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Laboratorio di Fisica - Sei

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6 Raccolta dei dati<br />

UNITÀ 3 • La molla e la legge <strong>di</strong> Hooke 31<br />

Per non appesantire la tabella, all’esterno <strong>di</strong> essa riporta chiaramente l’errore <strong>di</strong> sensibilità dell’asta millimetrata,<br />

che costituisce l’incertezza <strong>di</strong> L 0, L 1, L 2 e così via:<br />

Tabella 1<br />

Δx(L) = 0,001 m<br />

1 2 3 4 5 6 7 8<br />

L0 L DL = L - L0 Dx(DL) (F ) Dx(F )<br />

F<br />

K =<br />

DL<br />

Dx(K)<br />

(m) (m) (m) (m) (N) (N) (N/m) (N/m)<br />

0,300 0,315 0,015 0,002 0,49 0,01 33 5<br />

0,300 ... ... 0,002 ... ... ... ...<br />

0,300 ... ... 0,002 ... ... ... ...<br />

0,300 ... ... 0,002 ... ... ... ...<br />

0,300 ... ... 0,002 ... ... ... ...<br />

0,300 ... ... 0,002 ... ... ... ...<br />

Nella tabella abbiamo introdotto degli ipotetici valori (che ovviamente non è detto che corrispondano ai<br />

tuoi), per poter illustrare i calcoli da eseguire.<br />

7 Elaborazione<br />

I calcoli<br />

Nella colonna 3 sono riportati gli allungamenti ΔL della molla:<br />

ΔL 1 = L 1 − L 0 = 0,315 − 0,300 = 0,015 m<br />

Presta attenzione a non confondere il simbolo Δ della variazione (in questo caso <strong>di</strong> lunghezza) con quello<br />

dell’incertezza.<br />

La colonna 7 contiene il valore calcolato della costante elastica ottenuta con i dati raccolti:<br />

Nelle righe successive vanno ripetute tali elaborazioni.<br />

(Nel caso l’insegnante richieda la determinazione delle incertezze della costante elastica K tramite le<br />

leggi <strong>di</strong> propagazione degli errori, per la qual cosa occorre completare le colonne 4 e 8, puoi riguardare<br />

i proce<strong>di</strong>menti necessari rispettivamente nelle rubriche help 2 ed help 3).<br />

Il grafico<br />

F 0, 49<br />

K = = = 32, 66667 ≅ 33 N/m<br />

ΔL<br />

0, 015<br />

Passiamo ora alle in<strong>di</strong>cazioni per tracciare il grafico. Sulla carta millimetrata riporta l’asse delle X per gli<br />

allungamenti (colonna 3 della tabella) e l’asse delle Y per le forze applicate (colonna 5), scegliendo le<br />

scale che ti consentono <strong>di</strong> occupare il più possibile il foglio a <strong>di</strong>sposizione. Dopo<strong>di</strong>ché, in<strong>di</strong>vidua il punto<br />

relativo a una determinata coppia <strong>di</strong> valori (per esempio: ΔL = 0,015 m ed F = 0,49 N). Fatto ciò, devi premurarti<br />

<strong>di</strong> riportare anche gli intervalli <strong>di</strong> indeterminazione dei due valori, uno lungo l’asse X e l’altro<br />

lungo l’asse Y (fig. 5).<br />

Riportati tutti gli intervalli <strong>di</strong> indeterminazione, la retta che dobbiamo tracciare <strong>di</strong>fficilmente passerà<br />

esattamente per i centri degli stessi intervalli. Ma non è necessario: il risultato della prova sarà buono se<br />

S. Fabbri, M. Masini – Phoenomena, <strong>Laboratorio</strong> <strong>di</strong> <strong>Fisica</strong> – © 2011, SEI Società E<strong>di</strong>trice Internazionale, Torino

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