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32550 La Pianura 02/05 - Camera di Commercio di Ferrara

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24<br />

obiettivi che, per la verità, spesso troviamo<br />

nei “proclami” e nelle intenzioni dei singoli.<br />

Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli<br />

che, se rinunciamo a tenere insieme tutti<br />

i tasselli <strong>di</strong> quest’unico mosaico, <strong>di</strong>fficilmente<br />

si potrà affermare una vera cultura<br />

della logistica.<br />

Pertanto, lo spostamento del traffico<br />

merci dalla strada a forme intermodali<br />

alternative - soprattutto la ferrovia, ma<br />

anche il trasporto marittimo a corto raggio<br />

e le vie navigabili - costituisce non solo il<br />

presupposto per una significativa riduzione<br />

delle fonti <strong>di</strong> inquinamento e per un<br />

efficace decongestionamento <strong>di</strong> alcune<br />

importanti infrastrutture viarie, ma anche<br />

la concreta possibilità <strong>di</strong> avviare una politica<br />

strategica per il settore della logistica<br />

e del trasporto delle merci nel nostro<br />

Paese.<br />

Anche a livello locale, dopo la lunga e fruttuosa<br />

iniziativa che ha visto le istituzioni e<br />

le forze sociali ed economiche unite nel<br />

sostenere la necessità <strong>di</strong> un forte sistema<br />

infrastrutturale in grado <strong>di</strong> rispondere alle<br />

esigenze del nostro territorio come a<br />

quelle <strong>di</strong> rango superiore, riteniamo<br />

necessaria l’apertura <strong>di</strong> una nuova fase<br />

che, attraverso la programmazione provinciale<br />

(PSP) e regionale (PTR), metta al<br />

centro delle proprie iniziative il tema della<br />

logistica e della mobilità delle merci.<br />

<strong>La</strong> Regione Emilia Romagna è da tempo<br />

impegnata nell’attuazione e nella definizione<br />

<strong>di</strong> interventi che guardano alla logistica<br />

delle merci in ambito urbano (city<br />

logistics), più in generale al complesso<br />

delle problematiche che investono la<br />

mobilità delle merci (prodotte, consuma-<br />

ECONOMIA<br />

te e che transitano nel territorio regionale)<br />

e, quin<strong>di</strong>, prima <strong>di</strong> approntare ogni concreta<br />

iniziativa, sarà necessario a nostro<br />

parere valutare attentamente tutti gli investimenti<br />

già realizzati e le numerose iniziative<br />

in fase <strong>di</strong> allestimento (interporto<br />

<strong>di</strong> Bologna; terminal intermodale <strong>di</strong> Lugo,<br />

Rubiera e Marzaglia, scalo merci <strong>di</strong><br />

Dinazzano e <strong>di</strong> San Felice sul Panaro, oltre<br />

alle strutture presenti nel territorio extraregionale<br />

quali l’interporto <strong>di</strong> Padova).<br />

E’ opportuno affrontare questo tema con<br />

la necessaria concretezza, senza cedere<br />

alla tentazione <strong>di</strong> imitare iniziative pensate<br />

e volute in relazione a specifici fabbisogni<br />

espressi dal sistema produttivo locale<br />

o, peggio ancora, illudersi che la “centralità<br />

geografica” o la “<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi”<br />

sia con<strong>di</strong>zione sufficiente per l’affermazione<br />

<strong>di</strong> un polo della logistica.<br />

Più realisticamente, riteniamo che per la<br />

nostra provincia - oltre alla realizzazione <strong>di</strong><br />

un centro per la <strong>di</strong>stribuzione logistica<br />

urbana da localizzarsi nella città capoluogo<br />

- si debba valutare l’opportunità <strong>di</strong> realizzare,<br />

in ambiti territoriali ove coesistono<br />

concrete esigenze impren<strong>di</strong>toriali e importanti<br />

sno<strong>di</strong> infrastrutturali, “piattaforme<br />

logistiche” da mettere in rete con alcuni<br />

dei sistemi intermodali precedentemente<br />

richiamati.<br />

Una efficiente e moderna catena logistica<br />

presuppone, infatti, la realizzazione <strong>di</strong><br />

un sistema a rete, dove siano chiaramente<br />

riconoscibili i livelli gerarchici, ma anche<br />

le relazioni funzionali tra i <strong>di</strong>versi punti<br />

dell’organizzazione.<br />

L’obiettivo principale da realizzare in questa<br />

“catena” è rappresentato dal bisogno<br />

<strong>di</strong> una forte integrazione tra i <strong>di</strong>versi soggetti<br />

e in particolare dalla possibilità <strong>di</strong><br />

offrire, a ciascuno <strong>di</strong> essi, un elevato e<br />

qualificato pacchetto <strong>di</strong> servizi.<br />

Un tale modello organizzativo risulta, a<br />

nostro parere, particolarmente valido e<br />

affidabile in quanto - oltre a rapportarsi<br />

con un ampio contesto organizzativo<br />

basato sulla <strong>di</strong>visione e sulla specializzazione<br />

delle funzioni - può davvero attrarre<br />

l’interesse degli operatori economici e<br />

delle imprese del settore dei trasporti presenti<br />

nel territorio.<br />

Le importanti iniziative <strong>di</strong> pianificazione<br />

urbana e territoriale in corso nella nostra<br />

provincia, che riguardano il Comune capoluogo,<br />

l’Amministrazione provinciale e<br />

molti comuni, consentiranno alla <strong>Camera</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Commercio</strong>, alle Associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

ed agli altri interlocutori istituzionali e<br />

sociali <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re compiutamente<br />

queste ipotesi <strong>di</strong> lavoro.

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