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32550 La Pianura 02/05 - Camera di Commercio di Ferrara

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28<br />

Immagine tratta dalla brochure<br />

del convegno sul corridoio intermodale<br />

adriatico, organizzato<br />

dalla CCIAA <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> nel 20<strong>02</strong><br />

do presenti:<br />

obiettivi <strong>di</strong> coesione<br />

del continente<br />

europeo,<br />

equilibrio modale,interoperabilità<br />

e riduzione<br />

delle infrastrutture.<br />

Inoltre si è<br />

valutato in che<br />

misura ciascun<br />

progetto corrisponde<br />

agli obiettivi<br />

della politica<br />

europea<br />

dei trasporti, il<br />

valore aggiunto<br />

per la Comunità<br />

e la natura sostenibile<br />

del suo<br />

finanziamento<br />

fino al 2<strong>02</strong>0”.<br />

Sulla scorta del<br />

rapporto redatto<br />

dal Gruppo<br />

presieduto da Karel van Miert, in data 1°<br />

ottobre 2003 la Commissione europea<br />

ha proposto un elenco <strong>di</strong> 29 progetti –<br />

includente anche i precedenti 14<br />

dell’“accordo <strong>di</strong> Essen” – definiti <strong>di</strong><br />

carattere transeuropeo e con l’in<strong>di</strong>cazione<br />

che “con le nuove regole per l’assegnazione<br />

dei finanziamenti nel quadro<br />

delle reti transeuropee si propone, in<br />

particolare, <strong>di</strong> aumentare dal 10% al<br />

30% (rispetto al 20% delle proposte<br />

precedenti) la quota <strong>di</strong> cofinanziamento<br />

per i tronchi transfrontalieri dei progetti<br />

prioritari”.<br />

Tra i quali per l’Italia – oltre all’aeroporto<br />

<strong>di</strong> Malpensa, in<strong>di</strong>cato come terminato<br />

nel 2001 – viene mantenuta la proposta<br />

dell’asse ferroviario Lione-Torino-<br />

Trieste, quale parte del Corridoio n. 5<br />

sino alla frontiera ucraina. Viene invece<br />

assunta, quale nuova ipotesi <strong>di</strong> livello<br />

comunitario, quella relativa al “Ponte<br />

stradale-ferroviario sullo stretto <strong>di</strong><br />

Messina”, con orizzonte temporale al<br />

2015 e quale tratta compresa nella<br />

<strong>di</strong>rettrice transeuropea specificata come<br />

“Asse ferroviario Berlino-Verona /Milano-<br />

Bologna-Napoli-Messina”.<br />

Al punto 21 del nuovo elenco proposto<br />

dalla Commissione in data 1° ottobre<br />

2003 vengono, inoltre, considerate le<br />

“Autostrade del Mare” nell’intento <strong>di</strong> attivare<br />

nuovi collegamenti marittimi regolari<br />

e alternativi all’utilizzo della modalità<br />

stradale; con un aiuto della Comunità<br />

che “permetterà <strong>di</strong> assegnare sovvenzioni<br />

per pacchetti comprendenti infra-<br />

ECONOMIA<br />

strutture, sistemi logistici e attività <strong>di</strong><br />

avviamento. Con questo meccanismo<br />

le autostrade del mare, destinate a<br />

migliorare i collegamenti con i paesi<br />

insulari e quelli isolati da barriere naturali<br />

quali le Alpi, i Pirenei e il mar<br />

Baltico, assumeranno la stessa importanza<br />

delle autostrade e delle ferrovie<br />

nel quadro della rete transeuropea”.<br />

In tale contesto, quattro sono gli ambiti<br />

spaziali considerati dall’intervento<br />

comunitario e fra questi figura una<br />

“Autostrada del mare dell’Europa sudorientale<br />

(per collegare il mar Adriatico<br />

al mar Ionio e al Me<strong>di</strong>terraneo orientale,<br />

includendo Cipro)”. Tema che rientra tra<br />

i contenuti del progetto <strong>di</strong> Corridoio<br />

Intermodale Adriatico che, invece, non è<br />

contemplato nella sua globalità nella<br />

proposta formulata dalla Commissione<br />

in data 1° ottobre 2003; anche se le<br />

procedure che porteranno, entro la fine<br />

2003, l’elenco dei progetti prioritari al<br />

vaglio del Consiglio europeo potranno<br />

produrre qualche cambiamento. Del<br />

resto, lo stesso rapporto van Miert<br />

postula la necessità <strong>di</strong> una revisione<br />

perio<strong>di</strong>ca della rete transeuropea dei<br />

trasporti, avvertendo che “l’elenco dei<br />

progetti prioritari non è immo<strong>di</strong>ficabile:<br />

deve evolvere nel tempo riflettendo il<br />

fabbisogno reale e il livello <strong>di</strong> avanzamento<br />

dei progetti. <strong>La</strong> flessibilità dell’elenco<br />

resta necessaria e il Gruppo propone<br />

la revisione dell’elenco dei progetti<br />

prioritari, e dunque degli orientamenti<br />

sulla rete transeuropea <strong>di</strong> trasporto,<br />

dopo un certo periodo <strong>di</strong><br />

tempo”.<br />

Un tempo che per quanto riguarda il<br />

sostegno ai contenuti del Corridoio<br />

Adriatico, andrà utilizzato anche in sede<br />

ferrarese per una serie <strong>di</strong> interventi che<br />

sempre più tendano a dare – <strong>di</strong> fatto e<br />

in attesa del riconoscimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto –<br />

la valenza <strong>di</strong> grande asse transeuropeo<br />

al Corridoio Adriatico. <strong>La</strong> cui <strong>di</strong>rettrice<br />

ferroviaria si sviluppa da Lecce e, staccandosi<br />

dalla costa adriatica a Rimini, si<br />

innesta agli itinerari transalpini attraverso<br />

il nodo <strong>di</strong> Bologna; ma con uno specifico<br />

ruolo riconosciuto, soprattutto per il<br />

traffico merci, alla tratta Ravenna-<strong>Ferrara</strong><br />

che, via Poggiorusco, permette l’allacciamento<br />

Brennero-Monaco unitamente,<br />

via Padova, alla Tarvisio-Vienna e alla<br />

Trieste-Lubiana.<br />

L’esigenza <strong>di</strong> risolvere, nel contesto del<br />

Corridoio Adriatico, le strozzature stradali<br />

che ostacolano i traffici merci rimanda<br />

poi a interventi che riguardano specialmente<br />

l’area emiliano-veneta, sia per

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