<strong>di</strong>mensionale,<br />
non ha in altre parole l’unità <strong>di</strong> misura.<br />
(Nell’help 1 riportiamo il calcolo dell’incertezza, nel caso dovesse servirti.)<br />
8 Analisi dei risultati e conclusioni<br />
La prova è riuscita se ΔV1/ΔV2 presenta valori molto vicini a N1/N2 oppure se gli intervalli <strong>di</strong> indeterminazione<br />
del rapporto ΔV1/ΔV2 verificano la compatibilità (presentano cioè una zona in comune) e contemporaneamente<br />
se il valore del rapporto <strong>di</strong> trasformazione N1/N2 cade all’interno della parte comune (fig. 4). Il fatto<br />
che il rapporto fra il numero delle spire <strong>di</strong> primario e secondario coincida nei limiti degli errori sperimentali<br />
con il rapporto tra le rispettive tensioni è legato all’ipotesi che nel trasformatore non ci siano <strong>di</strong>spersioni,<br />
per cui la potenza in ingresso è uguale a quella in uscita. Ma questa è esattamente una con<strong>di</strong>zione ideale...<br />
Risultati poco sod<strong>di</strong>sfacenti potrebbero<br />
essere dovuti a:<br />
2,75<br />
2,4 2,5 2,6 2,7 2,8 2,9 3,0 3,1 3,2<br />
• fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersioni energetiche<br />
ΔV1 nel trasformatore;<br />
ΔV2 • instabilità nell’alimentazione. Figura 4 2,4 2,5 2,6 2,7 2,8 2,9 3,0 3,1 3,2<br />
help 1<br />
L’incertezza è <strong>di</strong> semplice determinazione, trattandosi <strong>di</strong> un rapporto tra grandezze. Dunque, abbiamo:<br />
⎛ ΔV1<br />
⎞ ⎡ Δx ΔV1<br />
Δx<br />
ΔV2<br />
⎤<br />
Δx<br />
⎝<br />
⎜<br />
ΔV2<br />
⎠<br />
⎟<br />
⎣<br />
⎢ ΔV1<br />
ΔV2<br />
⎦<br />
⎥ ⋅<br />
( ) ( ) Δ V1<br />
⎡ 02 , 02 , ⎤<br />
= +<br />
= + 2, 63158 =<br />
ΔV2<br />
⎣<br />
⎢10,<br />
0 38 , ⎦<br />
⎥ ⋅<br />
= 0, 02 + 0, 05263 2, 63158 = 0, 07263 2, 63158 0<br />
⎡⎣ ⎤⎦ ⋅ ⋅ = , 19113 ≅ 0, 2<br />
Anche l’incertezza trovata non ha, così come ΔV 1/ΔV 2, unità <strong>di</strong> misura.<br />
Non calcoliamo l’incertezza <strong>di</strong> N 1/N 2 in quanto N 1 ed N 2 sono il frutto <strong>di</strong> un conteggio e non <strong>di</strong> una<br />
vera e propria misurazione, quin<strong>di</strong> li consideriamo senza errore.<br />
S. Fabbri, M. Masini – Phoenomena, <strong>Laboratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> – © 2011, SEI Società E<strong>di</strong>trice Internazionale, Torino