Zingari di merda Antonio Moresco - Il primo amore
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in ogni situazione, in ogni epoca, c’è chi fa queste<br />
cose e chi non le fa, e se io non voglio vedere<br />
questo schiaccio e uccido ogni <strong>di</strong>fferenza,<br />
non riesco a cogliere la <strong>di</strong>sperata forza della vita<br />
nel suo movimento verso la luce e la sua tragica<br />
libertà. Queste coperture ideologiche <strong>di</strong><br />
chi fa della miseria una causa, un in<strong>di</strong>stinto, un<br />
feticcio, <strong>di</strong> chi vuole vedere come unico motivo<br />
<strong>di</strong> tanta abiezione la sola con<strong>di</strong>zione economica<br />
e ambientale e che si rifiuta <strong>di</strong> vedere e patire<br />
questa carneficina, a me fanno orrore. Perché<br />
anche in queste catene <strong>di</strong> trage<strong>di</strong>e e abiezioni<br />
sociali e ambientali c’è chi porta sulle proprie<br />
spalle più <strong>di</strong> ogni altro il peso <strong>di</strong> tutto. In questo<br />
caso è quel bambino, e io sono completamente<br />
e visceralmente dalla sua parte. È quel<br />
bambino che porta la croce per tutti, per quegli<br />
animali che gli sfondano il culo, per i suoi scellerati<br />
parenti e per tutti noi. Così come ci sono<br />
in Italia trentamila ragazze rumene, delle quali<br />
il cinquanta per cento bambine, tenute schiave<br />
da criminali rumeni foraggiati dai maschi italiani<br />
con almeno duecento milioni <strong>di</strong> euro<br />
all’anno. E non riuscire a vedere queste cose,<br />
stare con la testa in un rassicurante bozzolo ideologico<br />
o sociologico <strong>di</strong> omertà razionalizzata<br />
e <strong>di</strong> mala fede e non riuscire a <strong>di</strong>stinguere<br />
chi regge il peso <strong>di</strong> tutto questo sul proprio piccolo<br />
corpo ti rende complice <strong>di</strong> questo orrore.”<br />
Tutto è mosso. Se si va vicino, molto vicino a<br />
tutta questa <strong>di</strong>sperazione e a questa ferita, si<br />
vede che è tutto mosso, che ci sono le oscurità e<br />
le luci, le persone <strong>di</strong>verse ciascuna chiusa nel<br />
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