Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
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A2. INTERVENTI DI MINIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI RIFIUTI:<br />
RECUPERO, RICICLO, RACCOLTA DIFFERENZIATA<br />
L’intento di questa sezione è quello di identificare le azioni attuabili<br />
per la riduzione della quantità di rifiuti intervenendo a valle del ciclo<br />
produttivo delle aziende che operano nelle aree industriali.<br />
Favorire le possibilità di<br />
riuso e riciclo e risparmio di<br />
risorse naturali<br />
Un modo per rispettare questa<br />
indicazione è quello di<br />
utilizzare materiali per<br />
costruire ad alta riciclabilità e<br />
provenienti da impianti di rifiuti<br />
inerti. Questa attenzione però<br />
deve essere estesa anche alla<br />
fase della progettazione<br />
esecutiva opportunamente<br />
orientata a criteri che<br />
consentano di prevenire i rifiuti<br />
durante la realizzazione anche<br />
secondo quanto previsto dalla<br />
DGR n.337 del 15.05.2006.<br />
L’allegato n.2 di tale atto<br />
denominato “Capitolato<br />
speciale d’appalto tipo a<br />
carattere prestazionale per<br />
l’utilizzo di materiali inerti<br />
riciclati da costruzione e<br />
demolizione” fornisce precise<br />
indicazioni operative in termini<br />
di requisiti tecnico-normativi,<br />
modalità di posa in opera e<br />
controlli prestazionali per la<br />
realizzazione di opere quali<br />
strade, ferrovie, piazzali e altre<br />
opere a partire dal riuso e<br />
riciclo delle materie di risulta<br />
da attività di demolizione e di<br />
costruzione, modalità<br />
particolarmente attinenti con<br />
gli obiettivi delle Apea.<br />
L’asfalto riciclato<br />
Attualmente il conglomerato<br />
bituminoso (cioè il manto stradale<br />
chiamato volgarmente “asfalto”)<br />
viene preparato mescolando pietrisco<br />
con asfalto di recupero, e<br />
successivamente miscelando il tutto a<br />
caldo con bitume a circa 120°C.<br />
Prima della miscelazione, il pietrisco<br />
(o i materiali aventi la stessa<br />
funzione, definiti tecnicamente<br />
“aggregati”), deve essere<br />
accuratamente essiccato.<br />
L’aggiunta dell’asfalto di recupero<br />
(detto in gergo “fresato”) è<br />
normalmente limitata al 20%; è<br />
necessario che il fresato venga<br />
aggiunto agli aggregati già disidratati<br />
e riscaldati, altrimenti il bitume<br />
presente nel fresato fonderebbe<br />
durante la fase di riscaldamento<br />
impastando la massa e impedendo la<br />
sua omogeneizzazione.<br />
Attualmente si cerca di aumentare il<br />
riutilizzo di asfalto di recupero, per<br />
limitare l’impatto ambientale<br />
connesso con l’estrazione di nuovi<br />
aggregati, e per ridurre le spese di<br />
conferimento in discarica delle<br />
vecchie pavimentazioni. In Francia,<br />
ad esempio, è stato concluso un<br />
accordo tra la Federazione dei<br />
Costruttori Stradali ed il Ministero<br />
dell’Ambiente, con l’obiettivo di<br />
portare il tasso di riutilizzo dell’asfalto<br />
di recupero dall’attuale 20% al 60%<br />
entro il 2012.<br />
I vantaggi del riciclo in loco: 33%<br />
in meno di energia e 75% in meno di<br />
materie prime vergini, minori<br />
emissioni di CO2, 80% in meno di<br />
polveri emesse e 90% in meno di<br />
idrocarburi policiclici aromatici,<br />
risparmi del 15-30% sul costo di<br />
esecuzione<br />
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