Zingari di merda Antonio Moresco - Il primo amore
Zingari di merda Antonio Moresco - Il primo amore
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molto tempo fa nel rogo della loro baracchina a<br />
Bologna.<br />
Usciamo dalla casa <strong>di</strong> Tanase. Ci <strong>di</strong>rigiamo<br />
verso un’altra casa, quella <strong>di</strong> Gheorghe Firu.<br />
Ma ci seguono anche Tanase e altri ragazzi e<br />
bambini della sua famiglia, membri <strong>di</strong> altre<br />
famiglie che si trovavano per caso nella casa <strong>di</strong><br />
Tanase quando siamo capitati lì noi. Camminiamo<br />
a branco nella stra<strong>di</strong>na <strong>di</strong> neve e fango. I<br />
bambini eccitati, con gli zoccoli ai pie<strong>di</strong>, saltano<br />
le pozzanghere. Prima <strong>di</strong> arrivare alla casa<br />
<strong>di</strong> Firu, passiamo vicino a un’altra casupola.<br />
Sentendo da dentro le voci, esce sulla porta,<br />
zoppicando su una stampella, Robert Constantin,<br />
un altro degli sgomberati dalla Snia. È rimasto<br />
zoppo per un’infezione al ginocchio contratta<br />
anni fa dopo avere preso un colpo alla<br />
gamba. Sarebbe bastata una piccola operazione<br />
per guarire, ma non aveva i sol<strong>di</strong> per farlo e così<br />
è rimasto zoppo, gli si sono atrofizzati i muscoli<br />
della gamba malata, che è <strong>di</strong>ventata più<br />
piccola dell’altra. Dentro la sua casina, nell’unica<br />
piccola stanza riscaldata, c’è la moglie e alcune<br />
bambine nude. Stiamo un po’ con loro.<br />
“Ma qui è come essere alla Snia!” non finisce<br />
<strong>di</strong> meravigliarsi Giovanni, che rivede una dopo<br />
l’altra le persone con le quali era stato legato<br />
per un intero anno da rapporti <strong>di</strong> amicizia, <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>visione e <strong>di</strong> lotta, a quasi duemila chilometri<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, in questo quartiere abitato<br />
da zingari e da qualche rumeno, pieno <strong>di</strong> casupole<br />
miserabili dove vivono appena un po’ meglio<br />
che nelle baracche della Snia e che, per i-<br />
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