Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
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Tutti i nuovi interventi devono prevedere l’integrazione del verde; in<br />
particolare nella progettazione del singolo lotto deve essere destinata<br />
una percentuale della superficie scoperta al verde e/o a superficie<br />
permeabile, in maniera tale da consentire l’integrazione paesaggistica<br />
dei manufatti edilizi.<br />
Piano del colore. E’ opportuno adoperare coloriture e materiali di<br />
finitura che migliorino l’inserimento degli edifici nel contesto; in<br />
particolare lo studio del colore deve innestarsi nel progetto<br />
architettonico come elemento essenziale delle strutture. Il colore<br />
dovrà essere utilizzato per esempio, per spezzare grandi volumi in<br />
campi visivi minori, oppure per ridurre il disordine visivo di molte<br />
aree industriali esistenti o per garantire l’integrazione con<br />
determinate specificità del paesaggio.<br />
Particolare attenzione dovrà essere posta anche nella scelta dei<br />
materiali e delle coloriture delle coperture, in quanto generalmente di<br />
notevole estensione e in molti casi visibili dall’alto.<br />
Tutela della qualità percettiva del paesaggio<br />
La qualità visiva di un paesaggio dipende dall’integrità, rarità<br />
dell’ambiente fisico e biologico, dall’espressività e leggibilità dei valori<br />
storici e figurativi, e dall’armonia che lega l’uso alla forma del suolo.<br />
Pertanto dovranno essere perseguite:<br />
tutela delle qualità visive del paesaggio e dell’immagine;<br />
conservazione delle vedute e dei panorami;<br />
salvaguardia delle visuali prossime e lontane, del profilo delle<br />
alture e degli abitati esistenti;<br />
definizione dello “skyline” che connota i luoghi;<br />
identificazione dei principali “bacini visivi” (zone da cui l’intervento<br />
è visibile) e “corridoi visivi” (visioni che si hanno percorrendo gli<br />
assi stradali);<br />
identificazione di elementi di particolare significato visivo per<br />
integrità, rappresentatività, rarità, valore produttivo, valore<br />
storico-culturale.<br />
Recupero e riutilizzo di edifici caratterizzati da interesse<br />
storico-testimoniale interni all’area<br />
Qualora all’interno dell’area produttiva siano presenti edifici di<br />
archeologia industriale, edifici appartenenti al paesaggio rurale o di<br />
particolare interesse storico-testimoniale, dovranno essere definiti i<br />
criteri di programmazione e le regole progettuali per il ripristino ed il<br />
recupero di tali manufatti, perseguendone da un lato l’“inserimento<br />
ambientale” all’interno dell’area, e dall’altro definendo dove possibile<br />
le prospettive di riutilizzo di tali fabbricati.<br />
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