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Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette

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anche se, fino a non molto tempo fa, difficilmente percepibile; non a<br />

caso i primi ad accorgersi degli effetti negativi sono stati gli astronomi<br />

e gli astrofili.<br />

Non esistendo una legge nazionale che regolamenta il settore della<br />

illuminazione esterna, pubblica e privata, si è assistito nel tempo ad<br />

una irrazionale e incontrollata crescita dell’illuminazione con la<br />

conseguente degenerazione in sistemi quali, ad esempio, i fari rotanti<br />

dei locali notturni (vietati dall’art. 23 del nuovo codice della strada, in<br />

quanto estremamente pericolosi per la viabilità), gli aerostati<br />

pubblicitari illuminati a giorno e i messaggi pubblicitari proiettati sul<br />

cielo. La Toscana si è distinta fra le regioni italiane nel voler<br />

seriamente affrontare e regolamentare il problema dell’inquinamento<br />

luminoso: prima con la L.R. 37/2000 “Norme per la prevenzione<br />

dell’inquinamento luminoso”, poi con la L.R. 39/2005 (artt. 35, 36 e<br />

37) "Disposizioni in materia di energia", la Regione Toscana ha inteso<br />

adottare norme finalizzate non solo alla salvaguardia di una risorsa<br />

naturale e culturale, quale è il cielo notturno, ma anche promuovere<br />

forme di risparmio energetico derivanti dall’uso razionale degli<br />

impianti di illuminazione esterna, sia pubblici che privati. Inoltre, in<br />

attuazione della DGRT 815/04, la Regione ha pubblicato delle<br />

specifiche “<strong>Linee</strong> <strong>Guida</strong> per la progettazione, l’esecuzione e<br />

l’adeguamento degli impianti di illuminazione esterna”, indirizzate agli<br />

Uffici Tecnici degli enti pubblici e, più in generale, a tutti quei soggetti<br />

che a qualsiasi titolo e per qualsiasi motivo abbiano la necessità o<br />

l’obbligo di realizzare o adeguare impianti di illuminazione esterna (ivi<br />

comprese eventuali insegne pubblicitarie).<br />

La citata L.R. 39/2005 recepisce parzialmente i contenuti di tali <strong>Linee</strong><br />

<strong>Guida</strong>, inserendo nell'allegato "A" delle disposizioni transitorie, alcuni<br />

riferimenti tecnici ad esse riconducibili.<br />

Nell’ambito della protezione dall’inquinamento atmosferico, acustico,<br />

elettromagnetico e luminoso, sono individuabili i seguenti macroobiettivi<br />

strategici:<br />

MO1. Perseguire il miglioramento della qualità dell’aria al fine<br />

di garantire una riduzione degli impatti e dei rischi per<br />

l’ambiente e per gli uomini derivanti dall’inquinamento<br />

atmosferico<br />

MO2. Perseguire il miglioramento del clima acustico mediante<br />

una razionale distribuzione delle funzioni e idonea<br />

localizzazione delle fonti rumorose<br />

MO3. Tutelare persone ed habitat naturale dagli effetti nocivi<br />

derivanti dall’inquinamento elettromagnetico<br />

MO4. Tutelare persone ed habitat naturale dagli effetti nocivi<br />

derivanti dall’inquinamento luminoso<br />

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