Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
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7. SOLUZIONI PER LA PROTEZIONE<br />
DALL’INQUINAMENTO<br />
Accanto alle forme tradizionali di inquinamento, conseguenze quasi<br />
implicite dei processi di industrializzazione, se ne sono ormai aggiunte<br />
altre anche di tipo immateriale, la cui percezione é meno immediata,<br />
ma che rappresentano comunque un rischio per la salute dell’uomo e<br />
per l’integrità dell’ambiente. Ci riferiamo in particolare<br />
all’inquinamento atmosferico e acustico, che costituiscono una<br />
criticità soprattutto in ambito urbano, a cui si aggiungono gli effetti<br />
indesiderati della globalizzazione (aumento esponenziale<br />
nell’emissione di gas climalteranti, inquinamento elettromagnetico e<br />
luminoso) ed altri ancora più recenti e sofisticati come la<br />
concentrazione di radon e le emissioni odorigene.<br />
Inquinamento atmosferico. La lotta per ridurre i livelli di inquinanti<br />
nell’atmosfera ha dato il via alla questione “ecologica” e rappresenta<br />
ancora oggi, soprattutto nei centri urbani, una delle priorità nelle<br />
agende delle amministrazioni.<br />
L’Unione Europea, in base alle indicazioni dell’Organizzazione<br />
Mondiale della Sanità, ha stabilito dei valori massimi di accettabilità<br />
per i livelli di concentrazione in aria di alcune sostanze inquinanti (es:<br />
biossido di zolfo, biossido di azoto, ossidi di azoto, polveri fini,<br />
piombo, benzene, monossido di carbonio, ozono), per la salvaguardia<br />
della salute umana e dell’ambiente. La nuova Direttiva comunitaria<br />
2008/50/CE ha riunito in un solo testo gli strumenti giuridici<br />
precedenti 10 , integrando gli ultimi sviluppi in ambito medico e<br />
scientifico, nonché le esperienze più recenti acquisite negli Stati<br />
membri sulla qualità dell’aria, e rivedendo in profondità le disposizioni<br />
attuali. La Direttiva é stata recepita a livello nazionale con il D.Lgs.<br />
155/2010 che, insieme al cosiddetto Codice dell'Ambiente ovvero il<br />
D.Lgs. 152/06, detta le norme per la tutela dell'aria e fissa i limiti di<br />
emissione delle sostanze nocive in atmosfera.<br />
Relativamente alla valutazione e gestione della qualità dell’aria in<br />
Toscana, già con la DGR 381/99, era stato impostato un sistema di<br />
controllo articolato in sottoinsiemi provinciali per l'elaborazione del<br />
Piano regionale di rilevamento della qualità dell’aria. Oggi quel<br />
modello ha subito una profonda revisione che ha consentito di<br />
razionalizzare e rendere le modalità di rilevamento della qualità<br />
dell’aria più affidabili e rappresentative, nonché coerenti con le<br />
recenti norme tecniche, per quanto riguarda ozono e PM10. <strong>Le</strong> novità<br />
di maggior rilievo attengono sia alla nuova rete regionale di<br />
monitoraggio della qualità dell’aria per tutti gli inquinanti normati<br />
10 Direttiva 1999/30/CE, Direttiva 2000/69/CE, Direttiva 2002/3/CE