32550 La Pianura 02/05 - Camera di Commercio di Ferrara
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ECONOMIA 79<br />
recupero del centro storico, che con le<br />
sue antiche mura instaura uno stretto<br />
rapporto col fiume, o ancora <strong>di</strong> antiche<br />
fabbriche, come l’ex zuccherificio<br />
Eridania, che nel ciclo produttivo erano<br />
necessariamente con<strong>di</strong>zionate dal<br />
fiume.<br />
Oggi, oltre alle città d’arte <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> e<br />
Comacchio s’inizia a pensare in modo<br />
sistematico ad un mix <strong>di</strong> servizi in relazione<br />
alle risorse archeologiche, ai centri<br />
rurali, ai centri urbani, alle aziende<br />
agricole, e agrituristiche, al mare, ai sette<br />
li<strong>di</strong>, al fiume Po e al suo Delta; oppure<br />
agli itinerari gastronomici a base <strong>di</strong><br />
pesce e anguilla, carne e salamina,<br />
pampepato, pane ferrarese, tartufo. Di<br />
crescente interesse anche gli itinerari<br />
naturalistici e ambientali per l’osservazione<br />
della natura, la pratica sportiva, il<br />
trekking, la pesca, ecc.<br />
In questo quadro ricorre il legame della<br />
storia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> ai corsi d’acqua, all’idrovia<br />
e ai gran<strong>di</strong> complessi agricoli e industriali<br />
<strong>di</strong> fine Ottocento e inizio<br />
Novecento: chi si occupa della materia<br />
si rende conto che lasciandoli in abbandono<br />
un prezioso <strong>di</strong>segno dell’uso<br />
razionale del territorio rischierebbe <strong>di</strong><br />
andare perduto; mentre, al contrario,<br />
rafforzandone il significato come importante<br />
testimonianza paesaggistica e culturale,<br />
costituirebbero la base per nuove<br />
occasioni <strong>di</strong> sviluppo.<br />
Nascita dell’idrovia ferrarese 1<br />
L’Idrovia ferrarese -istituita con Regio<br />
Decreto nel 1911- rappresenta il collegamento<br />
navigabile meri<strong>di</strong>onale tra il Po<br />
a Pontelagoscuro (<strong>Ferrara</strong>) e il Mare<br />
Adriatico a Porto Garibal<strong>di</strong> (Comacchio);<br />
ha una lunghezza complessiva <strong>di</strong> settanta<br />
chilometri ed è costituita dal canale<br />
Boicelli nel tratto da Pontelagoscuro a<br />
<strong>Ferrara</strong>, da un tronco <strong>di</strong> 34,5 chilometri<br />
del corso naturale del Po <strong>di</strong> Volano fino<br />
alla località <strong>di</strong> Fiscaglia <strong>di</strong> Migliarino e dal<br />
canale navigabile Migliarino-Porto Garibal<strong>di</strong>,<br />
trenta chilometri fino all’Adriatico.<br />
L’idrovia, oltre ad essere utilizzata come<br />
via navigabile costituisce anche, unitamente<br />
al ramo terminale del Po <strong>di</strong><br />
Volano, l’ossatura portante dell’intero<br />
sistema idraulico dell’area ferrarese.<br />
Infatti essa viene utilizzata per raccogliere<br />
e scaricare a mare le acque <strong>di</strong> scolo<br />
dei comprensori <strong>di</strong> bonifica e per <strong>di</strong>stribuire<br />
le risorse idriche necessarie per<br />
l’agricoltura. Negli anni Trenta, essa<br />
venne concepita con l’obiettivo <strong>di</strong> realizzare<br />
una grande zona portuale-indu-<br />
striale della città. Oggi le<br />
cose sono sostanzialmente<br />
cambiate: la zona<br />
industriale si avvale<br />
del trasporto su gomma<br />
e lo sbocco a mare <strong>di</strong><br />
Porto Garibal<strong>di</strong> è un<br />
importante porto peschereccio<br />
e turistico,<br />
parte del Parco del<br />
Delta del Po.<br />
L’idrovia Ferrarese è<br />
stata utilizzata nella sua<br />
interezza solo negli anni<br />
tra il 1967 e il 1974 e<br />
per le necessità attuali<br />
presenta varie carenze<br />
funzionali nei ponti, nei<br />
tracciati, nelle <strong>di</strong>mensioni<br />
delle sezioni.<br />
L’inadeguatezza del terminale<br />
marittimo è uno<br />
dei punti <strong>di</strong> maggiore<br />
debolezza, aggravata dal<br />
fatto che, nel frattempo,<br />
ad appena venti chilometri<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza si sono sviluppati i<br />
porti <strong>di</strong> Ravenna e <strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Ravenna,<br />
che hanno rapidamente raggiunto i<br />
primi posti della portualità nazionale.<br />
Malgrado ciò, non era comunque pensabile<br />
abbandonare l’idrovia a se stessa,<br />
perché questo territorio, con<strong>di</strong>zionato<br />
dall’intervento pluriennale dell’Uomo,<br />
pone problemi complessi (antitetici<br />
all’equilibrio naturale) che vanno necessariamente<br />
affrontati, come ad esempio<br />
quello dei “fiumi pensili”, quali il Po e<br />
l’A<strong>di</strong>ge che, stretti nei loro argini e non<br />
potendo più <strong>di</strong>ffondere i depositi in<br />
ampi territori vallivi, provocano il continuo<br />
innalzamento dell’alveo e la necessità<br />
del rafforzamento degli argini.<br />
Il progetto <strong>di</strong> adeguamento come<br />
occasione per la riqualificazione del<br />
water-front urbano 2<br />
Oggi le pressioni per una pianificazione<br />
strategica del territorio indotte dai cambiamenti<br />
economici, socio-culturali e<br />
politico-istituzionali stanno imponendo<br />
la regione urbana come ambito chiave<br />
per l’articolazione delle politiche <strong>di</strong> sviluppo,<br />
sostenibilità ambientale e coesione<br />
sociale.<br />
L’approccio strategico è orientato alla<br />
soluzione dei conflitti sulle scelte più<br />
importanti e prioritarie ed è basato sulla<br />
previsione <strong>di</strong> una successione <strong>di</strong> eventi<br />
certi o assai probabili.<br />
Il Po in piena visto<br />
dal ponte <strong>di</strong> Pontelagoscuro<br />
Fotografie<br />
<strong>di</strong> Alberto Guzzon