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master universitario di primo livello in tecnologie per la gestione dei ...

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- Fase attiva (anche def<strong>in</strong>ita <strong>di</strong> “Biossidazione accelerata” o “ACT - active compost<strong>in</strong>g time”), <strong>in</strong> cui<br />

sono più <strong>in</strong>tensi e rapi<strong>di</strong> i processi degradativi a carico delle componenti organiche maggiormente<br />

fermentescibili; <strong>in</strong> questa fase, che si svolge tipicamente <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni termofile, si raggiungono elevate<br />

tem<strong>per</strong>ature, si palesa <strong>la</strong> necessità <strong>di</strong> drenaggio dell’eccesso <strong>di</strong> calore dal sistema e si ha una elevata richiesta <strong>di</strong><br />

ossigeno necessario alle reazioni biochimiche;<br />

d. Fase <strong>di</strong> maturazione (o fase <strong>di</strong> cur<strong>in</strong>g) <strong>in</strong> cui si completano i fenomeni degradativi a carico delle<br />

molecole meno reattive ed <strong>in</strong> cui <strong>in</strong>tervengono reazioni <strong>di</strong> trasformazione e polimerizzazione a carico<br />

delle stesse (con partico<strong>la</strong>re riferimento al<strong>la</strong> lign<strong>in</strong>a) che portano al<strong>la</strong> “s<strong>in</strong>tesi” delle sostanze humiche.<br />

Sia le esigenze <strong>di</strong> drenaggio <strong>di</strong> calore che quelle <strong>di</strong> adduzione <strong>di</strong> ossigeno al sistema sono m<strong>in</strong>ori<br />

rispetto al<strong>la</strong> fase attiva [15].<br />

Una serie <strong>di</strong> fattori fisico-chimici ed edafici (cioè att<strong>in</strong>enti alle specifiche caratteristiche del substrato)<br />

con<strong>di</strong>ziona l’andamento delle reazioni biologiche che realizzano il compostaggio. Dal grado più o meno sp<strong>in</strong>to con il<br />

quale vengono governati questi fattori <strong>di</strong>pende <strong>la</strong> corretta evoluzione verso <strong>la</strong> def<strong>in</strong>itiva stabilizzazione del substrato<br />

sottoposto a trattamento, sia <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> durata del processo che <strong>di</strong> qualità del prodotto f<strong>in</strong>ale [15].<br />

I fattori che vanno presi <strong>in</strong> considerazione <strong>per</strong> una rigorosa <strong>gestione</strong> del processo sono:<br />

(1) <strong>la</strong> concentrazione <strong>di</strong> ossigeno e l’aerazione;<br />

(2) <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura;<br />

(3) l’umi<strong>di</strong>tà;<br />

(4) le proprietà fisico-meccaniche del substrato (porosità, struttura, tessitura e <strong>di</strong>mensione delle particelle<br />

o pezzatura del<strong>la</strong> matrice <strong>in</strong> trasformazione);<br />

(5) <strong>la</strong> concentrazione ed il rapporto <strong>dei</strong> nutrienti nel<strong>la</strong> biomassa substrato (es. rapporto C:N);<br />

(6) il pH, anche se <strong>in</strong> misura più modesta.<br />

3.2.6.1 – La concentrazione <strong>di</strong> ossigeno e l’aerazione<br />

Il compostaggio consuma notevoli quantità <strong>di</strong> ossigeno. Come già accennato, durante i primi giorni del processo,<br />

le componenti più facilmente degradabili del<strong>la</strong> biomassa substrato sono rapidamente metabolizzate. Il bisogno <strong>di</strong><br />

ossigeno e, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>la</strong> produzione <strong>di</strong> calore sono <strong>per</strong>ciò decisamente maggiori nei primi sta<strong>di</strong> del<strong>la</strong><br />

biostabilizzazione, mentre decrescono con l’evolversi del processo. Nel caso <strong>in</strong> cui l’apporto <strong>di</strong> ossigeno sia limitato, il<br />

compostaggio rallenta. Anche se una concentrazione m<strong>in</strong>ima <strong>di</strong> ossigeno del 5% nell’atmosfera circo<strong>la</strong>nte tra le particelle<br />

del<strong>la</strong> biomassa substrato può consentire il compostaggio, <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>gestione</strong> ottimale del processo, dovrebbero essere<br />

garantite, nel<strong>la</strong> matrice, concentrazioni <strong>di</strong> O2 non <strong>in</strong>feriori al 10%.<br />

Senza una sufficiente ossigenazione, <strong>la</strong> biomassa substrato <strong>di</strong>viene anossica e <strong>la</strong> microflora microbica anaerobica<br />

prende il sopravvento, portando all’accumulo <strong>di</strong> composti ridotti (es. aci<strong>di</strong> grassi vo<strong>la</strong>tili, idrogeno solforato,<br />

mercaptani, ecc.), caratterizzati da odore decisamente aggressivo e da elevata fitotossicità. Sebbene alcuni <strong>dei</strong> suddetti<br />

composti <strong>in</strong>terme<strong>di</strong>, come gli aci<strong>di</strong> organici, si form<strong>in</strong>o anche <strong>in</strong> con<strong>di</strong>zioni aerobiche, questi <strong>per</strong>ò sono rapidamente

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