Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
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Apea Ponte Rizzoli, Recupero<br />
acque di prima pioggia.<br />
Interventi mirati alla raccolta e al<br />
riutilizzo dell’acqua piovana,<br />
attraverso la realizzazione di vasche<br />
di laminazione delle acque<br />
meteoriche, e la previsione di un<br />
sistema di raccolta e stoccaggio delle<br />
acque meteoriche provenienti dalle<br />
coperture,realizzando appositi<br />
impianti per un loro riutilizzo<br />
Pianvallico, Riutilizzo acque<br />
piovane.<br />
Sistemi per il recupero delle acque<br />
meteoriche, sia di quelle provenienti<br />
dalle coperture che le seconde<br />
piogge di dilavamento di strade e<br />
piazzali, tramite un sistema di<br />
raccolta e stoccaggio, che si<br />
completa con la presenza di reti<br />
fognarie separate per acque nere ed<br />
acque bianche.<br />
ingresso all’impianto deve essere<br />
opportunamente pretrattato a<br />
seconda della tipologia degli<br />
inquinanti presenti.<br />
Attraverso la fitodepurazione, le<br />
acque di scarico subiscono un<br />
trattamento e affinamento così da<br />
risultare acque con caratteristiche<br />
tali da poter essere riutilizzate nei<br />
processi lavorativi industriali<br />
mediante la ridistribuizione con<br />
una rete acquedottistica dedicata.<br />
Tali acque, di qualità nettamente<br />
inferiore da un punto di vista<br />
igienico e batteriologico, possono<br />
essere utilizzate dalle industrie<br />
per i loro processi produttivi, salvo<br />
ovviamente casi particolari, in cui<br />
è necessario l’utilizzo di acqua<br />
potabile (industrie farmaceutiche,<br />
industrie alimentari, ecc.).<br />
Depurazione delle acque di prima pioggia<br />
L’avvio delle prime piogge ad un sistema di depurazione presente<br />
nell’area produttiva potrebbe rappresentare una opzione perseguibile,<br />
ma è in genere una soluzione costosa. Per cui le soluzioni per il<br />
trattamento delle acque meteoriche dovrebbero valutare tecniche<br />
alternative che possano associare alla riduzione del rischio di<br />
inquinamento, minori oneri per le imprese.<br />
Tra queste tecniche l’utilizzo sinergico delle aree verdi è ad oggi<br />
quello più efficace per il trattamento di acque con carichi di inquinanti<br />
non elevati, è può realizzarsi con:<br />
canali di bio filtrazione: si tratta di canali vegetati, con una<br />
pendenza simile a quella dei normali canali di drenaggio (inferiore<br />
al 4%), ma più larghi e profondi per massimizzare il tempo di<br />
residenza delle acque meteoriche al loro interno. La rimozione<br />
degli inquinanti è svolta da specie vegetali erbacee che crescono<br />
sul fondo e sulle sponde. Si differenziano dai canali di infiltrazione<br />
perché, di norma, l’acqua raccolta da questi sistemi viene poi<br />
convogliata allo stoccaggio o al riversamento in corpi idrici<br />
naturali.