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master universitario di primo livello in tecnologie per la gestione dei ...

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L’umi<strong>di</strong>tà è necessaria aff<strong>in</strong>ché i processi metabolici microbici possano attuarsi. La fase acquosa è il mezzo nel<br />

quale avvengono le reazioni chimiche, <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione ed il trasporto <strong>dei</strong> nutrienti, i movimenti e <strong>la</strong> migrazione <strong>dei</strong><br />

microrganismi. In teoria, l’attività biologica trova le con<strong>di</strong>zioni ottimali <strong>in</strong> un ambiente saturo. Di contro, essa cessa<br />

completamente al <strong>di</strong> sotto del 15% <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà. In pratica, tuttavia, i materiali avviati al compostaggio dovrebbero avere<br />

un contenuto <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà compreso <strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervallo tra il 55% ed il 65%. Numerose es<strong>per</strong>ienze hanno <strong>di</strong>mostrato che,<br />

approssimandosi l’umi<strong>di</strong>tà del<strong>la</strong> matrice organica al 40%, il processo <strong>di</strong> compostaggio com<strong>in</strong>cia ad essere <strong>in</strong>ibito. Al <strong>di</strong><br />

sotto del 30-35%, l’attività microbica procede a stento ovvero molto lentamente. In con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà > 65%,<br />

<strong>in</strong>vece, l’acqua espelle l’aria dal<strong>la</strong> maggior parte degli spazi <strong>in</strong>terstiziali tra le particelle del<strong>la</strong> matrice organica. Ciò<br />

ostaco<strong>la</strong> <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione dell’ossigeno e può favorire l’<strong>in</strong>sorgenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni microaerofile o, ad<strong>di</strong>rittura, anossiche.<br />

Poiché l’umi<strong>di</strong>tà del substrato <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uisce col procedere del compostaggio, il contenuto <strong>in</strong> acqua del materiale <strong>di</strong><br />

partenza dovrebbe essere ben più alto del 55%. Matrici organiche troppo secche <strong>per</strong> essere avviate <strong>di</strong>rettamente al<br />

compostaggio dovranno essere bagnate con acqua o potranno essere mesco<strong>la</strong>te con substrati più umi<strong>di</strong>, <strong>in</strong> modo da<br />

raggiungere, nelle miscele <strong>di</strong> partenza, contenuti <strong>di</strong> acqua compresi tra il 60 ed il 63%. Materiali molto porosi possono<br />

essere avviati al compostaggio anche <strong>in</strong> eccesso <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, contrariamente ai substrati con struttura compatta e<br />

particelle <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni.<br />

Per tutto il corso del compostaggio, compresa <strong>la</strong> fase <strong>di</strong> f<strong>in</strong>issaggio, l’umi<strong>di</strong>tà deve mantenersi al <strong>di</strong> sopra <strong>dei</strong><br />

limiti compatibili con l’evoluzione delle reazioni biologiche. L’eccessiva <strong>di</strong>sidratazione del substrato nel corso del<br />

processo può portare, erroneamente, ad <strong>in</strong>terpretare il decl<strong>in</strong>o dell’attività microbica come segno <strong>di</strong> avvenuta<br />

stabilizzazione. Il materiale così ottenuto sarà <strong>in</strong>vece stabilizzato solo dal punto <strong>di</strong> vista fisico (<strong>di</strong>sidratato). Se<br />

nuovamente umi<strong>di</strong>ficato, questo, <strong>in</strong> realtà, riprenderà ad evolversi biologicamente, con grave danno <strong>per</strong> le colture cui,<br />

eventualmente, sia stato somm<strong>in</strong>istrato.<br />

3.2.6.4 – La concentrazione ed il rapporto <strong>dei</strong> nutrienti<br />

Carbonio (C), azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) sono gli elementi nutritivi pr<strong>in</strong>cipali richiesti dai<br />

microrganismi co<strong>in</strong>volti nel processo <strong>di</strong> compostaggio. Azoto, fosforo e potassio sono <strong>in</strong>oltre i pr<strong>in</strong>cipali nutrienti delle<br />

piante e, <strong>per</strong> questo, <strong>la</strong> loro concentrazione f<strong>in</strong>isce <strong>per</strong> <strong>in</strong>fluenzare anche il valore agronomico del compost. La maggior<br />

parte delle matrici organiche dest<strong>in</strong>abili al compostaggio, <strong>in</strong>clusi i residui delle colture e gli scarti ver<strong>di</strong> <strong>dei</strong> mercati orto-<br />

frutticoli, contiene ampiamente i pr<strong>in</strong>cipali nutrienti. È <strong>per</strong>ò soprattutto <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> carbonio e <strong>di</strong> azoto del<strong>la</strong> biomassa<br />

substrato che ne può <strong>in</strong>fluenzare <strong>la</strong> stabilizzazione me<strong>di</strong>ante il compostaggio. In generale, i microrganismi utilizzano, <strong>per</strong><br />

le reazioni energetiche e <strong>la</strong> crescita, una quantità <strong>di</strong> carbonio circa venti volte su<strong>per</strong>iore a quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> azoto. Ne consegue<br />

che è importante <strong>la</strong> <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> C ed N <strong>in</strong> appropriate proporzioni. La quantità <strong>di</strong> carbonio riferita a quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> azoto<br />

si <strong>in</strong><strong>di</strong>ca comunemente come rapporto C/N. Le matrici organiche da avviare al compostaggio dovrebbero avere un<br />

rapporto C/N compreso tra 20:1 e 30:1 <strong>per</strong> garantire un andamento ottimale del processo. In taluni casi, tuttavia,<br />

risultati accettabili possono ottenersi con materiali <strong>di</strong> partenza aventi rapporto C/N f<strong>in</strong>o a 40:1. Con rapporti C/N<br />

<strong>in</strong>feriori a 20:1, il carbonio <strong>di</strong>sponibile è completamente utilizzato senza che, <strong>di</strong> contro, sia stato stabilizzato tutto

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