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Zingari di merda Antonio Moresco - Il primo amore

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questa volta sta andando avanti da mesi. Ho i<br />

pie<strong>di</strong> gelati. Mi tolgo <strong>di</strong> tanto in tanto le scarpe,<br />

metto tutti e due i pie<strong>di</strong> sul se<strong>di</strong>le e me li massaggio.<br />

La voce intanto continua a cantare.<br />

“E adesso che cosa <strong>di</strong>ce?”<br />

“Te ne sei andata con il mio <strong>amore</strong>. Ti prego,<br />

ritorna…”<br />

Ormai è buio pesto. Un tunnel nero che ci<br />

porterà fino a Belgrado. Sui vetri passano ogni<br />

tanto dei riflessi <strong>di</strong> luce e io mi sorprendo a<br />

pensare cosa avrebbero fantasticato le antiche<br />

popolazioni <strong>di</strong> queste terre se per pochi istanti<br />

avessero potuto vedere con i loro occhi <strong>di</strong> allora<br />

esattamente quello che sto vedendo io adesso.<br />

Sta venendo tar<strong>di</strong>. Non ce la faremo ad arrivare<br />

in Romania senza fermarci da qualche<br />

parte per dormire. Deci<strong>di</strong>amo che faremo una<br />

sosta a Belgrado. Viaggiamo ancora un po’,<br />

mentre quelle voci continuano a cantare nel<br />

buio. Passano poche macchine, facciamo lunghi<br />

tratti nel buio profondo. Ci fermiamo in<br />

un’area <strong>di</strong> servizio. Mi guardo attorno nella<br />

piazzola semideserta. Qualche macchina in sosta,<br />

la successione dei <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> benzina e<br />

gasolio. Qualche testa d’uomo <strong>di</strong>etro i vetri del<br />

bar, in una nuvola <strong>di</strong> fumo, perché qui non<br />

sembra esserci il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> fumare nei luoghi<br />

pubblici. Un uomo con la barba e il cappello <strong>di</strong><br />

lana calato sugli occhi è identico a una scultura<br />

romana, una testa barbuta <strong>di</strong> barbaro daco, che<br />

ho visto prima <strong>di</strong> partire. Mi continuo a guardare<br />

attorno, nella piazzola autostradale deserta<br />

nel cuore dei Balcani. Mi domando ancora<br />

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