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32550 La Pianura 02/05 - Camera di Commercio di Ferrara

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ECONOMIA 49<br />

A cura <strong>di</strong><br />

Marco Zavagli<br />

Giuseppe Ruzziconi, Presidente<br />

<strong>di</strong> AMI<br />

Intervista a Giuseppe Ruzziconi, Presidente dell’Agenzia della Mobilità<br />

Efficienza ed efficacia per incentivare<br />

il trasporto pubblico<br />

AMI, chi è costei? A parte la retorica<br />

manzoniana, l’Agenzia Mobilità e Impianti<br />

resta ancora un ente ‘oscuro’ per<br />

i non addetti ai lavori, un cono d’ombra<br />

negli angoli a volte tuttora incerti delle<br />

ex municipalizzate. Incertezze, che<br />

riguardano soprattutto i suoi confini e<br />

competenze, dovute in parte al repentino<br />

soprapporsi <strong>di</strong> legislazioni nazionali<br />

ed europee che non hanno facilitato il<br />

cammino da quando, nell’ottobre del<br />

2003, l’Agenzia è stata costituita. A fare<br />

chiarezza in questo iter a tratti burrascoso<br />

è il suo presidente, Giuseppe<br />

Ruzziconi, per <strong>di</strong>versi anni segretario<br />

provinciale Cgil (ruolo che gli valse<br />

anche la carica <strong>di</strong> consigliere nel<br />

Consiglio della <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong>).<br />

“<strong>La</strong> lettura del quadro<br />

conoscitivo<br />

nazionale sul “tpl”<br />

(trasporto pubblico<br />

locale) ci rimanda<br />

una fotografia piuttosto<br />

fragile degli<br />

elementi <strong>di</strong> cambiamento<br />

e <strong>di</strong> sviluppo<br />

che sarebbero<br />

necessari al settore.<br />

<strong>La</strong> normativa <strong>di</strong> riferimento<br />

è rappresentata<br />

dalla <strong>di</strong>sciplina<br />

nazionale e<br />

regionale che fa<br />

riferimento al d.lgs.<br />

422/97 come successivamente<br />

mo<strong>di</strong>ficato dal d.lgs.<br />

400/99, meglio<br />

noto come “decreto<br />

Burlando”. Il decreto<br />

Burlando e tutta<br />

la legislazione regionale<br />

hanno fatto<br />

da traino alla riforma<br />

che è coincidente<br />

su alcuni<br />

punti fondamentali: affermazione del<br />

principio della concorrenza per il mercato;<br />

affermazione del principio della<br />

regolamentazione dei rapporti tra soggetti<br />

regolati e regolatori me<strong>di</strong>ante contratto<br />

<strong>di</strong> servizio; principio della separazione<br />

della proprietà delle reti degli<br />

impianti e delle dotazioni patrimoniali<br />

dalla gestione del servizio”.<br />

L’obiettivo del decreto Burlando era<br />

duplice: garantire ai citta<strong>di</strong>ni un<br />

livello <strong>di</strong> servizi essenziali volti ad<br />

assicurare il <strong>di</strong>ritto alla mobilità e<br />

determinare le regole fondamentali<br />

per una gestione efficiente ed economica<br />

dei servizi. Obiettivi raggiunti?<br />

Abbiamo assistito negli ultimi tre anni,<br />

oltre che alla grave insufficienza delle<br />

risorse, alla cancellazione <strong>di</strong> quasi tutti<br />

gli interventi <strong>di</strong> programmazione in<br />

grado <strong>di</strong> governare i processi <strong>di</strong> liberalizzazione.<br />

Questo aggravato da un<br />

conflitto istituzionale Stato-Regioni<br />

sulle modalità attuative del federalismo<br />

in materia <strong>di</strong> trasporti. All’inizio il termine<br />

per la messa a gara del servizio<br />

doveva essere il 31 <strong>di</strong>cembre 2003,<br />

ma la data è stata procrastinata a<br />

seguito <strong>di</strong> tre provve<strong>di</strong>menti in contrasto<br />

tra loro. Dapprima la Finanziaria<br />

20<strong>02</strong> spostò fino ad un massimo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>eci anni il termine, poi in seguito alle<br />

obiezioni della Commissione Europea,<br />

con l’art. 14 della Finanziaria 2004 è<br />

stata affiancata all’ipotesi della gara un<br />

nuovo istituto, l’affidamento ‘in house’,<br />

ossia la facoltà per l’amministrazione<br />

locale <strong>di</strong> affidare il servizio alla propria<br />

azienda pubblica, nel frattempo trasformata<br />

in spa. In conseguenza del giu<strong>di</strong>zio<br />

negativo (contrasto con le norme<br />

sulla concorrenza) espresso in proposito<br />

dall’Unione Europea, il settore del<br />

trasporto pubblico è stato stralciato dal<br />

testo unico degli enti locali dalla legge<br />

sulla delega ambientale, restituendolo<br />

così ad un regime <strong>di</strong> concorrenza. Si è<br />

tornati così al decreto Burlando che<br />

reintroduce l’obbligo della gara, ma<br />

senza la necessità dello scorporo delle<br />

reti.

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