Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
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Nuova sede Silea di Valmadrera (LC) - Ciclo chiuso dell’energia<br />
L’insediamento è energeticamente autosufficiente grazie all’energia prodotta<br />
dall’impianto di termodistruzione di rifiuti solidi. L’energia elettrica prodotta è<br />
principalmente finalizzata all’alimentazione dei motori e degli apparati elettrici<br />
necessari all’attività principale; quella prodotta in esubero dall’impianto è invece<br />
ceduta ad ENEL. Inoltre vapore ed energia elettrica sono convogliati attraverso<br />
una serie di canalizzazioni protette fino agli uffici, dove apposite centrali<br />
provvedono alle opportune trasformazioni per le alimentazioni delle reti<br />
impiantistiche. Infine il vapore di raffreddamento dei crogiuoli viene riutilizzato<br />
per produrre energia termica e frigorifera per la climatizzazione dell’edificio.<br />
Kalundborg (DK): Simbiosi industriale<br />
L’energia che deriva dai processi di produzione industriale, viene recuperata e<br />
trasferita per diventare la “fonte” di altri processi produttivi. I partners di questo<br />
progetto sono molteplici: la centrale elettrica Asnaes che fornisce vapore sia alla<br />
Novo Nordisk, industria produttrice di insulina che alla raffineria Statoil Refinery.<br />
Quest’ultima utilizza il vapore per riscaldare cisterne e condutture, mentre la<br />
Novo Nordisk lo usa per rendere inattivi microrganismi che rimangono nella<br />
biomassa, prima che questa venga utilizzata dai contadini come fertilizzante. Nel<br />
contempo, la raffineria Statoil fornisce gas come combustibile supplementare alla<br />
stessa centrale elettrica Asnaes e alla Gyproc, una industria di pannelli di carta e<br />
gesso.<br />
Area industriale di Larderello (PI): Impianti di teleriscaldamento<br />
A Larderello, frazione di Pomarance, è<br />
localizzato il più importante campo<br />
geotermico Italiano in un’area di circa 400<br />
Kmq, che produce ogni anno oltre 4 miliardi<br />
di chilowattora elettrici unitamente alla<br />
stazione di Montieri (GR). Il calore<br />
geotermico prodotto è utilizzato per il<br />
teleriscaldamento in alcune frazioni dei<br />
comuni di Castelnuovo Val di Cecina e<br />
Pomarance dove attraverso centrali di<br />
scambio termico arriva il vapore per<br />
riscaldare l’acqua che, messa in rete, serve le<br />
singole abitazioni.<br />
Distretto cartario di Lucca – Waste heat recovery<br />
La necessità di disporre sia di vapore, che di energia elettrica e le dimensioni<br />
degli impianti, hanno da sempre favorito l’introduzione dei sistemi di<br />
cogenerazione nel settore cartario. Questa tecnologia permette di coprire con<br />
l’autoproduzione il 50% del fabbisogno annuo di energia attraverso la produzione<br />
combinata di energia e di calore: il calore prodotto durante i processi produttivi<br />
cartari viene riutilizzato per la produzione di energia elettrica. Oltre all'elevato<br />
rendimento energetico, la cogenerazione offre un'elevata compatibilità<br />
ambientale, grazie alle emissioni inquinanti estremamente ridotte, ed impiegando<br />
il gas naturale in sostituzione dell’olio combustibile.<br />
Polo industriale di Ponte a Cappiano (FI)<br />
<strong>Le</strong> locali concerie consorziate si sono dotate di un impianto di cogenerazione a<br />
metano, finalizzato alla riduzione sia delle emissioni inquinanti sia dei costi<br />
energetici. L’impianto è entrato in funzione nel 1999, ed il costo di realizzazione<br />
è stato cofinanziato a fondo perduto dalla Regione Toscana nella misura del<br />
25%. Il cogeneratore, costituito da 4 gruppi, ha una potenza elettrica di 6 MWe<br />
e termica totale di 6 MWt e consente la simultanea produzione di energia<br />
elettrica, di acqua calda e vapore da utilizzare nei cicli produttivi.