Zingari di merda Antonio Moresco - Il primo amore
Zingari di merda Antonio Moresco - Il primo amore
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zoccoli ai pie<strong>di</strong>, le pance scoperte. Davanti alla<br />
casa lunghe file <strong>di</strong> bucato ricoperto <strong>di</strong> neve.<br />
Sedute tutt’intorno, sui materassi, una bella<br />
ragazza dai capelli neri e con la pelle bianchissima<br />
e le guance rosate nella stanza surriscaldata,<br />
un’altra dalla pelle chiara e dai capelli<br />
biondo ramati. “Lei è rumena” ci spiega Dumitru<br />
“Ha sposato uno zingaro <strong>di</strong> <strong>merda</strong>.” <strong>Il</strong> pavimento<br />
è <strong>di</strong> nuda terra. Alle pareti piccoli<br />
drappi sottili e lisi, con <strong>di</strong>segni colorati <strong>di</strong> famiglie<br />
<strong>di</strong> gran<strong>di</strong> animali, tigri, leopar<strong>di</strong>, cervi<br />
dalle gran<strong>di</strong> corna, ventagli <strong>di</strong> fotografie <strong>di</strong> famiglia<br />
e santini con icone ortodosse <strong>di</strong> Gesù e<br />
della Madonna.<br />
Evidentemente si sparge la voce che siamo<br />
qui, perché ogni tanto arriva qualcun altro da<br />
qualche altra casupola. Si entra e si esce continuamente<br />
per salutare. Mentre stiamo nel corridoio<br />
esterno, anche quello <strong>di</strong> terra battuta e<br />
gelata, Tanase mi <strong>di</strong>ce, con espressione <strong>di</strong> sincero<br />
dolore e <strong>di</strong> <strong>di</strong>gnità: “Mi <strong>di</strong>spiace <strong>di</strong> avervi<br />
dovuto ricevere così, in questo momento <strong>di</strong>fficile<br />
per me e la mia famiglia”. Come se quella<br />
non fosse la loro vita <strong>di</strong> sempre ma solo un<br />
momento passeggero <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà e profonda<br />
miseria in cui li avevamo sorpresi.<br />
“Ma cosa <strong>di</strong>ci! Ti ringraziamo anzi per averci<br />
ricevuto così bene nella tua casa” gli rispondo.<br />
Lui rimane in silenzio.<br />
“Quanti anni hai?” gli domando.<br />
“Trentadue.”<br />
“Sei ancora giovane. Hai ancora molto tempo<br />
davanti a te. Cambierà.”<br />
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