32550 La Pianura 02/05 - Camera di Commercio di Ferrara
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ECONOMIA 67<br />
vabili o a basso impatto<br />
- <strong>La</strong> creazione <strong>di</strong> una piattaforma ecologica<br />
per la raccolta dei rifiuti e la depurazione<br />
delle acque, ecc.<br />
Nella sua concezione il progetto ECO-<br />
LAND dovrebbe condurre entro la prima<br />
metà del 2006 alla piena elaborazione <strong>di</strong><br />
una metodologia comune a livello europeo,<br />
per sostenere il processo <strong>di</strong> sviluppo<br />
locale e la crescita delle PMI, in particolare<br />
attraverso la creazione <strong>di</strong> siti e<br />
strutture per le PMI a carattere fortemente<br />
innovativo. Si potranno così progettare<br />
nuove aree industriali o riconvertire quelle<br />
esistenti attrezzandole con infrastrutture<br />
e servizi ad alta valenza ambientale,<br />
gestendole secondo un’ottica <strong>di</strong> elevata<br />
integrazione nella fruizione dei servizi <strong>di</strong><br />
rete, dalla gestione dell’energia a quella<br />
dell’acqua, ai rifiuti fino ai trasporti e alla<br />
logistica. Non si tratta più e solo <strong>di</strong> agire<br />
sulle specifiche dotazioni ambientali delle<br />
imprese o sulla loro certificazione, come<br />
avvenuto finora, ma <strong>di</strong> riorganizzare il sito<br />
produttivo nel suo insieme dal punto <strong>di</strong><br />
vista manageriale, <strong>di</strong> infrastrutturazione e<br />
delle reti <strong>di</strong> servizi, per rendere ottimale<br />
l’utilizzo delle risorse prime minimizzando<br />
l’impatto ambientale.<br />
Se a livello mon<strong>di</strong>ale esistono già da anni<br />
esperienze pilota <strong>di</strong> gestione sostenibile<br />
<strong>di</strong> aree produttive, quali il parco eco-industriale<br />
<strong>di</strong> Kalundborg in Danimarca, quello<br />
<strong>di</strong> Kokubo in Giappone e quello <strong>di</strong><br />
Devens nel Massachusetts, non altrettanto<br />
si può <strong>di</strong>re per l’Italia, ove si registrano<br />
alcune esperienze con caratteristiche ed<br />
obiettivi parzialmente <strong>di</strong>versi in Piemonte,<br />
in Friuli Venezia Giulia ed in<br />
Toscana.<br />
Fra le prime regioni in Italia ad applicare<br />
il <strong>di</strong>spositivo del Decreto legislativo<br />
Bassanini 112/98 che all’art. 26 introdusse<br />
e definì il concetto <strong>di</strong> Area ecologicamente<br />
Attrezzata, la Regione Emilia<br />
Romagna ha <strong>di</strong>sciplinato la materia nella<br />
propria legge urbanistica n. 20 del 2000<br />
definendone i requisiti e i principi <strong>di</strong> riferimento,<br />
l’ambito <strong>di</strong> applicazione e la<br />
<strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> pianificazione. A tale <strong>di</strong>sciplina<br />
ha fatto seguito nel 20<strong>02</strong> una<br />
Direttiva che pone le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> base<br />
per l’esistenza <strong>di</strong> un’area ecologicamente<br />
attrezzata e ipotizza le possibili forme <strong>di</strong><br />
gestione associata dell’area in<strong>di</strong>viduando<br />
un soggetto gestore unico. Se in questo<br />
momento il <strong>di</strong>battito a livello regionale si<br />
sta concentrando sulla stesura <strong>di</strong> Linee<br />
Guida che meglio delineeranno le modalità<br />
operative e gestionali, la Provincia <strong>di</strong><br />
<strong>Ferrara</strong>, che comunque già prende parte<br />
al Tavolo del gruppo interistituzionale per<br />
l’attuazione della Legge 20/2000, ha<br />
inteso invece già sviluppare un progetto<br />
pilota sperimentale che offra soluzioni <strong>di</strong><br />
progettazione attuabili sul territorio provinciale,<br />
in perfetta coor<strong>di</strong>nazione con gli<br />
ormai prossimi in<strong>di</strong>rizzi regionali e con il<br />
futuro adeguamento degli strumenti <strong>di</strong><br />
pianificazione territoriale, primo fra tutti il<br />
Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento<br />
Provinciale <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>. In particolare, attraverso<br />
il progetto Ecoland si sta cercando<br />
<strong>di</strong> meglio delineare le caratteristiche del<br />
soggetto gestore unico dell’area, i suoi<br />
compiti specifici, dal management dei<br />
servizi <strong>di</strong> rete alla promozione <strong>di</strong> certificazioni<br />
ambientali dal controllo delle prestazioni<br />
ai controlli ambientali, all’au<strong>di</strong>t<br />
ambientale. Si stanno inoltre approfondendo<br />
le tipologie <strong>di</strong> servizi gestibili dal<br />
gestore unico in maniera associata per<br />
tutte le imprese inse<strong>di</strong>ate nell’area, quali<br />
la gestione dei rifiuti, la rete acquedottistica,<br />
la rete fognaria, la depurazione dei<br />
reflui, l’energia elettrica e l’illuminazione<br />
pubblica, i trasporti e la logistica e le reti<br />
<strong>di</strong> telecomunicazione. Questi elementi <strong>di</strong><br />
valutazione richiamano alla memoria i<br />
sistemi <strong>di</strong> ciclo chiuso <strong>di</strong> prodotto (LCA),<br />
laddove all’interno dell’eco-parco si attuano<br />
un pieno riutilizzo delle materie <strong>di</strong><br />
scarto delle lavorazioni, un riciclo dell’acqua,<br />
lo sfruttamento a cascata dell’energia<br />
elettrica. Saranno inoltre analizzate le<br />
possibilità <strong>di</strong> sinergie fra le aziende inse<strong>di</strong>ate<br />
nell’area anche a livello <strong>di</strong> processi<br />
autorizzatori. <strong>La</strong> Provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, infatti,<br />
sta elaborando un potenziale modello<br />
<strong>di</strong> interazione fra il Gestore Unico dell’area<br />
e lo Sportello Unico delle Attività<br />
Produttive in materia <strong>di</strong> rilasci <strong>di</strong> alcune<br />
tipologie <strong>di</strong> autorizzazioni. Per alcune<br />
tipologie <strong>di</strong> atti autorizzatori infatti, è ipotizzabile<br />
pensare ad una sorta <strong>di</strong> autorizzazione<br />
unica integrata per l’intera area,<br />
che faciliterebbe <strong>di</strong> molto l’inse<strong>di</strong>amento<br />
delle aziende e i processi amministrativi.<br />
Queste e altre attività in corso <strong>di</strong> realizzazione<br />
me<strong>di</strong>ante il progetto Ecoland concorrono<br />
alla promozione della sostenibilità<br />
<strong>di</strong> un territorio quale quello ferrarese,<br />
per il quale si stanno compiendo scelte<br />
<strong>di</strong> pianificazione territoriale da sposare<br />
con le esigenze <strong>di</strong> tutela ambientale e<br />
con gli obiettivi posti da Bruxelles; esse<br />
costituiscono inoltre un’opportunità <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>alogo fra una platea <strong>di</strong> soggetti con<br />
competenze <strong>di</strong>fferenziate che vanno dall’ambiente<br />
all’economia, dalla pianificazione<br />
territoriale alla mobilità. Senza dubbio,<br />
esse rappresentano una straor<strong>di</strong>naria<br />
opportunità per tracciare possibili linee <strong>di</strong><br />
sviluppo per il futuro.