Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
70<br />
L’uso dell’energia idroelettrica<br />
Sia in fase di realizzazione che in fase di riqualificazione si dovrebbe<br />
incentivare, ove possibile e conveniente, l’installazione di impianti di<br />
mini idroelettrico presso le singole imprese.<br />
Per mini idroelettrico si intende un impianto di potenza inferiore a 1<br />
MW in grado di produrre energia elettrica sfruttando il normale corso<br />
dell'acqua laddove esista in prossimità dell’uso. In alcuni casi è<br />
possibile anche sfruttare corsi d'acqua "artificiali" per generare<br />
elettricità, ossia corsi d'acqua realizzati appositamente in virtù della<br />
possibilità di sfruttamento a fini industriali.<br />
Un altro settore di applicazione in crescente sviluppo in aree<br />
industriali è quello del cosiddetto recupero energetico: in linea<br />
generale ogni qualvolta ci si trovi di fronte a sistemi di tipo dissipativi<br />
in prossimità delle aree, quali punti di controllo e regolazione della<br />
portata dell’acqua (vasche di disconnessione, sfioratori, traverse,<br />
partitori, paratoie) con presenza di salti, è possibile installare una<br />
turbina finalizzata al recupero energetico della corrente.<br />
In pratica però la realizzazione di un microimpianto su di un sistema<br />
idrico di questo tipo diventa conveniente dal punto di vista economico<br />
se le condotte sono già esistenti e nei casi in cui salti e portate siano<br />
considerevoli. Di seguito un breve elenco di sistemi dove esiste una<br />
simile possibilità<br />
acquedotti locali o reti acquedottistiche complesse;<br />
sistemi idrici ad uso plurimo (potabile, industriale, irriguo,<br />
ricreativo, etc…);<br />
sistemi di canali di bonifica ed irrigui;<br />
canali o condotte di deflusso per i superi di portata;<br />
circuiti di condensatori di impianti a motori termici.<br />
Sistemi geotermici<br />
Il sottosuolo rappresenta un serbatoio termico dal quale estrarre<br />
calore di inverno (riscaldamento) e al quale cedere calore d’estate<br />
(raffrescamento). Tale scambio termico può essere realizzato<br />
mediante sonde termiche verticali o orizzontali abbinate a pompe di<br />
calore che permettono di riscaldare e raffrescare gli edifici con un<br />
unico impianto assicurando un elevato rendimento tutto l’anno. Tali<br />
sistemi, per la climatizzazione e/o il riscaldamento così come indicato<br />
dalla norma UNI TS 11300 - 1 e 2, risultano particolarmente efficienti<br />
in quegli edifici dell’area produttiva destinati ad uffici o a terziario.<br />
Il potenziale energetico immagazzinato nella parte pellicolare della<br />
crosta terrestre è elevatissimo: a partire da 10 m di profondità, la<br />
temperatura del terreno risulta pressoché costante tutto l’anno. Oltre<br />
tale profondità, il gradiente geotermico medio aumenta di circa 3 °C