Linee Guida APEA 2.indd - Consorzio Le Bocchette
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A3. ADOZIONE DI TECNICHE E TECNOLOGIE PER IL RISPARMIO IDRICO<br />
Il risparmio idrico nel settore produttivo può essere perseguito<br />
attraverso:<br />
riduzione del consumo: con soluzioni tecnologiche<br />
necessariamente differenziate per le diverse tipologie di attività<br />
produttiva;<br />
riuso/riciclo: connesso con la realizzazione di reti duali di<br />
adduzione di acque reflue recuperate e/o di acque di pioggia<br />
recuperate, realizzazione di acquedotti industriali, etc.<br />
Il mondo industriale sta manifestando il proprio interesse nei<br />
confronti della possibilità di recuperare nei processi le proprie acque<br />
di scarico, sia per obblighi normativi sia per una effettiva convenienza<br />
economica. Il riutilizzo dei reflui trattati eviterà il rilascio dell'acqua<br />
nell'ambiente attraverso scarico fognario o acque di superficie.<br />
Sistemi di collettamento separati<br />
Realizzare sistemi di collettamento separati delle acque bianche,<br />
grigie e nere al fine di reintrodurre, previo opportuno trattamento, le<br />
acque bianche nel reticolo idrografico naturale e le acque grigie per<br />
scopi idonei alle caratteristiche qualitative di tali acque (es.<br />
industriali, agricoli, ecc.).<br />
Equipaggiamento degli ambienti con apparecchiature a basso<br />
consumo<br />
Per la riduzione del consumo di acqua potabile, è obbligatoria<br />
l’adozione di dispositivi per la regolazione del flusso di acqua dalle<br />
cassette di scarico dei servizi igienici, in base alle esigenze specifiche.<br />
<strong>Le</strong> cassette devono essere dotate di un dispositivo comandabile<br />
manualmente che consenta in alternativa:<br />
la regolazione continua, in fase di scarico, del volume di acqua<br />
scaricata;<br />
la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di<br />
acqua: il primo compreso tra 7 e 12 litri e il secondo compreso tra<br />
5 e 7 litri.<br />
Il provvedimento riguarda i servizi igienici di tutti gli edifici di nuova<br />
costruzione. Per gli edifici esistenti il provvedimento si applica, nel<br />
caso di rifacimento dell’impianto idrico-sanitario.