32550 La Pianura 02/05 - Camera di Commercio di Ferrara
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Alberto Guzzon<br />
Navigazione sul Po <strong>di</strong> Volano<br />
in prossimità <strong>di</strong> S. Giorgio<br />
Il tema delle infrastrutture viarie che<br />
riguarda strade, ferrovie, ecc., se ben<br />
posto, non dovrebbe prescindere da<br />
quello della valorizzazione delle vie<br />
d’acqua e del paesaggio fluviale, in<br />
quanto pare fin troppo evidente come<br />
una visione puramente prestazionale<br />
delle infrastrutture non possa cogliere in<br />
pieno la ricca problematica inevitabilmente<br />
legata all’acqua e sarà necessario<br />
fare uno sforzo in più per “umanizzare”<br />
i punti nodali riguardanti i tragitti, siano<br />
essi aree <strong>di</strong> connessione o sede <strong>di</strong> servizi.<br />
<strong>La</strong> presenza dell’acqua nei suoi vari<br />
aspetti è sempre stata un elemento fondante<br />
degli inse<strong>di</strong>amenti antropici: è<br />
superfluo rimarcarne i motivi strategici e<br />
funzionali ma non altrettanto quelli,<br />
forse più profon<strong>di</strong>, che attengono alla<br />
sfera interiore dell’uomo, alle sue paure,<br />
alle sue convinzioni spirituali, magiche e<br />
religiose.<br />
Il consueto ritornello degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
che nascono e si sviluppano lungo le vie<br />
<strong>di</strong> comunicazione non va inteso come<br />
un lineare rapporto <strong>di</strong> causa-effetto: a<br />
volte basta una biforcazione, un incrocio,<br />
una linea <strong>di</strong> demarcazione, un elemento<br />
vegetale o un’altura, ma anche la<br />
memoria <strong>di</strong> un avvenimento o chissà<br />
ECONOMIA<br />
Vie d’acqua, la chiave <strong>di</strong> successo per<br />
la riqualificazione delle aree urbane<br />
cos’altro a determinare l’importanza <strong>di</strong><br />
un luogo anziché <strong>di</strong> un altro, ad esempio<br />
un guado, un ponte, ma<br />
anche…una buona osteria, ecc.<br />
In ogni modo, è evidente che prima<br />
della costruzione delle strade le più<br />
importanti infrastrutture viarie erano<br />
quelle naturali basate sull’acqua.<br />
Nel passato, le sponde urbane – corrispondenti<br />
agli attuali water-front –<br />
erano molto frequentate, piene <strong>di</strong> movimento<br />
e vissute come spazio vitale,<br />
estensione della città piuttosto che barriere.<br />
Successivamente, in molte città<br />
questi spazi da risorse sono <strong>di</strong>ventati<br />
ostacoli e hanno cominciato a vivere la<br />
loro crisi in termini infrastrutturali fino ad<br />
essere trasformati in autostrade urbane,<br />
profonde cesure tra parti storicamente<br />
vicine. All’esterno, in uno stato d’abbandono<br />
o con usi impropri, le infrastrutture<br />
idroviarie superstiti sono state considerate<br />
come “aree <strong>di</strong>smesse” da recuperare.<br />
A <strong>Ferrara</strong>, negli anni Ottanta, ci si è<br />
accorti del Po <strong>di</strong> Volano come risorsa in<br />
occasione del recupero della Darsena <strong>di</strong><br />
San Paolo, <strong>di</strong> nuove piazze e attracchi<br />
lungo le vie d’acqua a Marrara,<br />
Pontelagoscuro, S.Egi<strong>di</strong>o, Torre Fossa,<br />
Fossalta, e soprattutto in occasione del