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master universitario di primo livello in tecnologie per la gestione dei ...

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ispettivamente def<strong>in</strong>iti come ammendanti del suolo e substrati <strong>di</strong> coltivazione i materiali da aggiungere al suolo <strong>in</strong> situ<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>per</strong> conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche e che possono migliorarne le caratteristiche o le<br />

attività chimiche e/o biologiche ed i materiali <strong>di</strong>versi dai suoli <strong>in</strong> situ, dove vengono coltivati vegetali (articolo 1). Tale<br />

decisione <strong>in</strong><strong>di</strong>vidua, <strong>in</strong>oltre, all’allegato 1 i criteri a cui deve conformarsi un prodotto, ricadente nel gruppo <strong>di</strong> prodotti<br />

def<strong>in</strong>iti all’articolo 1, <strong>per</strong> ottenere il marchio <strong>di</strong> qualità ecologica.<br />

L’etichetta ecologica europea certifica che il prodotto a cui è applicata garantisce un ridotto impatto ambientale<br />

e consente al consumatore <strong>di</strong> verificare imme<strong>di</strong>atamente se il prodotto è conforme o meno ai requisiti prestabiliti. Va<br />

comunque riba<strong>di</strong>to che l’adesione al sistema Eco<strong>la</strong>bel è del tutto volontaria e che i prodotti privi <strong>di</strong> etichetta ecologica<br />

non sono soggetti ad alcuna penalizzazione nell’ambito del mercato comunitario.<br />

Il piano <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro re<strong>la</strong>tivo al marchio <strong>di</strong> qualità ecologica <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo compreso tra il 1° gennaio 2002 ed il 31<br />

<strong>di</strong>cembre 2004 è stato fissato dal<strong>la</strong> Commissione con <strong>la</strong> Decisione 2002/18/CE del 21 <strong>di</strong>cembre 2001 [3].<br />

Importanza riveste anche <strong>la</strong> Direttiva CE 26 aprile 1999 n. 31 re<strong>la</strong>tiva alle Discariche, che ha come scopo quello<br />

<strong>di</strong> prevedere, me<strong>di</strong>ante l’applicazione <strong>di</strong> rigi<strong>di</strong> requisiti tecnici ed o<strong>per</strong>ativi, procedure atte a prevenire o a ridurre il più<br />

possibile le ri<strong>per</strong>cussioni negative sull’ambiente, richiedendo ai <strong>di</strong>versi Paesi Europei <strong>di</strong> del<strong>in</strong>eare le strategie volte a<br />

conseguire i seguenti obiettivi:<br />

1. <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uire sostanzialmente il quantitativo totale <strong>di</strong> rifiuti biodegradabili da avviare a <strong>di</strong>scarica (<br />

riduzione al 75% del totale <strong>in</strong> peso, al 50%, al 35% su base nazionale entro 5, 8, 15 anni dal<strong>la</strong> entrata <strong>in</strong> vigore<br />

del<strong>la</strong> Direttiva); <strong>per</strong> rifiuti biodegradabili, <strong>la</strong> Direttiva <strong>in</strong>tende qualsiasi rifiuto soggetto a decomposizione<br />

aerobica o anaerobica, come alimenti, rifiuti <strong>dei</strong> giar<strong>di</strong>ni, carta e cartone;<br />

2. garantire che i rifiuti da collocare <strong>in</strong> <strong>di</strong>scarica siano comunque adeguatamente pretrattati allo scopo <strong>di</strong><br />

ridurre l’attitu<strong>di</strong>ne a fermentare e produrre anidride carbonica, biogas e <strong>per</strong>co<strong>la</strong>ti [14].<br />

Attualmente, all’esame degli Organi competenti <strong>in</strong> materia, c’è una bozza <strong>di</strong> Direttiva europea<br />

(Work<strong>in</strong>g Pa<strong>per</strong> del<strong>la</strong> Commissione Europea) sul compostaggio ed il trattamento meccanicobiologico,<br />

<strong>la</strong> quale contiene le seguenti idee guida:<br />

1. promuovere il trattamento biologico <strong>dei</strong> rifiuti organici biodegradabili derivanti dal<br />

sistema delle raccolte <strong>di</strong>fferenziate al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> elim<strong>in</strong>arne o ridurne gli effetti negativi<br />

sull’ambiente, garantendo elevati livelli <strong>di</strong> protezione del suolo e delle acque sotterranee, e<br />

riducendo le emissioni <strong>di</strong> gas serra;<br />

2. migliorare <strong>la</strong> qualità <strong>dei</strong> suoli attraverso l’apporto <strong>di</strong> sostanza organica, garantendo<br />

l’<strong>in</strong>cremento del<strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> acqua ed un maggiore utilizzo <strong>dei</strong> nutrienti;<br />

3. trattamento meccanico/biologico del rifiuto residuo allo scopo <strong>di</strong> abbattere <strong>la</strong><br />

fermentescibilità delle componenti organiche ancora presenti.<br />

Il trattamento e l’utilizzo <strong>dei</strong> rifiuti organici biodegradabili deve essere <strong>in</strong> <strong>primo</strong> luogo<br />

f<strong>in</strong>alizzato al recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> materia ed energia, e solo <strong>in</strong> subor<strong>di</strong>ne costituire una via <strong>di</strong> smaltimento <strong>dei</strong><br />

rifiuti.

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