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Zingari di merda Antonio Moresco - Il primo amore

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andare a cercarla da qualche parte. Rimaniamo<br />

in attesa. Ritornerà con la cinghia? Oppure assieme<br />

a qualcun altro? Aspettiamo, aspettiamo.<br />

Torna dopo quasi un’ora. Da solo. E ha anche<br />

la cinghia. Ce la cambia. Non ci rapina, si limita<br />

a chiederci una cifra che lo sistemerà per<br />

una settimana, in quella sua piccola officina<br />

balcanica dove sono finiti per caso, <strong>di</strong> notte,<br />

due italiani e uno zingaro con la sua limousine<br />

in panne. Quando sente la cifra, Dumitru <strong>di</strong>ce<br />

che lui se lo mangia. Scherziamo un po’ sul fatto<br />

che, a questo punto, siamo noi a saltargli<br />

addosso e a fargli la festa, tanto quello non capisce<br />

una parola <strong>di</strong> quello che <strong>di</strong>ciamo. Poi gli<br />

<strong>di</strong>amo i sol<strong>di</strong>. Eravamo in una situazione senza<br />

vie d’uscita. E’ stata una soluzione inaspettata e<br />

miracolosa, non ci poteva andare meglio.<br />

Ci rimettiamo in macchina. Usciamo da quella<br />

rete <strong>di</strong> stra<strong>di</strong>ne buie e <strong>di</strong> curve. Ritroviamo<br />

l’autostrada. Abbiamo perso solo poco più <strong>di</strong><br />

due ore. <strong>Il</strong> confine con la Serbia è a poca <strong>di</strong>stanza.<br />

I doganieri ci guardano storto, un uomo<br />

biondo e rasato con il colbacco e una donna<br />

<strong>di</strong>afana e coi capelli tinti violentemente <strong>di</strong> rosso,<br />

in <strong>di</strong>visa, che sembra una guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> frontiera<br />

dei vecchi film sulla Germania dell’Est.<br />

Siccome vedono che Dumitru è uno zingaro, ci<br />

guardano con <strong>di</strong>sprezzo, controllano che la<br />

macchina non sia rubata, gli chiedono la carta<br />

verde.<br />

Ripren<strong>di</strong>amo il viaggio. Si parla un po’, continuando<br />

a correre al buio, senza vedere niente<br />

dalle parti. Io guardo fuori. Giovanni sta par-<br />

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